IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Democrazie, limiti conclamati o evoluzioni mancate

Democrazia

di Riccardo Rescio


La parola democrazia indica una forma di governo in cui il potere è esercitato dal popolo.
La democrazia, come ideale politico e sociale, rappresenta una delle più alte aspirazioni dell’umanità.
Nata nell’antica Grecia, si è evoluta nel corso dei secoli, adattandosi ai diversi contesti storici e culturali, ma mantenendo sempre al centro il principio della sovranità popolare.
Tuttavia, nonostante i progressi e le conquiste, le democrazie contemporanee appaiono spesso più formali che sostanziali, caratterizzate da una mancanza di responsabilità diffusa che ne mina l’essenza stessa.
Questo scritto si propone di esplorare i limiti evidenti delle democrazie moderne, le evoluzioni mancate e le prospettive per un futuro in cui la democrazia possa realizzarsi in modo più autentico e compiuto.
La democrazia formale si riferisce a tutto ciò che è previsto dalla carta costituzionale, strutture, linee guida e procedure che garantiscono il funzionamento del sistema democratico, come elezioni libere, separazione dei poteri e tutela dei diritti civili e politici.
Tuttavia, queste strutture, sebbene necessarie, non sono sufficienti a garantire una democrazia sostanziale.
Quest’ultima richiede una partecipazione attiva degli amministratori pubblici, un’informazione costante e adeguata dei cittadini, una reale uguaglianza di opportunità e una responsabilità condivisa in modo equo tra amministratori e amministrati, senza privilegi per alcuno, nell’interesse del bene comune.
Troppo spesso, le democrazie moderne si limitano a garantire la forma senza sostanza.
Le elezioni si trasformano in rituali vuoti, dominati da campagne mediatiche costose e da partiti politici che rappresentano più gli interessi propri e delle élite di cui sono espressione che quelli della popolazione.
La separazione dei poteri, in teoria, dovrebbe prevenire l’abuso di potere, ma in pratica, i poteri economici e finanziari influenzano in modo sproporzionato le decisioni politiche. Il concetto di responsabilità è fondamentale per una democrazia autentica.
Essa non si limita alla semplice rendicontazione dei rappresentanti eletti o alla realizzazione dei progetti proposti, ma implica una partecipazione attiva, consapevole e un controllo inalienabile dei cittadini nella vita pubblica. In molte democrazie contemporanee, tuttavia, la responsabilità è spesso evasa o delegata a istituzioni burocratiche e tecnocratiche, che operano al di fuori del controllo democratico diretto.
Questa mancanza di responsabilità si manifesta anche nella crescente disaffezione politica e nell’astensionismo elettorale.
I cittadini si sentono sempre più distanti dalle istituzioni e dai processi decisionali, percependo che il loro voto non ha un impatto reale sulla politica.
Questo senso di impotenza e disillusione mina la legittimità stessa della democrazia. Nonostante i progressi tecnologici e sociali, le democrazie moderne sembrano incapaci di evolversi per affrontare le sfide del XXI secolo.
La globalizzazione, il cambiamento climatico, le disuguaglianze economiche e le nuove tecnologie richiedono nuove forme di partecipazione e governance democratica.
Tuttavia, le istituzioni democratiche rimangono spesso ancorate a modelli obsoleti, incapaci di adattarsi ai cambiamenti rapidi e complessi del mondo contemporaneo.
Una delle possibili trasformazioni mancate è la democrazia deliberativa o diretta. Questa forma di partecipazione decisionale, fu definita oltre cinquant’anni fa dal Professore di Scienza della Politica alla Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri di Firenze Giovanni Sartori con queste parole “quando la democrazia diventerà diretta, la democrazia sarà finita”.
La democrazia diretta si basa sul coinvolgimento diretto, una procedura con cui i cittadini partecipano attivamente alla formazione delle decisioni politiche, con tutti i rischi che una tale modalità può comportare.
Al contrario, le democrazie rappresentative tendono a prevedere il voto delegato come unico atto di partecipazione, eventualmente integrato da referendum propositivi o abrogativi, la dove previsti. Nonostante i suoi limiti e imperfezioni, la democrazia rappresentativa rimane il miglior sistema di convivenza civile.
Le alternative dirette, autoritarie o totalitarie, sebbene possano apparire risolutive nell’immediato, progressivamente soffocano la libertà e la creatività umana, portando a società repressive e disuguali.
La democrazia, con tutti i suoi difetti, concorre, più o meno lentamente, a correggere gli errori, ad adattarsi ai cambiamenti e a rispettare la dignità e i diritti di ogni individuo.
Tuttavia, per realizzare una vera democrazia sostanziale, molto resta ancora da fare.
È necessario ripensare e rinnovare le istituzioni democratiche, promuovere una cultura della partecipazione e della responsabilità, affrontare le disuguaglianze economiche e sociali che minano la legittimità della democrazia.
Solo così la democrazia potrà evolversi da una forma bella e incompiuta a una sostanza concreta, viva, in grado di rispondere alle sfide del nostro tempo e di realizzare il suo potenziale sistema di equa convivenza civile.
Le democrazie contemporanee sono caratterizzate da limiti evidenti e da evoluzioni mancate. L’assenza di responsabilità, la disaffezione politica e l’incapacità di adattarsi ai cambiamenti rapidi e complessi del mondo contemporaneo minano l’essenza stessa della democrazia.
Tuttavia, nonostante questi limiti, la democrazia rimane il miglior sistema di convivenza civile. Per realizzare una vera democrazia, è necessario un impegno costante e collettivo per rinnovare le istituzioni democratiche, promuovere una cultura della partecipazione e della responsabilità, e affrontare le disuguaglianze economiche e sociali. Solo così la democrazia potrà evolversi da una forma vuota a una sostanza viva, in grado di rispondere alle sfide del nostro tempo e di realizzare il suo potenziale come sistema di convivenza civile.
Firenze 11 febbraio 2025

Giorgio Dell’Arti : Storico e Giornalista https://www.instagram.com/reel/DF1-O9EIg1_/?igsh=MTdhMXY5ZHZ2bWV4Ng==

Credito immagine : https://www.poliziaedemocrazia.it/la-crisi-della-democrazia-tra-ideale-e-reale/


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