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Micheal Crichton, Jurassic Park e la scienza: una riflessione sulla nostra epoca. Terza e ultima parte.

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Jurassic Park

Jurassic Park

di Fabrizio Manco

Considerazioni sulla scienza

Quando uscì il libro di Crichton,  Jurassic Park,  il 10 Novembre 1990, fu subito un grande successo che è cresciuto negli anni. Alcune ricerche mi hanno portato a scoprire che all’epoca quando uscì il libro non si parlava di altro: il motivo sta nella rappresentazione dei dinosauri fatta da Crichton, la quale  era molto diversa dalla concezione che aveva l’Immaginario collettivo fino a quel momento: i dinosauri venivano ancora rappresentati come animali lenti, goffi, stupidi e a sangue freddo.

La rappresentazione di Crichton invece è completamente diversa: i dinosauri sono rappresentati per ciò che molto probabilmente erano: dotati di una notevole intelligenza,  capacità di organizzazione, endotermia ( la capacità del corpo di produrre calore) e capacità di caccia paragonabile a quella dei mammiferi carnivori.  Queste caratteristiche sono valide in particolare per i teropodi come il Deinonychus anthirropus. 

Il film omonimo di Stephen Spielberg del 1993, riprende alcune parti del romanzo e li rappresenta anche abbastanza fedeli, ma ovviamente in confronto al romanzo è incompleto.  I personaggi non sono rappresentati in modo completo, ma alcuni di loro sono raffigurati in modo parziale,  tralasciando gran parte dei loro discorsi che nel racconto ovviamente sono molto più articolati. 

Crichton nel racconto denuncia l’uso smodato delle Biotecnologie odierne,  le quali possono mettere in pericolo l’esistenza stessa dell’umanità intera. Dopo la scoperta della Bomba atomica, ottenuta grazie agli esperimenti di molti brillanti scienziati come l’italiano Enrico Fermi , i quali riuscirono a creare la Fissione nucleare  , dove gli atomi dell’ Uranio – 235 vengono distrutti in frammenti più  piccoli causando un grande esplosione di energia , la scienza e con essa la Tecnica e le tecnologie,  si sono sempre più specializzate per creare modifiche alla vita e alla struttura vivente della terra. 

Le Biotecnologie , dopo la scoperta della molecola a forma di elica  dell’ Acido Desossiribonucleico,  meglio conosciuto con la parola/ acronimo  DNA , avvenuta nel 1953  , per opera di Francis Crick e di James Watson,  ottenuta grazie ai Raggi X , ebbero la strada spianata per sfruttare gli organismi viventi. Sembra paradossale ma la pratica in sé della Biotecnologia è in realtà antichissima e risale alle prime popolazioni preistoriche del Neolitico , quando inventarono le prime forme di agricoltura.  Ma ciò che fanno le Biotecnologie moderne,  è ovviamente qualcosa di più invasivo e pericoloso.

In particolare sono le Biotecnologie legate alla sperimentazione genetica ad essere un pericolo sia per gli esseri viventi che per la specie umana: esse,  come  le tecnologie farmaceutiche, informatiche,  alimentari,  genetiche,  attraverso la creazione di vaccini e di farmaci,  possono modificare le strutture  viventi degli organismi . Secondo la definizione della Convenzione sulla diversità biologica,  per biotecnologia si intende :

Una qualsiasi applicazione tecnologica che utilizza sistemi biologici,  organismi viventi e loro derivati, per realizzare o modificare prodotti e processi per uso specifico “.

Oggi grazie all’uso dell’ ingegneria genetica ( la quale comprende lo studio del DNA, delle cellule, l’estrazione del nucleo cellulare, la trascrittomica, lo studio del Genoma, il Progetto Genoma Umano, il progetto CRISPR ,  la sperimentazione sugli embrioni e sui feti abortiti ) , è possibile modificare ogni struttura geometrica della vita. Per struttura geometrica della vita io intendo la forma e la struttura del vivente,  come le cellule, i cromosomi, il DNA, le proteine, cioè le componenti fondamentali per la struttura di ogni essere vivente.

Con l’ideologia accecante del progresso illimitato della scienza e della medicina,  non si vuole comprendere che ogni scoperta è allo stesso tempo un pericolo: poiché oggi tutto ciò che la scienza e la tecnica scoprono viene messo  in pericolo dalla possibilità di modificare ogni sua parte e di sfruttare tale scoperta in più campi .

Se la tecnica può realizzare ogni cosa, ogni cosa non ha più etica e valore, perché tutto può essere messo sotto sperimentazione,  compreso il corpo umano. Siamo quindi lontani da un uso etico delle scoperte scientifiche, perché la scienza e la tecnica sono delle industrie con il solo e unico scopo di fatturare soldi per le loro aziende.  Ed è anche il pensiero di Micheal Crichton,  il quale fu sempre pessimista sulle scoperte scientifiche.  Il suo pensiero in parte, da quello che ho scoperto,  è stato plasmato dalle opere dello scrittore americano Jeremy  Rifkin,  il quale con libri  come Why should play god ? del 1977 e The Biotech century del 1998, esprime critiche molto severe allo sviluppo tecnico, scientifico e biotecnologico,  il quale si è sempre di più allontanato dai valori e dall’ etica. 

Cosa sarà possibile realizzare in futuro,  visto che lo sviluppo tecnologico e biotecnologico sembra inarrestabile?

Quali sperimentazioni saranno effettuate sulle creature viventi in nome della scienza e del profitto?

Solo un pensiero scientifico critico e alleato della natura e della vita può salvarci da azioni scellerate e senza scrupoli. Ma per far ciò si deve modificare la nostra interiorità e il nostro rapporto con il mondo.

FABRIZIO MANCO, MARSALA, MARZO 2022.

Bibliografia :

Micheal Crichton: Jurassic Park, Il mondo perduto, Edizioni Garzanti.

Stephen Spielberg: Jurassic Park, 1993, Universal Picture, Amblin Entertainment. 

Stephen Spielberg: Il mondo perduto ( Jurassic Park) : 1997, Universal picture, Amblin Entertainment. 

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