Jaddico e la processione per l’Immacolata Concezione
di Stefania Carofalo
LA solennità dedicata all’Immacolata Concezione vige dal 1854 quando papa Pio IX ha proclamato il dogma cattolico con la bolla Ineffabilis Deus che
…”sostiene che la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli.»
L’8 dicembre , a Jaddico (BR), una Contrada sulla S.S. 379 (km 46) – (E55) è organizzata una processione automobilistica in onore della Madonna.

Riporto un ricordo di Tonino, un caro amico di Alberto Del Sordo, a sua volta molto attivo nella Maria Madre Chiesa di Jaddico e soprattutto amico di Teodoro D‘Amici, il vigile urbano che, nel lontano 1962 ebbe la primo messaggio della Madonna di portarle fiori e ceri nella contrada Jaddico e lì, un muro, diroccato con l’affresco della Madonna con bambino, ultimo resto di una chiesetta rupestre (Madonna del Gallico), s’illuminò.

In quella occasione ci fu il primo messaggio della Madonna.
Chiedeva di costruire una chiesa attorno al muro, e così fu.

Ecco il ricordo di Tonino che racconta l’organizzazione della processione notturna.
Ogni anno quando si avvicinava la data dell’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, Alberto mi telefonava, e di sabato mattina, prima che arrivasse quella data, andavamo in questura. Lui rimaneva in macchina ed io andavo all’ufficio del questore, per consegnare la lettera con la quale si chiedeva una scorta di polizia municipale per il pellegrinaggio automobilistico notturno. Si partiva alle 5,30 del mattino.
Alberto aveva già organizzato tutto. La statua della Madonna già prima dell’8 dic. era nell’Istituto delle suore vincenziane di Brindisi. Partenza da piazza Duomo.
Tutto pronto: gli altoparlanti, il faro per dare luce alla statua della Madonna, le grandi lettere A M (Ave Maria), la musica mariana, i manifestini da mettere sui vetri e sul cofano delle macchine: Viva Maria, Viva la Madre di Dio …….., e la macchina.
Le porte delle suore di San Vincenzo, già molto prima delle cinque del mattino, erano spalancate, e suor Vincenza Saponaro, una suorina dolce, che ancora oggi è lì, ci offriva un ottimo caffè fumante.
I Servi, davanti a quel caffè, non si facevano pregare. Avevano passato tutta la notte a Jaddico a vegliare.
Tutto l’impegno per questa organizzazione era di Alberto, o del professore, come io stesso lo chiamavo. Quel pellegrinaggio notturno era una sua creatura. Anche così lui voleva esprimere il suo amore per la Madonna. (tratto da iltimonedibrindisi/albertodelsordo)
Al termine del pellegrinaggio si assiste alla celebrazione della Santa Messa.

Oggi ci sarebbe stato il 50° pellegrinaggio automobilistico notturno ma non vi è traccia se sia stato organizzato.
Buona Festa dell’Immacolata.

Per approfondimenti sulla storia del Santuario:
Alberto del Sordo: Santuari e insigni Templi Mariani della provincia di Brindisi. Tipo-lito Ragione, Brindisi, 1970
altre informazioni sul sito Jaddico