“Nella Puglia del ’68 ad oggi… poeti in dialogo si raccontano”. A cura di Lino Angiuli e Carlo Alberto Augieri
Che senso ha riunire una decina di poeti pugliesi accomunati, più o meno, dal punto di vista generazionale, per invitarli a dichiarare coram populo le ragioni della propria lunga relazione con la scrittura poetica, a circa mezzo secolo dai propri esordi? Il senso primario (da aggiungere al piacere dell’incontro allargato che il clima attuale tende a scoraggiare) consiste nell’intento di far luogo a una corale e condivisa assunzione di responsabilità, previa ricerca di eventuali comunanze dovute all’aver quasi tutti esordito in un medesimo periodo e dentro la medesima temperie culturale.
Un’assunzione di responsabilità che non può non coincidere con un onesto bilancio individuale e collettivo, frutto di esperienze e percorsi sufficientemente diversi, eppure accomunati da un “servizio di lungo corso” offerto alla pratica poetica all’insegna di una persistente coerenza motivazionale e di un’altrettanta persistente prova di fedeltà e fiducia nelle risorse della poesia.
E mezzo secolo può ritenersi misura temporale sufficiente per guardarsi indietro e dentro, e per cogliere il nucleo di esperienze così durature da essere degne di essere partecipate urbi et orbi per mezzo di un apposito volume.