“Il Baratto esistenziale”

di Riccardo Rescio
Uno scambio, non sempre paritetico, a volte anche inganno, comunque è sempre una crescita nella trama della vita.
La vita si configura, nella sua essenza più profonda, come un continuo baratto, un dare e avere che può assumere sfumature diametralmente opposte a seconda delle intenzioni e dell’equilibrio con cui viene vissuto.
Se lo scambio avviene in buona fede, diventa un reciproco arricchimento, un dialogo silenzioso in cui entrambe le parti offrono qualcosa di sé e ricevono in cambio non solo un bene tangibile, ma anche un frammento di umanità condivisa.
È un patto non scritto, fondato sulla fiducia e sul rispetto, dove il valore non risiede solo nell’oggetto dello scambio, ma nel legame che ne deriva.
Quando, invece, il baratto è intenzionale, calcolato per trarre vantaggio a spese dell’altro, si trasforma in raggiro.
L’inganno svuota lo scambio della sua autenticità, riducendolo a una transazione predatoria in cui una parte viene sistematicamente depauperata.
È il baratto che diventa espropriazione, un atto di violenza relazionale che annulla l’equilibrio e sancisce un dominio unilaterale.
Eppure, persino in questa situazione, qualcosa di inedito sopravvive, la consapevolezza dell’ingiustizia subita forgia una nuova percezione di sé e del mondo.
In ogni caso, dunque, la vita ci restituisce qualcosa in più rispetto a ciò che avevamo prima.
Nella migliore delle ipotesi, è un tesoro di esperienze condivise, nella peggiore, è la saggezza amara di chi ha imparato a riconoscere le ombre per evitare di percorrerle di nuovo.
Anche quando lo scambio è stato iniquo, ciò che rimane è una preparazione, una sorta di immunità acquisita che ci rende più guardinghi, più capaci di navigare le complessità delle relazioni future.
La vita, quindi, non concede mai un vero e proprio “pareggio”, per ogni singola transazione o ci arricchiamo, o ci impoveriamo, ma in entrambi i casi cambiamo. E in quel cambiamento risiede l’essenza stessa dell’esistere, un continuo movimento tra perdita e guadagno, tra illusione e verità, che alla fine ci plasma in esseri più consapevoli.
Firenze 23 aprile 2025
