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Nel nome della Pace e delle Lettere: da Andria a Roma, i bambini custodi di un’educazione gentile

di Antonio Pistillo

Nella solennità della Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, cuore pulsante della memoria parlamentare italiana, si è alzato un canto lieve ma tenace: quello dei bambini, portatori di una richiesta che attraversa i secoli e disarma ogni retorica. La Pace.

È difficile restare indifferenti di fronte a quanto accaduto nel cuore istituzionale della Repubblica. Non un semplice evento, ma una dichiarazione di intenti culturale ed educativa. L’Istituto Comprensivo “Jannuzzi – Mons. Di Donna” di Andria, in sinergia con il 1° Circolo Didattico “Don Pappagallo” di Terlizzi, ha presentato al Parlamento il cortometraggio “Vivere il Mondo delle Lettere”, per la regia di Michele Pinto, ispirato ai “Racconti delle Lettere” del maestro barese Vito De Lillo, ideatore della rivoluzionaria metodologia del Globalismo Affettivo.

Questa non è una storia come le altre. È una trama intrecciata di emozioni, visioni, alfabeti e radici mediterranee. I bambini – figli del Sud, cresciuti all’ombra degli ulivi e dei venti di tramontana – diventano narratori, scenografi, suonatori di pioggia e vento, custodi di un’oralità antica che si fonde con i linguaggi della contemporaneità. Un atto d’amore verso il mondo e verso le parole, quelle che un tempo univano i popoli delle sponde del Mare Nostrum.

La parola PACE non è solo un tema. È una costruzione concreta, un itinerario affettivo, un cammino condiviso. Lettera dopo lettera, i bambini l’hanno plasmata con la cura che si riserva alle cose sacre. E sacra è, nel Mediterraneo dei popoli, la parola che educa, che custodisce, che tramanda.

La Prof.ssa Lilla Bruno, dirigente scolastica dall’approccio umanistico e inclusivo, ha saputo guidare con intelligenza e sensibilità un progetto che ha coinvolto l’intera comunità scolastica, supportata da famiglie, istituzioni locali e Regione Puglia. La sua visione pedagogica non è solo organizzazione scolastica, ma investimento etico e culturale su ciò che il Sud può offrire: una scuola viva, radicata, generativa.

Alla proiezione, introdotta dall’Onorevole Ubaldo Pagano, hanno partecipato il Sindaco di Terlizzi Michelangelo De Chirico, l’Assessore Pasquale Vilella per il Comune di Andria, la Dirigente Lucia Tatulli, l’autore Vito De Lillo e il regista Michele Pinto. A moderare, il giornalista Aldo Losito, voce familiare della narrazione sociale pugliese.

Il cortometraggio – prodotto da Arcadia Kinema e sostenuto dal Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione e Lavoro della Regione Puglia – non è un’opera isolata. Segue il solco tracciato dal biopic “La Casa delle Letterine” (2021), che già allora aveva reso visibile il potenziale del Globalismo Affettivo: un approccio pedagogico nato nella scuola dell’infanzia e capace di rivoluzionare il modo in cui si apprende, si ascolta, si vive la parola.

Nel contesto della cultura mediterranea – dialogica per vocazione, ospitale per natura, fondata sul rispetto delle diversità – questo progetto assume una luce ancora più intensa. I bambini non sono solo destinatari di un’educazione, ma artefici di un messaggio che viene da lontano. Ricordano ai “grandi” che la pace si costruisce, si scrive, si pronuncia a partire dai piccoli gesti, dai primi suoni, dalle prime lettere.

“Vivere il Mondo delle Lettere” è un viaggio dentro l’anima alfabetica dell’umanità. È un appello poetico che nasce nel Sud e che giunge, non a caso, fino al cuore della rappresentanza democratica nazionale. È anche un invito a ripensare il ruolo della scuola come presidio di civiltà, dove l’educazione alla pace non è materia extracurriculare, ma atto fondativo di cittadinanza.

Dal refettorio della Camera dei Deputati, lo sguardo dei bambini ci raggiunge, limpido, diretto, disarmante. Ci chiede di tornare umani. Di tornare, in fondo, bambini.


i bambini costruiscono la pace