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“I Vespri siciliani” in scena al Teatro Comunale Noveau di Bologna dal 19 al 23 aprile

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Vespri Siciliani

Vespri Siciliani

di Gabriele Zompì

Sono una regista palermitana e una direttrice ucraina le donne impegnate in questo nuovo allestimento scenico dell’ opera verdiana per il rilancio della Sicilia.

Debutta a Bologna l’opera verdiana “I Vespri siciliani”, rivisitati e “corretti” da una regista siciliana, Emma Dante, che in uno dei capolavori di Verdi, ripropone la Sicilia di oggi, soprattutto la sua città, Palermo. Un allestimento quindi moderno, fatto però di suoni e silenzi immortali, che testimoniano la vivacità e nel contempo la immutata realtà di un popolo, quello palermitano, che ha vissuto e vive tra slanci di innovazione e cambiamenti e brusche frenate che lo riportano al passato. Un passato difficile, fatto di stragi e mafia, ma anche di riscatti e voglia di reagire, di ribellarsi.

«Vespri è un’opera che parla di oppressi e oppressori, di due comunità che occupano lo stesso spazio – dice la regista Emma Dante. Tenterò di avvicinare Vespri a noi senza intenti documentaristici o rievocativi. Chiaramente, non potrò non prendere in considerazione il mio dolore di siciliana. E il fatto di essere palermitana, nata cioè in una città che è già di per sé un palcoscenico musicale, fatto di ritmi forsennati e silenzi inquietanti, una città che è una via crucis per le stragi di mafia. […] Vespri è anche un’opera che grida il dolore di un popolo – prosegue ancora Dante – è una musica che ci permette di non dimenticare gli uomini delle istituzioni, i magistrati, gli agenti delle forze di polizia, i sindacalisti, i semplici cittadini colpevoli di essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Con l’ingresso di Elena, nel primo atto, la scena della sfilata dei gonfaloni con i volti delle vittime della mafia racconta l’anima di questa messinscena. Per me Vespri Siciliani contiene tutta la forza evocativa di un doloroso mosaico della memoria». Questo suggestivo e innovativo allestimento è coprodotto con il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Real di Madrid e il Teatro Massimo di Palermo – dove è già andato in scena nel gennaio 2022 a trent’anni dalle stragi di mafia del 1992 nella versione originale francese – lo spettacolo è stato ripensato e riadattato dalla stessa Dante per i nuovi spazi della fondazione lirico-sinfonica felsinea al Comunale Nouveau, ed è proposto a partire da mercoledì 19 aprile ore 20 (repliche fino al 23 aprile) nella traduzione in lingua italiana di Arnaldo Fusinato. A dirigere sarà la direttrice musicale del Teatro Comunale, l’ucraina Oksana Lyniv, che  affronta il titolo per la prima volta.

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