Due Poesie inedite di Vincenzo Fiaschitello

Vincenzo Fiaschitello
Oh mia natura
Oh mia natura, che ancora oggi
i miei declinanti sensi
ti percepiscono, sia lode a te:
francescana memoria, cosmica
danza di viventi e non viventi,
costellazione di incalcolabile bellezza,
pur negli eventi carichi di pene e di pericoli.
Uomini soli e uniti, celebrate il creato
di spirito e materia. Fraganza di ore
di gioia e doloroso morso di spine,
miscuglio di misteri, sei tu, natura,
croce eretta sul nostro calvario, voce
diletta d’insuperabile incanto sirenesco.
Sulla pietra miliare di questo ultimo
tratto di cammino, il mio occhio
che il lontano più non legge fissa un punto,
un solo punto, quasi un file in cui
è avvolta la matassa ingarbugliata
del mio destino finale.
Un fiume d’acqua
Frinenti rondini nell’aria tersa
dell’incipiente estate, mi date
il cuore dell’età più bella. Forse
tra le bianche nuvole di questo
cielo d’oggi erra ancora il primo
bacio sulle labbra della fanciulla che
credetti di amare con passione eterna.
Ma un fiume d’acqua ora scorre
tra me e te, due rive, che non si toccano
nemmeno fra due sassi a far da ponte.