“Nel Paese sognato” il docufilm in fase di postproduzione, presentazione al Volontariato in Festa San Giuliano Milanese 23 maggio 2025 alle ore 20,30

di Paolo Rausa
In questi anni di caotici processi di immigrazione da ogni parte del mondo la nostra esperienza è stata, se non l’unica, fra le pochissime risposte al bisogno di imparare la lingua italiana e di socializzare degli stranieri che si sono via via trasferiti nel nostro Paese, attratti dalle possibilità di lavoro e di ricostruire una nuova vita. Prima, negli anni ’60 e seguenti, è stata la volta degli emigranti interni. Dalle regioni del Sud si sono spostate masse enormi di cittadini in tutta Europa e fuori, e anche nei nostri paesini che crescevano intorno ai centri industriali del Nord, del triangolo industriale di Milano, Torino, Genova, ecc. La Grande Marcia o la Grande Fuga non ha nulla di epico perché da sempre l’umanità, fin dai suoi arbori, ha cercato terre migliori in cui vivere e si è via via adattata a nuovi climi e a nuove circostanze. Un fenomeno che ha assunto tra la fine del vecchio e gli inizi del nuovo millennio un aspetto sorprendente e complicato da gestire.
Se caliamo il discorso nel Sud Milano e a San Giuliano Milanese possiamo capire la difficoltà di provvedere ai bisogni primari dei nuovi cittadini prima del Sud d’Italia e poi da tutto il mondo, dall’Est Europeo al Centro e Nord Africa, soprattutto dal Maghreb e specialmente dall’Egitto, e poi dall’America Latina, da quasi tutti i paesi in particolare dal Perù. Noi, nel nostro piccolo, come costola della Rete Scuole Senza Permesso di Milano – quest’anno ricorrono i 20 anni dalla sua fondazione – abbiamo cercato di offrire un minimo di sostegno per poter affrontare le difficoltà derivate dall’essere giunti in un paese straniero, in cui si parla una lingua diversa, che ha usi e costumi diversi, a volte vi si pratica anche un’altra religione. Da qui l’esigenza di affrontare i diversi aspetti con modalità nuove e che ci trovavano per lo più impreparati. Ecco perché ci siamo definiti un laboratorio didattico e sociale. Man mano i nostri corsi, gestiti da docenti volontari, sono cresciuti di numero fino a raggiungere la quota quest’anno, 14° dalla istituzione, di ben 392 fra lavoratori, mamme con bambini e minori. Notevoli le diversità fra loro sotto tutti gli aspetti. Abbiamo scommesso nel far diventare quei problemi delle opportunità e delle ricchezze, non sempre riuscendovi.
Con Marcello Bivona, regista cinematografico di una certa esperienza umana e professionale, e con Davide Polimeni, cineoperatore e montaggista, abbiamo pensato che tutto questo magma umano culturale e sociale, che covava sotto le ceneri, dovesse essere portato in superficie. Far conoscere chi fossero i nostri studenti e allieve, i loro trascorsi, gli stati d’animo, le loro avventurose peregrinazioni che farebbero impallidire Ulisse, i bisogni, l’acquisizione del permesso, la ricerca di un lavoro, l’aspetto sanitario e soprattutto quello didattico: la lingua come strumento per comprendere e comunicare. I corsi si moltiplicano, la mattina e la sera, per le mamme e per i lavoratori, i primi esami A2 per avere il permesso lungo, l’azzardo dei corsi B1 e i relativi esami per ottenere la cittadinanza. Come si può ben capire con la proposta del docufilm Marcello aveva toccato il nervo scoperto che occorreva rendere visibile non come problema singolo ma come condizione da poter cambiare in meglio. Ecco che quel paese sognato via via comincia ad assumere dei connotati reali, la nebbia si dirada ed appaiono i muri, le trincee, i cunicoli, la necessità di costruire ponti per collegare le due sponde di qua e di là dal Redefossi, di qua e di là dal Nord al Sud del mondo.
Molte interviste sono state realizzate e ora si stanno completando i lavori di montaggio. I corsi sono giunti quasi alla fine anche quest’anno nei luoghi che la fortuna e la disponibilità dell’Amministrazione Comunale ci ha messo generosamente a disposizione senza costi. E questo è stato un grande aiuto. Non finiamo di ringraziarla anche per il contributo fornito per la realizzazione del docu-film. Presenteremo il progetto il 23 maggio ore 20,30 in Sala Previato della Biblioteca Comunale in piazza della Vittoria, consapevoli che molto resta da fare sulla strada dell’inclusione ma pure che il sentiero è tracciato. Non resta che percorrerlo allargando la traccia. Info: paolo.rausa@gmail.com, tel. 334 3774168.
Paolo Rausa, Presidente Associazione Culturale Orizzonte A.P.S.