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Poesia, musica e storia: Il Massacro di Sand Creek e la stupenda canzone di F. De André

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il massacro di centinaia di indiani sul fiume Sand Creek, in Colorado

il massacro di centinaia di indiani sul fiume Sand Creek, in Colorado

Di Pompeo Maritati

Eccoci al nostro secondo appuntamento con Poesia e Musica, che in questa occasione ci aggiungiamo anche la storia. La stupenda canzone di Fabrizio De Andrè, scritta e musicata da lui mette in grande evidenza quello che è stato finalmente accertato quale uno dei maggiori delitti contro l’UMANITA: il massacro degli indiani d’America. La canzone di Fabrizio De Andrè descrive in particolare il massacro di Sand Creek.

Aldilà della sua musicalità ben azzeccata, è la tematica trattata che mi ha fatto riflettere su come la comunicazione mediatica e non solo, abbia saputo “intelligentemente” farci soprassedere su quello che è stato uno dei più terribili eccidi della storia, quello degli indiani d’America.

Ricordo ancora quando ero ragazzino, che nel vedere i film western di produzione americana, dove le giubbe blu erano i buoni e gli indiani erano i cattivi. Ricordo che gli indiani cattivi attaccavano i visi pallidi e quando arrivavano le giubbe blu, tutti ad inneggiare a loro.

Hanno saputo stravolgere la realtà storica attraverso la grande filmografia americana per nascondere le atroci nefandezze. Consentitemi una mia piccola personale divagazione: ma gli americani non sono sempre stati e continuano ad essere i più grandi mistificatori delle verità ?

Il massacro di Sand Creek (chiamato anche massacro di Chivington o battaglia di Sand Creek) si verificò il 29 novembre 1864, nell’ambito dei più vasti eventi della guerra del Colorado e delle guerre indiane negli Stati Uniti d’America. .

Un accampamento di circa 600  nativi americani  membri delle tribù Cheyenne meridionali e Arapaho, situato in un’ansa del fiume Big Sandy Creek (oggi nella Contea di Kiowa  nella parte orientale dello Stato del Colorado, fu attaccato da 700 soldati della milizia statale comandati dal colonnello  John Chivington, a dispetto dei vari trattati di pace firmati dai capi tribù locali con il governo statunitense. Visto lo scarso numero di guerrieri armati e capaci di difendersi presenti nel campo, l’attacco dei soldati si tradusse in un massacro indiscriminato di donne e bambini, con un numero di morti tra i nativi stimato tra le 125 e le 175 vittime (oltre ad altri 24 morti e 52 feriti tra gli stessi militari attaccanti). Come riferito da molti testimoni oculari, i corpi dei nativi uccisi furono  scalpati e in molti casi ripetutamente mutilati da parte dei soldati.

Inizialmente dipinti come una “vittoriosa battaglia” contro nativi ribelli, i fatti di Sand Creek furono poi oggetto di varie investigazioni da parte dell’Esercito Statunitense e del Congresso i quali espressero un severo giudizio sull’operato di Chivington e dei suoi uomini; a dispetto di ciò, tuttavia, nessuna misura punitiva fu presa nei confronti di alcuno dei partecipanti al massacro. I fatti di Sand Creek provocarono attacchi di rappresaglia da parte dei nativi contro gli insediamenti dei coloni europei, nonché un esodo di massa delle tribù native dal Colorado orientale.

Episodio controverso della storia del Colorado e delle guerre contro i nativi dell’America del Nord, il massacro di Sand Creek ispirò poi svariate opere della cultura di massa.

Oltre cento milioni di indiani furono massacrati – e i loro massacratori furono osannati quali eroi.

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