IDENTITA’ ITALIANA E GLOBALIZZAZIONE (G.Tedesco)

La globalizzazione nel mondo
La ricerca didattica finanziata dall’Irre-Lombardia dal titolo “Identità italiana e globalizzazione : elaborazione e ricerca di alcuni percorsi didattici innovativi” , conclusasi nel dicembre del 2003 , condotta e organizzata dal prof. Gennaro Tedesco , Irre Lombardia , con la collaborazione della prof.ssa Giovanna Stanganello , docente delle Superiori , della prof.ssa Mara Gualdoni , docente delle Superiori e supervisore c/o SILSIS-Milano , di Aldo Campanozzi , grafico e documentarista e del prof. Simone Campanozzi , docente delle Superiori , si è rivolta ai docenti del Biennio e del Triennio delle Superiori . Si è formulata una serie di percorsi didattici , che hanno posto in rilievo due realtà storiche e culturali , quella greco-ortodossa ed arabo-islamica , solitamente sottovalutate nella elaborazione del concetto e della pratica di civiltà italiana . La ricerca e l’elaborazione nella scuola e per la scuola di questi percorsi didattici è servita ad evidenziare tutti quegli aspetti che ci rendono partecipi della stessa civiltà con greco-ortodossi e arabo-islamici nella società contemporanea globalizzata. L’idea e la pratica di un’Italia partecipata e riflessa nei contributi bizantini ed arabi è stata strutturata , organizzata ed enfatizzata da un approccio didattico veicolato anche per mezzo dell’immagine grafica.
Nella ricerca in questione , in una prevalente ottica laboratoriale , la didattica della storia ha inteso fornire alcuni strumenti storico-critici , anche attraverso l’uso calibrato e ragionevole di Internet , per riannodare i fili del passato col presente e e per chiarire e sviluppare il quadro d’insieme , mentre le altre didattiche , quelle del testo letterario , dell’immagine e delle connotazioni socio-antropologiche hanno contribuito, in una cornice di forte impronta storica , a una profonda ridefinizione delle logiche “oggettivistiche” sottese alle loro “discipline” , . Esse , proprio attraverso il gioco ( la ludica ) interdisciplinare , insieme al consolidamento dell’interesse e della motivazione adolescenziale e giovanile , dovrebbero tendere ad armonizzare il loro percorso didattico allo scopo di esaltare , insieme alla didattica della storia interdisciplinare , l’approccio olistico , non-lineare e digitale (elettronico) così inconsapevolmente diffuso soprattutto tra le nuove generazioni.
Gli obiettivi della ricerca sono stati la riconsiderazione e il consolidamento dell’approccio storico e interculturale alla diversità e al diverso , la formulazione di ipotesi interpretative alternative rispetto alla definizione corrente di identità italiana, sperimentazione di metodologie operative ed interdisciplinari in funzione della essenzialità , problematicità , storicità e progressività delle competenze, laboratorialità interattiva , transazionalità e transdisciplinarità, approccio olistico , multimediale e informatico . Le discipline impegnate nella ricerca didattica interdisciplinare sono state le seguenti : storia , letteratura , antropologia , storia delle religioni , tecnologia , grafica, informatica , storia dell’arte e cinema. Gli esiti del lavoro hanno condotto alla elaborazione di percorsi didattici innovativi dal punto di vista teorico e delle pratiche educative . E’ stato prodotto un cd-rom che ha sviluppato un libro in formato tabloid estremamente complesso e significativo dal punto di vista grafico ed iconografico , una specie innovativa di manuale a disposizione dei docenti in un campo veramente poco frequentato e conosciuto nelle nostre scuole . E ‘ stato previsto per la ricerca in questione uno spazio informatico interattivo . All’interno del progetto è stato organizzato un convegno per consentire la massima comunicazione e diffusione dei risultati , attuando e avviando successivamente una prima sperimentazione del lavoro nelle classi .
Nel testo scaturito dal cd-rom in una prospettiva laboratoriale e in contesto storico-didattico fortemente marcato dalla dimensione interdisciplinare sono stati analizzati e approfonditi alcuni aspetti esemplari della intensa e straordinaria contaminazione culturale dell’identità italiana : dalle tradizioni popolari e religiose alle fiabe bizantine e ai santi italo-greci , dalle “ Mille e una notte” a Pier Paolo Pasolini , dal “Decameron” a “ Brancaleone alle Crociate” , dall’epica bizantina del “Digenis Akritas” alla poetica del giardino bizantino e italiano , dall’epopea del “Guhà” arabo a quella del “Giufà “ siciliano , in storia dell’arte dalle tracce di Oriente e di Bisanzio presso i grandi maestri all’architettura bizantina e araba in Italia e all’arte figurativa bizantina in Italia , ponendone in evidenza l’ottica interculturale .
Il Convegno , scaturito dalla ricerca in questione dal titolo “ Terre di Confine. Tra Bisanzio e Bagdad . Identità italiana e globalizzazione” , si è configurato come un necessario momento di riflessione all’interno del progetto . L’incontro ha offerto anche l’occasione per misurarsi con un primo approccio a discipline , quali la bizantinistica e l’arabistica , che con la loro rapida evoluzione , hanno inciso profondamente nel riassetto complessivo e sempre più indispensabile non solo della didattica della storia .I lavori del Convegno sono stati finalizzati , con l’intervento dei docenti partecipanti alla ricerca-formazione , alla predisposizione di percorsi didattici alternativi , nel tentativo riuscito di reinterpretare il modello d’identità italiana dominante non solo a scuola . Si è concretizzata , attraverso la riformulazione di ipotesi interpretative alternative rispetto alla definizione corrente di identità nazionale , la riconsiderazione e il consolidamento di un approccio storico e interculturale alla diversità in una prospettiva laboratoriale , operativa e interdisciplinare con una successiva sperimentazione in una scuola della Lombardia .
Il Convegno prevedeva la partecipazione del prof. Andrè Guillou , Presidente dell’Association Internationale d’Etudes du Sud-Est Europeen (A.I.E.S.E.E.) e Direttore dell’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales , Paris con una sua relazione su “ Cultura , insegnamento, ricerca in Storia. Un esempio : l’Italia bizantina.” Essendo venuta a mancare la sua presenza , il prof. Gennaro Tedesco l’ha sostituito, commentando la relazione del prof. Andrè Guillou precedentemente inviata , introducendo e avviando i lavori del Convegno . Successivamente ha parlato la prof.ssa Adalgisa De Simone , docente di Arabistica all’Università di Palermo su “ Terre di Confine : il caso della Sicilia musulmana “.
Nel pomeriggio , dopo l’intervento del prof.Gennaro Tedesco sugli esiti della ricerca , ci sono state nell’ordine seguente le comunicazioni del prof. Simone Campanozzi su “ Impostazione metodologico-didattica e accenni alla narrazione orale in Giufà nel Biennio e nel Triennio “ , della prof.ssa Giovanna Stanganello su “ La cultura dell’incontro e della narrazione : una esperienza nel Biennio sul racconto e sul film “ , della prof.ssa Mara Gualdoni sulla “ Presentazione dell’organizzazione del cd e sue finalità metodologiche “ , che ha anche sostituito il grafico e documentarista Aldo Campanozzi , parlando della “ Esplicitazione editoriale sui materiali raccolti “.
Vista la nutrita presenza e l’attenta e straordinariamente intensa partecipazione al dibattito del pubblico di docenti e dirigenti , il Convegno , che , tra l’altro , si è segnalato per la trattazione di problematiche per buona parte quasi del tutto nuove , dovrebbe risultare particolarmente utile e fruttuoso per l’approfondimento teorico e per la mediazione didattica degli ambiti tematici trattati da parte dei docenti .