È ora della vigilia dell’Immacolata nel Salento
Di Stefania Carofalo
Che bello oggi non si cucina, dice la donna salentina
Che bello stasera mangiamo le pittole dice l’uomo salentino

Entrambi hanno ragione. Bisogna prenotare le pucce perché altrimenti si rischia di non trovarle al forno e addio digiuno….in teoria.
Il digiuno alla vigilia della festività dell’Immacolata Concezione è una tradizione molto amata perché è una dimostrazione di devozione e affetto per la Madonna.
Al mattino niente colazione.
All’ora di pranzo si farciscono le pucce con tonno, formaggio svizzero e capperi, ci sono poi altre varianti, chi apprezza pomodoro, acciughe, ricotta forte e capperini comunque l’importante è non mangiare carne o salumi, perché altrimenti non si rispetta la tradizione.
Ogni puccia, una volta farcita equivale ad un pranzo completo, accompagnato da un bicchiere di vino e da un bel pisolino.
Intanto l’impasto per le pittole è a riposare, nel pomeriggio i fornelli restano accesi sino alla sera perché bisogna preparare il baccalà prima di avvolgerlo nell’impasto delle pittole, stessa cosa per il cavolfiore, gli spunzali e l’immancabile pizzaiola.

Le pittole sono le regine delle vigilie: tonde fragranti e gustose da mangiare preferibilmente calde calde.

Sulla tavola imbandita troviamo prevalentemente: verdure, baccalà con le patate e olive a volontà, si conclude la cena con la verdura cruda: finocchi, cuori di cicorie da pucciare nel sale e gambi di sedano.
Così si conclude la cena della vigilia, solitamente in compagnia di parenti e amici, quest’anno festeggeremo in famiglia osservando tutte le precauzioni antiCovid19 per la tutela della nostra salute.
Buona Vigilia
