IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Il Tempo tra Geologia  e Filosofia di Fabrizio Manco

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Scienza-e-fede

Scienza-e-fede

Introduzione:

Che cosa è la vita ?; come  è fatto  il mondo nel quale viviamo ?; ma soprattutto: che cosa è il tempo?.  Sono domande filosofiche prima di essere delle questioni scientifiche. Se c’è una capacità veramente straordinaria della Specie Umana è quella di scoprire come sono fatte le cose che sono attorno a noi. Come scrive il poeta latino Marco Manilio nel proemio del suo capolavoro De astronomica :” L ‘ Universo sorride  a chi lo studia da vicino e considera rivelare le  ricchezze celesti attraverso il canto “. Il tempo ha sempre affascinato chi è amante del sapere. Ma il tempo nasconde le sue impronte attraverso gli eventi e il mutamento delle cose ,e la storia della terra è infatti una grande testimonianza delle azioni del tempo.   

Il Tempo e la Scienza Geologica. 

Una delle scienze con la quale il tempo può essere studiato è la geologia, che è la scienza che studia la crosta terreste e le rocce.

     Poiche’ il tempo si manifesta nel mondo materiale ,   la geologia è un’ottima fonte per studiare il flusso del tempo, ma  ovviamente non  l’unica . Le prime vere testimonianze di una forma di scienza geologica le troviamo nella  Legge della Sovrapposizione.    

Tale legge,  è  la  branca della scienza geologica che studia  la Stratigrafia  delle rocce  e compare per la prima volta  all’interno di un testo di Avicenna , il  De Mineralibus  ,tradotto nel mondo latino in una versione parziale da un certo Alfred De sareshel .Avicenna è stato uno dei maggiori filosofi ,medici  scienziati e teologi del mondo arabo. Il grande Avicenna  dal canto suo  è comunque famoso per le sue riflessioni sulla grande filosofia metafisica ,che fa parte della medesima opera scientifica, poiché secondo il sapere e la concezione di esso ereditata dagli antichi,  non esistevano separazioni tra Scienza, Fede e Teologia ,o tra discipline umanistiche

discipline scientifiche, per il semplice fatto che la conoscenza è un tutto unico e compatto. La stessa concezione del sapere la troviamo nel mondo della filosofia greca, dove in particolare per i Presocratici,  religione , scienza  misticismo e conoscenza erano un tutto unico. Le prime crepe nel pensiero unitario o monista, iniziano con la filosofia di Parmenide, il quale concependo l’  Essere, come principio che sta all’ origine  della Realtà, incomincia la prima separazione tra spirito e materi, che continua fino ai nostri giorni. ( per la concezione del principio primo vedi il mio studio pubblicato in questa rivista: Filosofia e analisi del Principio primo).

Il pensiero di avicenna quindi,  non presenta divisioni  tra la scienza e la  fede come avviene nel mondo moderno, in particolare nella nostra epoca,   in quanto la tipica dicotomia occidentale che separa scienza e fede, Dio e  Natura , nasce con la cosiddetta Età della Tecnica . Bisogna aspettare Spinoza per un pensiero che unisce leggi divine e leggi naturali.    

La Filosofia e la Scienza di Avicenna.

Il filosofo Avicenna  scrisse opere di fondamentale importanza per la cultura filosofica e scientifica ,come  Il Libro della Guarigione, Il Libro della Medicina e l’opera appena accennata  il De Mineralibus ,

dove per la prima volta si discute sull’origine della formazione delle rocce e  montagne .Il trattato conosciuto nel mondo latino nelle traduzioni che circolavano incomplete , è stato attribuito per lungo tempo ad Aristotele. 

Diviso in due parti,  la prima tratta Della congelazione delle Pietre, mentre  la seconda , tratta Della causa delle Montagne . Questo  trattato contiene le prime descrizioni dei fossili più vicine alla realtà, in quanto vengono visti come animali e vegetali intrappolati nella roccia, un po’ come gli insetti intrappolati nell’ambra. Lo scrittore greco Teofrasto ,autore dei  Caratteri , considerava  i fossili come semplice Pietre. Solo Leonardo Da vinci  aveva capito che le pietre che venivano scoperte con le forme animali  e vegetali incastonati nella roccia non erano delle semplici pietre ,ma qualcosa di diverso. La  grande opera di Avicenna è  una  grandissima enciclopedia del sapere scientifico ,nella quale attraverso la ripresa di tutto il sapere del mondo latino e greco ,da Aristotele fino Porfirio,  discute di ogni elemento della natura.

 Nel pensiero medioevale, che riprende essenzialmente il pensiero antico e tardoantico  di impostazione Aristotelica, la  terra era vista come composta dagli Dei o da un Demiurgo,posizionata al centro dell’universo, in un  arco di tempo  relativamente breve.

 Una prima data approssimativa della terra , la troviamo nella Lettera Barnabea   ,uno scritto molto dibattuto,  dove l’enigmatico autore avrebbe per primo dato una data  all’età della  Terra e della sua Formazione: è stato questo personaggio enigmatico a stabilire che la Terra avesse soltanto 6000 anni!! . Questa è una data che è stata presa in considerazione addirittura fino al 1700. I Padri della Chiesa affermavano che la terra si fosse formata tra 5000  4000 anni. Le  considerazioni di questi autori si basavano soltanto sulla storia dei popoli ,in quanto non conoscevano la storia geologica della terra ,e soprattutto i primi calcoli di età della terra erano antropocentrici e non tenevano conto di tutto quello che ruotava attorno alla storia terrestre.

L’opera monumentale di Avicenna è divisa in quattro sezioni, dove nella prima sezione attraverso Aristotele e Porfirio si studia la logica e si analizzano le Categorie, mentre nella seconda parte dedicata alla Fisica , si studia il mondo fisico nei suoi aspetti ,la formazione e la distruzione degli elementi del mondo ,oltre che occuparsi di Botanica  e Zoologia.  L’età della terra ha  continuato ad avere date assurde anche perché non esistevano degli Studi approfonditi sulle rocce ,anche se Avicenna  ha cercato di analizzare e capire la formazione rocciosa delle montagne. Scrive Avicenna  nel suo trattato De Mineralibus a questo proposito:  E anche possibile che anche il mare possa essersi  riversato a poco a poco sulla terra costituita da pianure e montagne.  Inoltre è possibile che ogni volta che la terra fu esposta al reflusso del mare, uno strato vi fosse lasciato e depositato. Considerato che noi vediamo alcune montagne che sembrano essere state accatastate le une sulle altre, strato dopo strato. Uno strato venne a crearsi prima, un secondo si sovrappone al primo e un terzo ancora a terzo e così via. 

 Il  passo appena citato di Avicenna segna in pratica la nascita della primordiale geologia ,che già era stata abbozzata da Aristotele in alcune suoi scritti riguardo le rocce.

 Comunque la nascita della scienza geologica lo si deve a  Niccolò Stenone  che è stato un medico e studioso di anatomia. Come anatomista oltre a scoprire che il Cuore è soltanto un muscolo del nostro corpo e non la sede dell’anima come pensavano gli Antichi egizi, ha scoperto e studiato la struttura Interna delle Ovaie, oltre ad avere  fondato la moderna Geologia e la Stratigrafia delle rocce e dei fossili. Le credenze di Stenone in quanto cristiano cattolico e creazionista erano ovviamente il frutto dell’epoca che vedeva la Terra formatasi da un Dio circa 4000/5000 anni prima, si credeva ancora al Diluvio Universale ,infatti Stenone stesso catalogava le Rocce in Antidiluviane e Postdiluviane . Stenone è autore del trattato De Solido intra solidum naturaliter contento dissertationis prodromus  ,opera del 1669.  

È doveroso sottolineare che Stenone insieme ad Agostino scilla,  è stato il primo vero paleontologo della storia della scienza, non solo perché è stato il primo a catalogare a livello archivistico ogni genere di testimonianza fossile, ma perché fu il primo a capire che cosa sono realmente i fossili. Agostino scilla,  nella  sua opera che riguarda questo argomento, la paleontologia, che come la tipica moda rinascimentale presenta un lungo titolo,  La vana speculazione disingannata dal senso.  Lettera responsiva circa i corpi marini che pietrificati si trovano in vari luoghi terrestri . L’autore ,afferma in un passo di questa grande opera,  che cosa sono queste pietre misteriose :”ConchiglieEchini, Istrici, Denti ,( che Glassopteris si dicono ) , e tanti altri innumerevoli corpi che alcuni hanno giudicato essere generazione di Sassi e scherzi di natura,  sono stati in realtà animali e corpi di quella specie , sia terrestri che marini.   

 Tale definizione dei Fossili fa quindi  nascere la prima indagine paleontologica della storia, anche se Agostino scilla  credeva però ancora nella  Leggenda  del diluvio universale.

 Nonostante tutto però,  l’autore si soffermava anche sul fatto che la terra nel corso delle ere geologiche è stata attraversata da molteplici Inondazioni, concezione che anticipa in certo qual modo le moderna teorie sulla formazione geologica. Questi grande studioso adesso sconosciuto, Agostino scilla,  oltre ad essere stato un grande Pittore e  numismatico, fu anche come si è visto ,  un geologo e un  paleontologo, e il suo lavoro  venne pubblicato  nel 1670 ,circa un anno dopo l’opera di Stenone, che come sappiamo scrisse un’opera sullo stesso argomento visto in precedenza.  L’opera di Scilla divenne un caso in tutta Europa, talmente che venne citata anche dal filosofo Leibniz nel suo scritto Protogaea sive de prima faciae telluris . Il filosofo  Leibniz è conosciuto per essersi occupato di molteplici argomenti e quindi non sorprende che si occupò anche della formazione della terra, come del resto fece anche Immanuel Kant. Le rocce della terra sono come delle fotografie della storia della vita.  Esse contengono le testimonianze di ogni forma vivente. E sono una parte di tempo che è rimasta congelata e impressa nei sedimenti.   

 Il filosofo Kant scrisse alcuni trattati sulla formazione della terra , dove discute e analizza sulla formazione primordiale della Terra .

Perché quindi in un saggio sul tempo, ho fatto riferimento cosi tanto alla storia geologica terrestre?. Perché

La parte  Geologica  serve per inquadrare il Tempo e capire come funziona il suo meccanismo nella Terra. Perché il tempo è nella storia terrestre che si manifesta. E se vogliamo conoscere il  tempo e collocare esso in un ipotetico inizio terreno, dobbiamo capire quindi  come si è formata la Terra. In quanto  ‘ per la nostra percezione , è sulla terra che il tempo  inizia la sua storia.

 La terra, oggi è ormai consolidato, ha circa 4 miliardi di anni. La formazione della terra è stata oggetto di numerose speculazioni da parte di scienziati e anche da parte di filosofi come il già citato Kant. L’origine del sistema solare è collegato alla formazione dei Pianeti Stessi . Un disco protoplanetario  sembra essere l’origine sia dei pianeti gassosi che dei pianeti rocciosi come la terra. Infatti la  maggior parte dei pianeti del nostro sistema solare ha più o meno la stessa età. Ciòe 4 miliardi di anni.

 Ma  È stato il geologo scozzese James Hutton ha capire e a scoprire che la Terra ha innumerevoli anni di Storia , e non migliaia di anni , attraverso lo studio del Granito e del Basalto.  

    Il Tempo profondo di hutton .

 Con questa tecnica  James hutton capì che la Terra attraversa un Tempo Ciclico testimoniato dalla stratificazione delle Rocce e dei Continenti in continua formazione ed Erosione. La sua Teoria è stato qualcosa di veramente rivoluzionario perché ha permesso ai successivi geologi come Charles leyll di comprendere il Tempo Geologico.  Sarà grazie alle scoperte di questi due grandi scienziati che Charles Darwin poté capire come funziona la Teoria dell’evoluzione. Essa infatti si può concepire solo attraverso la concezione del tempo, un lunghissimo tempo dove le specie si sviluppano e si adattano agli ambienti. Conosciuto come  il padre della moderna geologia ,james hutton e’stato il primo scienziato moderno a concepire il concetto di Tempo profondo della storia geologica della terra.  infatti ,come detto prima ,tutti gli scienziati e i filosofi , in quanto cristiani concepivano il tempo biblico credendo alla Bibbia in senso letterale, e tutti concordavano con la data di Barnaba  per la Formazione della Terra.   

Filosofia e Geologia.   

Soltanto i Filosofi dell’antica Grecia. concepivano il Tempo come una struttura Ciclica, una concezione che derivava dal mondio orientale, cioè un tempo esistito da sempre, come afferma Eraclito, mentre come sappiamo il cristianesimo per circa 1600 anni ha tenuto l’unica interpretazione possibile del Tempo: lineare e con un un’unico fine. Il tempo  per la concezione cristiana della storia ha un solo  inizio e una sola fine. Mentre per la concezione greco romana  il vero flusso del Tempo è ciclico, come avevano capito bene anche  i filosofi stoici, che saranno ripresi inconsapevolmente da James Hutton , il quale  come detto prima,   aveva  capito che la storia  geologica del pianeta era molto, molto più antica di quanto si fosse creduto fino a quei tempi. La dottrina di Hutton  contiene le teorie geologiche dell ‘  Uniformatismo  e del  Plutonismo . Con il termine  Uniformatismo  si intende,  per usare la Metafora di Hutton  , che  i fenomeni attuali che si manifestano oggi sulla terra sono gli stessi che si sono manifestati con le stesse modalità nel passato. Hutton, quindi mise fine al calcolo errato del vescovo irlandese James Ussher  , il quale nel suo libro in lingua latina, Annales Veteris Testamenti a prima mundi origine deducti , pubblicato nel 1650, scriveva che la terra venne creata il 23 ottobre del 4004.  A. C. Ma tale data era già stata formulata comunque da Agostino di Ippona nella Città di Dio. E inoltre i Cronografi come Sesto Giulio Africano nelle sue Cronografie,  fa iniziare il mondo proprio in quella data.

 Con il termine Plutonismo intendiamo che le rocce  come il  granito e il basalto hanno origine dai fuochi interni del globo terrestre, cioè dal magma. Ma se la terra e l’universo sono esistiti da sempre ,e quindi hanno soltanto attraversato delle fasi diverse, ciò vuol dire che in realtà il tempo non esiste, il tempo è una grande illusione. Le intuizioni di Hutton, aprirono la strada alla Tettonica delle placche terrestri, inaugurata dagli studi importanti del meteorologo e geologo tedesco Alfred Wegener, il quale nel 1913, scrisse una prima versione del suo testo di fondamentale importanza per la moderna geologia: L’origine dei continenti e degli oceani . In tale opera, l’autore,  per la prima volta in modo dettagliato, spiega che i continenti terrestri si sono separati e formati in un lunghissimo arco di tempo geologico : la forma che oggi vediamo dei continenti, in passato era racchiusa in un supercontinente chiamato da Wegener Pangea.  Il continente Pangea,  inizia dividersi durante il triassico. La deriva dei continenti inaugurata da Wegener, sbatteva con le teorie del Barone William Thomas Kelvin, conosciuto per Lord Kelvin, che pensava che la terra avesse circa Venti o al massimo Quaranta milioni di anni. Il grande fisico britannico aveva certamente una grande fiducia nella dottrina Uniformatista, infatti credeva che la terra fosse rimasta fin dall’inizio con la stessa temperatura. Tale teoria cozzava anche essa con la dottrina dell ‘ Evoluzione di Darwin, la quale ha bisogno di milioni di affinché gli organismi possano evolversi. Wegener arrivò alla sua tesi dopo molti viaggi in giro per il mondo, in particolare in Groenlandia, ma soprattutto grazie alla scoperta di due fossili importanti: il piccolo Rettile Mesosaurus,  scoperto sia in Sudamerica che in Sudafrica, e la pianta Glossopteris,  scoperta sia in Antartide che in Sudamerica.  Il piccolo Rettile Mesosaurus, era un rettile di acqua dolce, forse l’antenato dei futuri Ittiosauri e Mosasauri. Ciò fece capire a Wegener che i continenti un tempo era tutti riuniti in unico grande supercontinente.  

 Il tempo esiste per la nostra percezione  della nostra mente, ma non ha una effettiva esistenza. Certo,  lo vediamo nelle cose attorno a noi, nei suoi effetti . Vediamo le foglie diventare gialle  ,le persone invecchiare ,i bimbi crescere e diventare adulti,  la materia arruginirsi e corrompersi , ma è solo una mera illusione.  Il passare del tempo in realtà  è nella nostra mente, in quanto tempo passato e il tempo futuro non esistono nella loro essenza. Il  tempo presente  diventa subito passato e viene registrato nella memoria, che la si può paragonare alle rocce della terra,  mentre il tempo futuro che ancora deve esistere ,  a sua volta diventara’ passato e  rimarrà di conseguenza nella memoria.L’ ‘unico vero  tempo quindi  è quello presente.  Lo aveva capito il grande Agostino di Ippona,  che espone per la prima volta questa concezione del tempo nelle sue Confessioni.

Il fisico italiano Carlo Rovelli afferma infatti che il Tempo esiste solo nella nostra vita quotidiana ma non ha nessuna importanza nei grandi eventi cosmici. Le favole e le fiabe iniziano con  c’era  una volta…  cioe’ parlano di uno stato preistorico della civiltà umana. La fisica e la meccanica quantistica affermano che il tempo potrebbe essere  a più dimensioni o non esistere affatto, mentre la biologia evoluzionista e la geologia  studiano  il tempo attraverso le ere geologiche e la storia biologica  della terra .

James Hutton quindi, avendo scoperto che il tempo geologico  ha una dimensione profonda, ha capito che il tempo potrebbe non avere nemmeno un vero inizio e ne una vera fine. E infatti è questo che lui scrisse nella sua conferenza.  :”la terra può  non avere ne un inizio e ne una fine “ .

La forma del tempo

 Ma il Tempo può avere una forma? . Ovvero: È possibile dare una forma al tempo? . Gli antichi filosofi come i presocratici sappiamo  che hanno dato al tempo una forma circolare e quindi ciclica:    il simbolo che rappresenta la ciclicità è  l’ Uroboro. Ma il tempo può avere altre forme?.  

Varie tipologie di Tempo ?.

 Si è discusso molto anche di  Freccia del tempo  oppure di Falce del tempo .  La falce del tempo rappresenta l’azione distruttrice del tempo, ed essa è anche la metafora della rappresentazione simbolica della Morte. mentre la freccia del tempo è la rappresentazione della continuità lineare di esso. Secondo la rappresentazione della freccia il tempo , esso è  un fenomeno irreversibile : quindi  gli eventi proseguono sempre in avanti e non si torna più indietro. Diceva Eraclito a proposito : “ non è possibile bagnarsi due volte nello stesso fiume “      Per gli Storici e Storiografi , il Tempo inizia quando incomincia un determinato Impero , o guerra o avvenimento. Per Tucidide  per esempio il tempo della storia iniziano quando lui narra la storia conosciuta. Lo stesso dicasi per Erodoto . Gli storici ecclesiastici, come Eusebio di cesarea,  Socrate scolastico, Sozomeno ,  Teodoreto e Evagrio  ,  fanno incominciare la loro storia con la nascita della religione cristiana. Il tempo quindi per questi autori è lineare e progressivo.  

A questo proposito, inseriamo anche la concezione del Tempo Cristologico e della nascita del Credo di nicea . Nel Credo si fa espressamente menzione che Gesù viene generato dal Padre prima di tutti i secoli: lo stato temporale di questo tipo di tempo è l’ Infinito. Cioè si comprende che prima di ogni Realtà creata o per mezzo di un intervento Divino, oppure per la forza di essa stessa, è esistito il tempo infinito precedente al tempo terrestre e cosmico. Su come si è formata la famosa formula del Credo, bisogna leggere le opere storiografiche degli storici ecclesiastici, in particolare Socrate di Costantinopoli. Adesso continuiamo con la nostra trattazione.

 Ma un’altra forma il tempo può averla  : anzi,  e se la vera forma  del tempo fosse di  forma frattale ? . Se il tempo per gli antichi era di forma circolare,  mentre per la concezione giudaico- cristiana e ‘ lineare,  per la  mia analisi il tempo possiede una forma Frattale. Cosa intendiamo con questo termine?.    

Il Tempo e le strutture frattali .

La definizione di Frattale si trova nel libro del matematico francese Benoit Mandelbrant  ,che per primo scoprì questa caratteristica nella natura. L’opera si intitola Gli oggetti  frattali ,pubblicata in Italia dalla casa editrice Enaudi.  La teoria dei Frattali,  è  una componente della teoria del Caos.   

 I Frattali sono delle strutture caotiche . Le figure geometriche frattali sono tutte intorno a noi e nella Natura:  i fiocchi di neve,  i cristalli di ghiaccio,  le linee frastagliate delle montagne, le nuvole , alcuni agglomerati di animali,  le nostre vite,  presentano tutte una struttura frattale. In  realtà un filosofo oggi  dimenticato, Terence Mckenna  ,  aveva già formulato una interpretazione del tempo ispirandosi ai Frattali.   La teoria di Mckenna interpreta il tempo come un flusso caotico e  discontinuo .

 Come detto prima , le forme frattali sono delle figure geometriche con superfici discontinue e sono gli oggetti che sono attorno a noi ,dai fiocchi di neve alle linee delle montagne. Il tempo quindi ha una forma geometrica circolare ma discontinua come i contorni di una stella , poiché gli eventi che il tempo tratteggia non sono lineari ma  caotici e discontinui. Le estinzioni che si sono verificate nel corso dei milioni di anni  della vita sulla terra, ne sono la più palese  dimostrazione. Fin dalle più remote origini, la terra venne attraversata da grandi estinzioni. Le più importanti si verificarono durante l’era del Siluriano, durante il passaggio tra Permiano e Triassico, e forse quella più catastrofica che si verificò tra il Cretaceo e il Paleocene o Terziario, che gli scienziati affermano che fu dovuta a causa di un meteorite. Io personalmente ho sempre avuto dubbi a riguardo, perché la vita si è sempre estinta, e addirittura due scienziati, David Raup e Jack Sepkowski, stabilirono che la frequenza con la quale le estinzioni avvengono è di circa 26 milioni di anni. Ciò ogni 26 milioni di anni, è avvenuta una grande estinzione: soltanto che resta da capire la causa per cui tali estinzioni avvengono.

Ogni specie si origina,  si sviluppa, si espande e successivamente incomincia o a declinare per cause naturali,  oppure viene estinta da cause interne alla terra , sempre naturali, ma esterne alla specie. La storia biologica della terra, più che essere una storia lineare, così come viene rappresentata nei libri di testo scolastici,  essa è più simile alle linee discontinue dei contorni di una montagna o di un cristallo di ghiaccio.  Se le mie intuizioni sul tempo Frattale,  sono esatte,  forse è stato scoperto un nuovo modo di  pensare e concepire il tempo.

Il tempo in Eraclito e la legge dell’entropia. 

Il pensatore presocratico Eraclito , forse uno dei presocratici più conosciuti , scrisse l’opera Sulla natura, della quale ci rimangono molti frammenti raccolti e conservati dapprima da autori classici e successivamente, dagli studiosi Diels e Khanz che hanno curato la raccolta. Con l’espressione Panta rei, cioè Tutto scorre, tutto diviene e nulla è,   Eraclito intende che lo scorrere del tempo è un qualcosa di inafferrabile e di ingabbiabile. Quindi i tentativi di molti cronografi come Sesto Giulio africano sono inutili perché il tempo non può essere classificato in eventi: è la mente umana guidata dall’ Io che deve progettare e dividere ogni cosa , compreso il tempo; ma il tempo sfugge da ogni logica, ed è come l’anima umana, che non ha la percezione del tempo e dello spazio. Del resto, se la legge dell’ Entropia è esatta, vale a dire che tutto viene lentamente arrugginito e viene sbriciolato dallo scorrere del tempo, è da un lato per la percezione che ne ha l’ Io umano. Tutto in realtà si riforma e rinasce in continuazione, perché il tempo non conosce la fine. Anche il calendario cosmico ideato dall’ astrofisico Carl Sagan, che poi è stato rubato da una idea dello storico francese Fernand Braudel in un suo libro sul Mediterraneo, è un qualcosa di assurdo:  il tempo non conosce un prima e un dopo; è la mente umana che ragiona in questo modo. Il tempo non conosce la fine e nemmeno l’inizio.

Gli Equilibri punteggiati e la Pedomorfosi :  che forma possiede realmente  il tempo dell’  Evoluzione della vita ?

Nel 1972, due giovani paleontologi americani, Stephen Jay gould e Niels eldredge, pubblicano un articolo intitolato Equilibri punteggiati / Puntcuata equilibria, un’alternativa al gradualismo filetico, presentato alla Società geologica e paleontologica americana, in circa trentaquattro pagine, i due studiosi specializzati nello studio delle Chiocciole Gryphaea,  giunsero proprio per le analisi di speciazione di tali molluschi,  che  l’evoluzione procede per ritmi punteggiati: una specie può rimanere inalterata per millenni o milioni di anni, ma all’improvviso un evento geologico e ambientale può dare origine alla speciazione. Del resto anche nella storia umana è così: per millenni non succede nulla, poi improvvisamente una scoperta o un evento , come la scoperta della ruota o del fuoco, cambia il flusso degli eventi.

 L’evoluzione non è quindi lineare come la interpreta la società occidentale malata di progresso, ma procede per fratture: il tempo evolutivo è un tempo frattale  a mio avviso. La Pedomorfosi e la Neotenia lo confermano: per maggiori dettagli su questi concetti , invito a leggere il mio studio sul Puer aeternus pubblicato precedentemente su questa stessa rivista . Il fatto che molti organismi si sviluppano regredendo allo stadio infantile o larvale, vuol dire che l’evoluzione non ha un tempo lineare e progressivo, ma appunto frattale. Sembra che anche la meccanica quantistica può trovare il modo per viaggiare nel tempo, avanti e indietro, attraverso gli elettroni.  Questo è la vera forma del tempo secondo le mie analisi, e questo è l’unico approccio scientifico per capire meglio il funzionamento del tempo e di noi stessi.  

Fabrizio Manco.

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