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A tò Kalòn l’eremita che abita l’anima nella poesia di Bruna Caroli e con le immagini video di Ennio Rella

di Anna Stomeo

Sabato 17 Maggio alle ore 19.00, a Martano (Le) in via Maroni 28, presso il Centro Culturale tò Kalòn dell’Associazione Itaca Min Fars Hus, diretto da Anna Stomeo e da Paolo Protopapa, si torna a parlare di poesia e spiritualità con i versi di Bruna Caroli, raccolti in un libro dal suggestivo titolo “L’eremita dell’Anima mia” e con le immagini e i video del regista Ennio Rella, che, di quei versi, rendono visibile l’essenza.

L’occasione di fornire un video-commento, in sede di presentazione del libro, si trasforma in un momento unico di coinvolgimento emotivo, ma anche di meditazione autentica, senza orpelli e pregiudizi di carattere intellettuale e culturale, ma con l’immediatezza teoretica del guardare, del vedere, della teoria.

In un gioco raro e sapiente di sinergia espressiva, la parola poetica di Caroli sollecita le immagini filmiche di Rella, oppure le cerca, per aderirvi completamente, riempiendole di significato. Quasi un rincorrersi reciproco, che i due autori propongono in una performance originale e accattivante, un invito alla riflessione, più che alla discussione, che non richiede, a chi vi assiste, altri commenti e raccomandazioni, se non quella del silenzio, visionario e confidente.
Un invito alla spiritualità come valore autentico, oltre le deformazioni consumistiche della cosiddetta New Age e nello spirito di una rinascita individuale e collettiva che si nutre di aspirazioni comuni al cambiamento, alla condivisione solidale e alla pace.

Bruna Caroli, già nota al pubblico di tò Kalòn per la sua attività di ricercatrice intorno ai temi della spiritualità e della nonviolenza, rivisitati nell’ottica del pensiero orientale, ha vissuto intensamente la propria vita, arricchendola di esperienze dirette di religiosità condotte in India, presso l’Ashram del Maestro Sri Sathya Sai Baba e ha sviluppato le pratiche orientali dell’ascolto, della “ricerca dell’infinito sé” e della meditazione, trasferendole nel suo lavoro quotidiano prima di docente, poi di psicologa e mediatrice familiare nei Consultori.

Esperta in tecniche relazionali e attenta alle esigenze psicologiche delle persone socialmente fragili, ha ricevuto per questa sua attività di volontariato, svolta specialmente nei confronti delle donne esposte alle violenze maschili, alcuni premi e riconoscimenti.

Già autrice di alcune pubblicazioni sempre a metà strada tra meditazione e poesia, Bruna Caroli ci offre, con questo libro “L’eremita dell’Anima mia” (2024), che si avvale della dotta e coinvolgente Prefazione del Prof. Vito D’Armento, una raccolta poetica profonda e ricca di suggestioni, che disvelano, con serenità, momenti anche dolorosi del proprio passato, intrecciandoli al proprio presente, in un incastro di ricordi e di immagini strappate all’anima con delicatezza e determinazione.

Una silloge ‘estrema’, nella quale rivivono attimi fuggenti di intima consapevolezza e si ripropongono persone, cose e situazioni che li hanno sollecitati e che, oggi, sono lontane nel tempo, ma non nella memoria cognitiva, che le trasforma in poesia. Di qui il senso di perdita e di rimpianto che attraversa quasi tutti i componimenti, e che la parola e il tempo trasfigurano in sentimento di pienezza e in matura e creativa accettazione dell’esistente.

In questa direzione inizia e si protrae il tempo della rinascita, vissuta come eterno presente e come “Compimento” (“…eppure so che ciò che fu interrotto/compimento anela!”), ma anche come gratificazione e rassicurazione, garantita dalla presenza costante de “l’eremita dell’anima mia/ (che) accende proclami,/si desta ogni mattina/e d’impeto mi scalda il cuore.” L’anima, riferimento indispensabile di ogni percorso spirituale, è abitata da (è) l’eremita rassicurante e protettivo del dialogo interiore, attraverso il quale ritrovare l’Altro da sé e continuare a crescere e a migliorarsi.

Una silloge che disvela momenti del passato dell’Autrice in una riflessione che si alimenta di immagini fisiche, concrete, e a tratti carnali, e di visioni spirituali alternative, che annunziano un futuro di speranza per l’umanità.

Una serata che gli amici di tò Kalòn sapranno vivere con pienezza di sentimenti e di riflessioni. Anche grazie all’intervento del Prof Vito D’Armento, fine conoscitore di poesia e poeta egli stesso.

Un incontro che, come sempre a tò Kalòn, andrà al di là della semplice presentazione di un libro per farsi occasione di un’inedita e inattesa esperienza conoscitiva, oltre gli stereotipi di rito e le parole di circostanza.
Anna Stomeo


Evento a tò Kalòn Martano