Gennaro Lopez: architettura, identità e musica nel cuore della Puglia a Castel del Monte il “Concerto d’Amore”

di Antonio Pistillo
In un tempo in cui l’architettura rischia di perdere il contatto con le radici e con il sentire dei luoghi, c’è chi torna a casa per rimettere al centro l’anima delle cose. È il caso dell’architetto Gennaro Lopez, pugliese di nascita e cittadino del mondo per vocazione, che oggi sceglie la sua terra per un’azione di rinascita culturale che attraversa le arti, le emozioni, la memoria collettiva. Classe 1963, Lopez ha costruito la sua carriera tra l’Italia, il Brasile e i grandi contesti universitari e internazionali. Ma è nella Puglia che affonda le sue radici progettuali più intime: qui, dove l’architettura non è solo costruzione, ma gesto civile e atto poetico, ha deciso di far risuonare il suo messaggio.
L’architettura, per Gennaro Lopez, non è mai stata un fatto esclusivamente tecnico. È relazione, è presenza nel tempo, è tessuto vivo. Ed è proprio da questi presupposti che nasce l’idea di organizzare, il prossimo 28 giugno 2025, un evento simbolico: il “Concerto d’Amore” al Castel del Monte, monumento misterioso e perfettamente geometrico che da secoli domina le alture delle Murge con il suo silenzioso linguaggio esoterico. Il concerto sarà gratuito e aperto alla cittadinanza, nel pieno spirito di un’architettura che include e racconta. Sul sagrato del castello si esibirà l’Orchestra di Fiati ANPS, diretta dal Maestro Pellegrini, con la partecipazione del soprano Angela Lomurno e del tenore Giuseppe Mauro. Il repertorio? Un viaggio sonoro tra Verdi, Morricone, Piazzolla, Gershwin, passando dalla musica lirica al respiro popolare, in un ideale abbraccio tra popoli, stili e generazioni.
Il tratto distintivo di Lopez è l’aver saputo fondere rigore accademico e apertura umanistica. Dopo gli studi all’IUAV e numerose collaborazioni con fondazioni e università (tra cui la Lerici Foundation, l’Unesco e lo studio Niemeyer), ha sviluppato una visione pedagogica e interdisciplinare. In Brasile ha dato vita a percorsi culturali e partecipativi che intrecciano educazione, arte, architettura e territorio, nella convinzione che la bellezza sia un diritto condiviso. Oggi, rientrando in Puglia, rilancia questa filosofia come manifesto per la rigenerazione del territorio: “Ho sentito il bisogno – ha dichiarato – di restituire qualcosa alla mia terra. La cultura non è mai neutra: può generare comunità, suscitare domande, creare legami profondi.”
Non è casuale la scelta del Castel del Monte. Quella fortezza ottagonale costruita da Federico II è, da secoli, un emblema di sapienza, mistero e armonia. Per Lopez, rappresenta l’equilibrio perfetto tra ragione e intuizione, tra Occidente e Oriente. “Fare musica qui – afferma – significa riattivare il potere evocativo del luogo. Significa riconnettersi con ciò che siamo stati e che possiamo ancora diventare.”
Il “Concerto d’Amore” è molto più di un evento musicale. È un gesto di cura verso il territorio. È un invito a tornare nei luoghi dell’anima con occhi nuovi. È un’esortazione a ricucire il tessuto della memoria con i fili della bellezza. Attraverso l’arte, Gennaro Lopez costruisce non edifici, ma legami. Tuttavia, quanto ideato e costruito con impegno e visione da Lopez meritava ben altra attenzione da parte delle istituzioni civili. Un progetto così colto, inclusivo e generoso, capace di valorizzare in chiave simbolica e concreta un bene patrimonio UNESCO, andava sostenuto con forza e visione. L’assenza o il disinteresse delle realtà istituzionali, in questo caso, lascia un vuoto che non può passare sotto silenzio.
In un mondo che tende a consumare e dimenticare, la proposta di Lopez – silenziosa ma potente – ci ricorda che la cultura è un atto d’amore, un progetto di vita, una responsabilità collettiva. E proprio da qui, da questa terra antica e luminosa, può partire un nuovo modo di abitare il Mediterraneo.