Il Salento piange la scomparsa dell’architetto Marcello Delli Noci, figura di spicco nel panorama culturale e artistico

Arch Marcello delli Noci (Fonte Arteluoghi.it)
Un grande lutto ha colpito la comunità culturale salentina: domenica 30 marzo 2025 si è spento l’architetto Marcello Delli Noci, uomo di straordinaria sensibilità e portatore di quei valori autentici che sembrano appartenere a un tempo passato. Lascia nel dolore la sua amata moglie, Anna Maria Buttazzo, e il figlio, l’architetto Francesco Delli Noci.
Discendente di una famiglia storicamente legata all’arte dell’ebanisteria, Delli Noci ha mostrato sin da bambino una naturale inclinazione per il disegno e la progettazione. Dopo la laurea in Architettura conseguita presso l’Università Federico II di Napoli, ha fatto ritorno nella sua Lecce, dove ha avviato una brillante carriera professionale collaborando con alcuni dei più noti studi di architettura della città, distinguendosi per l’originalità e la profondità delle sue idee progettuali.
Il suo percorso è stato segnato da un’intensa attività non solo professionale, ma anche educativa e culturale. Ha infatti ricoperto il ruolo di docente e vicepresidente presso l’Istituto d’Arte “Giuseppe Pellegrino” di Lecce, dal 1969 al 1994, trasmettendo passione e competenza a intere generazioni di studenti.
Il suo amore per il territorio si è espresso anche attraverso numerosi progetti di valorizzazione e conservazione del patrimonio artistico e architettonico salentino. Le sue pubblicazioni, frutto di studi accurati e di un profondo legame con la storia locale, includono opere come “Cavallino e il Convento dei Domenicani” (Congedo Editore) e l’imminente “La Chiesa di San Mauro” a Sannicola, in provincia di Lecce.
Instancabile nella tutela dei beni culturali, ha curato numerosi interventi di restauro su edifici di grande valore storico: dalla Cripta di Sant’Onofrio a Castrignano dei Greci, alla Chiesa di San Biagio a Galatina, fino alla Cattedrale di Nardò e al Convento dei Domenicani di Cavallino. Parallelamente, si è occupato anche di importanti progetti edilizi e di riqualificazione urbana, realizzando complessi residenziali e pubblici in vari comuni del Salento, tra cui Lecce, Otranto, Gagliano del Capo, Tricase, Calimera, Monteroni e Ugento. Tra le sue opere spicca anche il progetto di ampliamento e ristrutturazione del Palazzetto dello Sport di Cutrofiano.
Oltre all’attività progettuale, ha ricoperto incarichi di rilievo nelle istituzioni pubbliche. È stato funzionario responsabile delle aree Urbanistica e Lavori Pubblici del Comune di Ugento e ha coordinato il Nucleo di Polizia Rurale e Ambientale per la salvaguardia del territorio comunale. Ha inoltre fatto parte della Commissione Regionale Collaudatori ed è stato coinvolto nel collaudo di importanti opere, tra cui il Parco naturale di Porto Selvaggio e il progetto di recupero e valorizzazione delle Mura Urbiche di Lecce.
Alla notizia della sua scomparsa, sono stati numerosissimi i messaggi di affetto e di cordoglio che hanno invaso i social, in particolare la pagina dedicata agli ex allievi dell’Istituto d’Arte dove aveva insegnato. Tanti i ricordi condivisi da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo: dietro quell’apparenza riservata e composta, si celava un uomo profondamente umano, un insegnante capace di lasciare un segno nel cuore e nella formazione di chi ha incrociato il suo cammino.
Marcello Delli Noci è stato molto più di un architetto. È stato custode della memoria storica del suo territorio, educatore attento, progettista appassionato, testimone di un tempo in cui l’arte del costruire coincideva con il rispetto della bellezza e della verità. La sua assenza lascia un vuoto profondo, ma il suo esempio continuerà a ispirare chi ama il Salento e ne riconosce la straordinaria ricchezza culturale.
Buon viaggio, Architetto. E grazie, di cuore, per tutto ciò che hai donato.