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La Giornata Mondiale della Lingua Greca: Un Viaggio nella Cultura e nella Storia

Giornata Mondiale della Lingua greca

Giornata Mondiale della Lingua greca

di Pompeo Maritati

Ogni anno, il 9 febbraio, il mondo celebra la Giornata Mondiale della Lingua Greca, un tributo a una delle lingue più antiche e influenti della storia dell’umanità. Questa celebrazione non si limita a onorare una lingua, ma riconosce il ruolo fondamentale che il greco ha avuto nella conservazione, nella trasmissione e nello sviluppo della cultura occidentale. Attraverso il greco antico e il greco moderno, il pensiero umano ha trovato un veicolo espressivo di rara profondità, capace di dare forma a concetti filosofici, scientifici, artistici e letterari che ancora oggi influenzano il mondo contemporaneo.

La lingua greca ha origini che risalgono a oltre tremila anni fa, con le prime testimonianze scritte che appaiono nel sistema sillabico della Lineare B, utilizzato dai Micenei intorno al XIV secolo a.C. Con l’alba dell’alfabeto greco, nato nel IX secolo a.C., la lingua greca ha assunto la sua forma più riconoscibile, diventando lo strumento attraverso il quale sono stati scritti alcuni dei testi più importanti della civiltà umana.

Dal periodo classico fino ai giorni nostri, il greco ha subito trasformazioni che, pur modificandone l’aspetto fonetico e morfosintattico, non ne hanno intaccato la continuità. È una delle poche lingue al mondo che può vantare un’evoluzione ininterrotta per oltre tre millenni, mantenendo un legame indissolubile con il suo passato e il suo patrimonio culturale.

Non si può parlare della lingua greca senza menzionare il suo ruolo cardine nella nascita e nello sviluppo della filosofia. Platone, Aristotele, Socrate e molti altri hanno forgiato il pensiero occidentale attraverso la lingua greca, utilizzandola per indagare i principi della realtà, della conoscenza e dell’etica. La ricchezza lessicale e concettuale del greco ha permesso la formulazione di idee complesse, dando origine a termini filosofici ancora oggi impiegati in molte lingue, come “logos”, “ethos”, “pathos” e “cosmos”.

La lingua greca è stata il mezzo attraverso il quale la scienza ha iniziato a codificarsi in forma scritta. Pitagora, Euclide, Archimede e Ippocrate hanno esposto le loro teorie e scoperte in greco, stabilendo le basi della matematica, della fisica e della medicina moderna. Ancora oggi, la terminologia medica e scientifica è intrisa di parole di origine greca, segno indelebile della sua importanza nella costruzione del sapere umano.

L’epopea di Omero, con l’”Iliade” e l’”Odissea”, rappresenta il punto di partenza della letteratura occidentale, mostrando già nel VIII secolo a.C. la straordinaria capacità narrativa della lingua greca. I grandi tragediografi Eschilo, Sofocle ed Euripide hanno dato vita a opere immortali, utilizzando il greco per esprimere la complessità dell’animo umano. Anche la commedia di Aristofane e le opere storiche di Erodoto e Tucidide hanno contribuito alla ricchezza culturale tramandata fino a noi.

La lingua greca è stata anche il veicolo della diffusione del cristianesimo. Il Nuovo Testamento è stato scritto in greco koiné, la lingua comune dell’epoca ellenistica, e ha permesso la trasmissione del messaggio evangelico in tutto il mondo mediterraneo. Le opere dei Padri della Chiesa, tra cui Origene, Basilio il Grande e Giovanni Crisostomo, sono state scritte in greco, contribuendo alla formulazione della teologia cristiana.

Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, l’Impero Bizantino mantenne vivo il patrimonio culturale dell’antichità attraverso la lingua greca. Durante il Medioevo, i monaci bizantini trascrissero e conservarono numerosi manoscritti classici, evitando che il sapere dell’antichità andasse perduto. Fu grazie alla loro opera che, in epoca rinascimentale, il pensiero greco tornò a influenzare profondamente la cultura europea.

Oggi il greco moderno continua a essere una lingua di grande importanza culturale. Anche se la sua diffusione non è paragonabile a quella dell’inglese o dello spagnolo, il greco è ancora il linguaggio di una delle civiltà più antiche del Mediterraneo. Con oltre 13 milioni di parlanti tra Grecia e Cipro, è una lingua che continua a evolversi, senza però perdere il legame con le sue radici millenarie.

Istituita nel 2017, la Giornata Mondiale della Lingua Greca è un’iniziativa volta a sensibilizzare il mondo sull’importanza del greco nella storia e nella cultura. La data del 9 febbraio è stata scelta in onore di Dionisio Solomòs, poeta nazionale della Grecia, autore dell’”Inno alla libertà”, il cui primo verso è l’inno nazionale greco. Attraverso eventi, conferenze, letture pubbliche e attività educative, questa giornata mira a promuovere la conoscenza della lingua e a valorizzare il suo contributo alla civiltà umana.

Anche nella cultura contemporanea, il greco continua a essere una lingua di grande rilevanza. Le parole greche abbondano nel lessico scientifico, filosofico e letterario. Termini come “democrazia”, “teatro”, “economia”, “politica”, “anatomia” e “psicologia” derivano direttamente dal greco antico, dimostrando quanto questa lingua sia ancora parte integrante del nostro quotidiano.

La Giornata Mondiale della Lingua Greca non è solo un omaggio a una lingua, ma un riconoscimento del suo ruolo nella costruzione del sapere umano. Il greco ha conservato, tramandato e arricchito la cultura mondiale, rappresentando un ponte tra passato e presente. Celebrare questa lingua significa riconoscere l’eredità di una civiltà che ha gettato le basi del pensiero occidentale e continua a ispirare le generazioni future. La lingua greca non è solo memoria, ma una voce ancora viva, capace di parlare al cuore dell’umanità.

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