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I CAVALIERI TEMPLARI A CANOSA: sulle tracce del cammino

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Cavalieri-Templari-a-Canosa

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I Giornata di Studio con la Commenda di Bisceglie dei Cavalieri di San Bernardo di Chiaravalle  – Poveri Cavalieri di Cristo

Si è conclusa venerdi 14 aprile la I Giornata di Studio a Canosa di Puglia sulle tracce dei Templari, in sinergia di competenze tra istituzioni pubbliche, religiose, istituzionali e associazioni del territorio, in cammino lungo l’asse fondamentale dell’intero sistema viario dei pellegrinaggi nel Medioevo. Organizzata da IPAA Einaudi – DS prof. Brigida CAPORALE, Archeoclub d’Italia APS Sede di Canosa- Presidente dr Giuseppe CAPORALE, Direttore dott. Sabino SILVESTRI Coordinatore regionale delle Sedi pugliesi, l’incontro ha visto la presenza del Presidente Internazionale G.P. fr Massimo M. CIVALE -, con Alti Dignitari per la Confederazione Internaz. Poveri Cavalieri di Cristo di San Bernardo di Chiaravalle – (Guida Spirituale Sua Eminenza il Cardinale Josè Saraiwa Martin).
Per la Puglia è intervenuto il Priore Regionale Gran Dama sr Pina CATINO e per la Commenda di Bisceglie, l’Ambasciatore per le Pubbliche Relazioni Internazionali, fr Pierpaolo SINIGAGLIA, il Comm. Onorario di G.C. Nicolantonio LOGOLUSO Consorelle/Fratelli di Gran Croce e OMRI.

Riconoscere che il diritto all’eredità culturale è inerente al diritto a partecipare alla vita culturale, così come definito nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,  riconoscere una responsabiità individuale e collettiva nei confronti delle risorse ereditate dal passato come riflesso ed espressione dei loro valori, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione, (Convenzione di Faro), è stato l’oggetto di questa I Giornata.

I Cavalieri sono stati ricevuti a Palazzo di Città dal Sindaco dott. Vito MALCANGI e  dall’ Assessore dott.ssa Lucia Mariacristina SACCINTO con deleghe alla Cultura, Archeologia, Istruzione e Turismo; presenti il dott. Giuseppe SCIANNAMEA – Presidente Onorario Club per l’UNESCO di Canosa  e il Cav Cosimo SCIANNAMEA Presidente Sezione Territoriale insigniti  ANCRI BAT  quale Ufficiale OMRI. 

Il cammino tra Fede Storia e Arte sulle tracce dei Templari nel borgo antico di Canosa di Puglia, è iniziato con la visita alla Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, guidati dall’ing. Tommaso CAPORALE che ci ha illustrato gli Studi di ricerca svolti dal maestro Giuseppe Di NUNNO presso l’Archivio Storico Comunale e presso l’Archivio Prevostale della Cattedrale di San Sabino con il contributo scientifico dell’Arch. Mennuni di Roma e di altri studiosi circa la presenza templare nella valle ofantina. La chiesetta fondata nel 1382, presenta sulla facciata esterna, pietre in riuso che raffigurano una Triplice Cinta e accanto il simbolo dell’Alquerque, che assume connotazioni sacre quando associato alla Triplice Cinta, come ci ha comunicato lo studioso Umberto Cordier, autore della “Guida ai luoghi misteriosi d’Italia”. Visita al Museo Archeologico Nazionale di Palazzo Sinesi per concludere presso la  Cattedrale e la Tomba di Boemondo, uno dei protagonisti della 1^ Crociata  per incontrare il relatore Mons. Felice Bacco, Parroco della Cattedrale di San Sabino.

Eccellente la preparazione delle pietanze e del servizio svolto dagli studenti dell’IPAA Einaudi presso il ristorante Nanà.

La seconda Parte della Giornata culturale con i Messaggeri di Pace si è svolta presso l’Istituto alberghiero Einaudi con l’incontro spirituale davanti all’edicola mariana, dove in segno di devozione i cavalieri hanno riposto una piantina di aloe, la pianta  dell’immortalità per i Templari che oltre per le sue proprietà medicinali e altro, erano soliti bere l’elisir di Gerusalemme, una bevanda composta da aloe, vino di palma e canapa. La preghiera GUARDA LA STELLA INVOCA MARIA  di San Bernardo di Chiaravalle che ha cantato la Vergine Maria  in pagine indimenticabili, forse il più celebre brano mariano da lui composto, perché illumini il cammino spirituale del cristiano, ha chiuso la I Giornata.

Brevi note.

Se storicamente l’Ordine del Tempio trae origine dalla pia volontà di alcuni cavalieri che vogliono assicurarsi la salvezza eterna combattendo in difesa del Santo Sepolcro, in seguito, grazie all’appoggio di re, pontefici e di Bernardo di Chiaravalle, il cistercense più influente di quel periodo, l’Ordine si trasforma in una delle maggiori potenze politiche, economiche, militari e religiose del mondo, afferma sr Pina Catino.  La sua enorme ricchezza   aveva reso l’Ordine, una istituzione creditizia in grado di prestare denaro a principi e re, e sarà proprio uno dei più potenti sovrani d’Europa, il capetingio Filippo IV il Bello, a mettere in moto la micidiale macchina inquisitoria accusandoli    di essersi impadroniti dei segreti del Tempio di Salomone di   essere blasfemi, di praticare riti esoterici e di altre nefandezze. Il sovrano intenzionato ad incamerarne il patrimonio e ad annientare un’istituzione costituente, un vero Stato nello Stato, li fece arrestare il 13 ottobre 1307. Filippo   temeva che il loro potere potesse essere una minaccia al suo ambizioso progetto politico. Riuscì così ad ottenere l’appoggio del Papa guascone   Clemente V che nel 1312 sospese l’Ordine [cfr. Paolo Lopane p.77-   OFANTO]. La Milizia del Tempio era stata, così, sconfitta e screditata e il Papa aveva perso i suoi più fedeli sostenitori.   Settecento anni dopo, continua sr Pina, l’Archivio Segreto Vaticano ha pubblicato “  Processus Contra Templarios”, due volumi  in edizione limitata a 799 esemplari,  che contiene le riproduzioni fedeli di antiche pergamene. L’opera è stata presentata in Vaticano, nella sala vecchia del Sinodo, il 25 ottobre 2007, alla presenza dell’Archivista bibliotecario di Santa Romano Chiesa, l’arcivescovo Raffaele Farina, dal Prefetto-  il vescovo Sergio Pagano, il medievalista Franco Cardini e dall’archeologo Valerio Massimo Manfredi. Tra le novità più significative, la riproduzione del manoscritto di Chinon, inedito, scoperto nel settembre 2001 dalla studiosa Barbara Frale nell’Archivio Vaticano. Il manoscritto attesta che Papa Clemente V, non considerava eretici i templari e aveva cercato in tutti i modi di salvarli dal re di Francia Filippo IV il Bello, vero ideatore della loro messa al bando e del loro annientamento. [ A – Pina Catino (a cura) , Il Mistero di Torre Gigliano nella Terra dei Templari – p. 14, Ed. La Matrice, 2019].

sr Pina Catino

Priore regionale

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