La truffa Cum-Ex è uno dei più grandi scandali finanziari della storia europea

di Pompeo Maritati
La truffa Cum-Ex è uno dei più grandi scandali finanziari della storia europea, un complesso schema di frode fiscale che ha permesso a banche, investitori e intermediari finanziari di ottenere rimborsi illeciti di tasse mai pagate sui dividendi azionari. Si stima che il danno economico totale provocato agli Stati europei, soprattutto Germania, ma anche Francia, Italia, Danimarca, Belgio e altri, superi i 140 miliardi di euro.
Il nome Cum-Ex deriva dal latino:
- “Cum” = “con”
- “Ex” = “senza”
Fa riferimento alla pratica di acquistare e vendere azioni “con” e “senza” il diritto al dividendo in un brevissimo arco di tempo, intorno alla data di pagamento dei dividendi.
Il meccanismo era il seguente:
- Un gruppo di investitori e banche si scambiava azioni molto velocemente, a ridosso della data di pagamento del dividendo.
- Questo causava confusione su chi fosse effettivamente il proprietario dell’azione nel momento esatto del pagamento del dividendo.
- Sfruttando questa ambiguità, più soggetti potevano richiedere il rimborso della tassa sul dividendo, come se fossero stati loro a pagarla, anche se la tassa era stata pagata solo una volta o addirittura mai.
- Gli Stati, non riuscendo a ricostruire il vero proprietario al momento del dividendo, concedevano rimborsi plurimi indebiti.
Tra i protagonisti dello scandalo:
- Banche internazionali come Merrill Lynch, JPMorgan, Deutsche Bank, Barclays, e molte altre.
- Fondi di investimento e hedge fund.
- Intermediari e consulenti fiscali che progettavano le operazioni e ne traevano profitto.
- Alcuni avvocati e commercialisti compiacenti.
Un personaggio chiave dello scandalo è Hanno Berger, ex avvocato tedesco considerato tra gli architetti principali del sistema. Dopo anni di latitanza in Svizzera, è stato estradato in Germania e condannato a una lunga pena detentiva.
Il sistema Cum-Ex ha prosperato per anni grazie a:
- La scarsa comunicazione tra autorità fiscali dei diversi paesi.
- Lentezze nella riforma dei meccanismi fiscali e nella digitalizzazione dei registri azionari.
- L’opacità del sistema finanziario, dove milioni di operazioni giornaliere rendevano difficile individuare le frodi.
- Zone grigie nei regolamenti fiscali, sfruttate abilmente da esperti legali e finanziari.
Le indagini sono iniziate intorno al 2012 in Germania, ma la truffa era attiva già dagli anni ’90. Diversi processi si sono già conclusi con condanne penali e risarcimenti multimilionari. Alcuni paesi europei hanno modificato le leggi sui rimborsi fiscali per evitare nuove truffe simili. Tuttavia, non è detto che tutto il denaro venga recuperato, e molte indagini sono ancora in corso.
La truffa Cum-Ex è un esempio clamoroso di come il mondo della finanza possa sfruttare lacune legali e meccanismi fiscali complessi per arricchirsi illecitamente a spese dei contribuenti. È anche un monito per gli Stati: l’intelligenza finanziaria può essere usata tanto per creare valore quanto per depredarlo. E quando a farlo sono i professionisti del settore, servono controlli estremamente sofisticati per non rimanere indietro.
Fonti: The Guardian – Ruterts – Correctiv.org – BBC News.