Il Conclave, il processo con cui viene eletto il Papa nella Chiesa cattolica, è un evento ricco di episodi curiosi. Ecco una carrellata di fatti curiosi e aneddoti avvenuti nella sua lunga storia

Cappella Sistina dove si svolge il Conclave
1. Da dove viene il termine “Conclave”?
Il termine “conclave” deriva dal latino cum clave, che significa “con la chiave”. Indica il fatto che i cardinali vengono rinchiusi in un luogo chiuso a chiave per impedire interferenze esterne finché non eleggono un Papa. Questo isolamento forzato fu istituito dopo che alcune elezioni papali durarono mesi, persino anni.
2. Il Conclave più lungo: quasi tre anni
Il Conclave più lungo della storia fu quello tenutosi a Viterbo dal 1268 al 1271, durato 33 mesi! I cittadini esasperati murarono i cardinali dentro il palazzo, rimuovendo parte del tetto per esporli alle intemperie e tagliando il cibo, per costringerli a scegliere. Alla fine, elessero Papa Gregorio X, che poi regolamentò il Conclave per evitarne il protrarsi.
3. Il fumo bianco e quello nero
La tradizione del fumo bianco (che annuncia l’elezione del Papa) e del fumo nero (che segnala un voto nullo) nacque nel 1878. Prima di allora non c’era un segnale chiaro per la folla. Da allora, si usano sostanze chimiche (e a volte ci sono stati errori: fumi grigi, confusione, o in un caso nel 1958, un fumo bianco fu emesso per sbaglio, facendo credere per qualche ora che un Papa fosse stato eletto quando non lo era).
4. Un conclave… interrotto da cavalli
Nel Conclave del 1378, durante la cosiddetta “Cattività avignonese”, il popolo romano, impaziente e timoroso che venisse eletto un Papa non italiano, circondò il palazzo e sfondò le porte. I cardinali, temendo per la propria vita, elessero Bartolomeo Prignano, che prese il nome di Urbano VI. La sua elezione fu contestata e generò lo Scisma d’Occidente.
5. La leggenda della “sedia bucata”
Per secoli, si è raccontato che esistessero nel Conclave delle “sedie con un foro” (la sedia stercoraria) utilizzate per verificare il sesso del Papa eletto, a causa della leggenda della Papessa Giovanna, una donna che si sarebbe spacciata per uomo ed eletta Papa nell’Alto Medioevo. Non esistono prove concrete di questo rito, ma l’eco di tale diceria è rimasta viva nel folclore.
6. La più giovane elezione
Il Papa più giovane eletto tramite Conclave fu probabilmente Benedetto IX, nel 1032, quando aveva circa 20 anni (forse anche meno). Il suo papato fu molto controverso: fu deposto, ritornò, vendette il pontificato e fu scomunicato.
7. Il primo Conclave “moderno”
Il primo Conclave regolamentato da norme simili a quelle attuali fu quello del 1274, voluto da Papa Gregorio X dopo l’agonia di Viterbo. Le regole stabilivano clausura, votazioni giornaliere e razionamento del cibo in caso di stallo. Incredibilmente, alcuni conclavi successivi non rispettarono queste regole e continuarono con pranzi sontuosi e intrighi di palazzo.
8. La più veloce elezione
Il Conclave più rapido fu quello del 1503, in cui Giulio II fu eletto in dieci ore. Aveva lavorato per anni per costruire consensi e arrivò con un sostegno così compatto da rendere superflua ogni trattativa.
9. Una lettera dimenticata
Nel 1903, durante il Conclave che elesse Papa Pio X, l’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe inviò un veto segreto contro la candidatura del cardinale Rampolla. Il veto fu letto, causando scandalo. Pio X, una volta eletto, abolì immediatamente il diritto di veto dei monarchi cattolici.
10. Conclave e tecnologia
Durante il Conclave del 2005, che elesse Benedetto XVI, per la prima volta si adottarono dispositivi elettronici per schermare le comunicazioni, onde evitare fughe di notizie. I cardinali erano controllati per evitare l’uso di cellulari o dispositivi elettronici. Il Vaticano temeva che qualcuno potesse twittare l’elezione in anticipo…
11. Sondaggi… tra cardinali
Sebbene vietati, nei secoli non sono mancati i cardinali che cercavano di influenzare le votazioni attraverso accordi privati. Nel Conclave del 1846, che elesse Pio IX, si dice che un gruppo avesse fatto “campagna elettorale” interna nei giorni precedenti. Oggi queste pratiche sono teoricamente vietate, ma il “lavoro diplomatico” tra cardinali continua ad esistere nei giorni prima del Conclave.
12. Camere spartane
Nel Conclave moderno, i cardinali alloggiano nella residenza di Santa Marta, in stanze semplici ma comode. In passato, però, dormivano su letti di paglia nelle stanze del Palazzo Apostolico, senza riscaldamento, con razioni di pane e acqua se non si raggiungeva l’elezione entro pochi giorni. Una vera prova di sopravvivenza.
13. Un Papa che non voleva esserlo
Molti papi eletti hanno pianto all’annuncio dell’elezione. Un caso celebre è Papa Celestino V (1294), che accettò con riluttanza e dopo pochi mesi abdicò, un evento rarissimo nella storia papale. Il suo gesto fu ripetuto solo da Benedetto XVI nel 2013, dopo oltre sette secoli.
14. Il trono vuoto
Nel periodo in cui non c’è un Papa, si parla di “Sede Vacante”, e si rimuovono o coprono tutti i simboli papali. Il sigillo papale è distrutto e il trono rimane simbolicamente vuoto, in attesa del nuovo Pontefice. Un tempo si usava anche un martelletto d’argento per bussare tre volte sulla fronte del Papa defunto, per accertarne la morte.
15. Il “toto-papa”
Già nel Seicento si scommetteva sull’elezione del Papa, in una sorta di proto-schedina papale. Oggi, il fenomeno è ancora più diffuso, con agenzie di scommesse internazionali che offrono quote sui papabili. Tuttavia, raramente i veri candidati sono quelli favoriti nei pronostici…