“La terza generazione fa scintille!”

di Tiziana Leopizzi
Riccardo Penko ha saputo coltivare e accrescere gli insegnamenti del padre Paolo, nominato a suo tempo professore ad honorem della prestigiosa Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, fondata da Cosimo I nel 1563 e ardentemente voluta da Giorgio Vasari.
La disponibilità è caratteristica precipua del figlio, questo ragazzo di talento che a soli 25 anni ha realizzato nella prestigiosa e con la bottega Paolo Penko, grande amica di Artour-oilMUST, ben 530 gioielli, dalle croci cardinalizie, agli anelli, gemelli da polso e quant’altro, per “Conclave” il film di Edward Berger, per completare gli abiti, in collaborazione con la costumista Lisy Christl e la costume supervisor Ilaria Marmugi.
Riccardo Penko è volato quindi a Los Angeles dove ha partecipato anche al Filming Italy Los Angeles Festival ma soprattutto a un evento esclusivo in cui ha donato a Stanley Tucci la croce originale da lui indossata sul set nelle vesti del Cardinale Bellini. La consegna è avvenuta all’Agbo, la casa di produzione dei fratelli Joe e Anthony Russo, che nell’occasione hanno assegnato a Tucci il Renaissance Award, riconoscimento dedicato ai talenti italo americani di Hollywood.
La croce progettata da Penko per il personaggio si ispira al disegno giottesco dei crocifissi francescani. Al centro, appoggiato su un fascio di luce, si trova il simbolo del pellicano con i suoi piccoli. Un’antica leggenda narra che se i pulcini rischiassero di morire di fame, il pellicano aprirebbe il petto per nutrirli con il proprio corpo. Per questo motivo, i cristiani hanno adottato questo animale come simbolo di Cristo, il Redentore che si sacrifica per dare la vita eterna all’umanità, liberandola dal peccato, e la nutre con il proprio corpo nel rito eucaristico.
Così Riccardo nell’intervista del Newyorkese raccolta da Veronica Maffei: «L’idea alla base del nostro lavoro è stata quella di utilizzare i gioielli non solo come accessori, ma come veri e propri strumenti narrativi», racconta Riccardo Penko.
Non c’è dubbio! La terza generazione fa scintille !
Grazie a Lisa Ciardi e a Veronica Maffei