Oggi vi porto a visitare il Museo del Louvre il più grande e ricco museo al mondo

Museo del Louvre Parigi
di Bettina Sarrilli
Nel 2018 ha superato i 10 milioni di visitatori, battendo ogni record per quanto riguarda le istituzioni culturali. Un vero e proprio tempio dell’arte, che ti accoglie nella Cour Napoléon con la sua iconica Piramide tra le migliaia di capolavori acquisiti nel tempo dal Louvre.
Imperdibile, maestoso, grandioso, magico: sono solo alcuni degli aggettivi che possiamo utilizzare per descrivere il Louvre; le reazioni che suscita rischiano di esaurire tutti i superlativi. La sua collezione vanta più di 35.000 opere esposte al pubblico, ma sono 620.694 le opere totali affidate alla custodia del museo del Louvre. Uno spazio totale di 360.000 mq e 86.000 mq di spazi aperti al pubblico, di cui 70.000 mq di gallerie.
Ma il Louvre non è sempre stato questo spazio unico, tanto meno uno spazio museale. Bisogna andare indietro nella storia per capire le sue origini.
Da Fortezza a residenza dei re di Francia
Dalla fine del XII secolo, gli edifici del Louvre dominavano sul centro di Parigi. Sulla rive droite della Senna, nel I arrondissement, sotto il regno di Philippe Auguste, la struttura era una fortezza medievale, di cui sono ancora visibili alcune sezioni al piano interrato (Ala Sully).
In seguito, nella seconda metà del XIV secolo, Carlo V cambiò la destinazione del luogo per trasformarlo nella residenza dei re di Francia… per quasi 700 anni.
Il Museo del Louvre
Diventato primo museo nazionale nel 1793, il palazzo del Louvre è da allora dedicato alla conservazione e alla presentazione di migliaia di opere d’arte, testimonianze delle civiltà passate. Il mondo intero si accalca alle sue porte alla ricerca di una memoria collettiva. Luogo di culto, riuscirà a farti viaggiare nel tempo e nello spazio e, come uno specchio, rifletterà l’immagine dell’umanità che va ben oltre i secoli e del tempo che passa.
La collezione si è arricchita negli anni – nel 1793 contava soltanto 2.500 opere – grazie ai vari governi francesi che si sono impegnati in questo senso. Durante il corso degli anni, sono state aperte anche nuove gallerie, tra cui le gallerie di arte islamica (piano interrato, Ala Denon).
Mondo antico, Occidente e Islam
Il museo del Louvre consta oggi di numerosi dipartimenti da visitare: arte egizia, occidentale, islamica, greca, etrusca, romana, ma anche aree espositive di pittura e scultura, che spaziano dal Medioevo al XIX secolo.
In questo labirinto di sale e capolavori è facile perdersi e perdere anche la concezione del tempo, per aiutarti, ecco com’è strutturato il museo e quali sono le principali e più famose opere da non perdere.https://www.instagram.com/p/BsiJ7_2Ap7W/embed/captioned/?cr=1&v=12&rd=https%3A%2F%2Fwww.france.fr&rp=%2Fit%2Fparigi%2Farticolo%2Fal-museo-del-louvre#%7B%22ci%22%3A0%2C%22os%22%3A927%2C%22ls%22%3A110.8999999910593%2C%22le%22%3A595.3999999910593%7D
Alla scoperta del Louvre e delle sue opere
Non basterebbe un mese per visitare tutte le gallerie del Louvre, tanto meno per poter apprezzare ogni singola opera d’arte. Ti consigliamo una visita di mezza giornata, con la possibilità di mangiare in uno dei ristoranti del museo oppure di recarti nel pomeriggio e approfittare dell’orario prolungato di apertura il mercoledì e il venerdì.
Il Louvre è diviso in quattro piani: l’Ala Sully, che si sviluppa sui quattro lati della Corte Quadrata; l’Ala Denon, che si affaccia sulla Senna; l’Ala Richelieu, invece, si affaccia su Rue de Rivoli.
Tesori dell’Antichità
In questa sezione del Louvre troviamo i tesori dell’antichità, partendo della Mesopotamia fino all’epoca dei Bizantini.
- Mesopotamia: piano terra, Ala Richelieu
- Antico Egitto: piano terra e 1° piano, Ala Sully
- Qui si trova il Codice di Hammurabi (sala 3, piano terra) e la statua del faraone Ramsete II, nella sala dei templi (sala 12, piano terra).
- Grecia antica: piano terra, Ala Denon
- La Venere di Milo (sala 16, piano terra, Ala Sully) è soltanto una delle magnifiche sculture provenienti dal patrimonio degli antichi Greci. Sali e scendi la scala Daru almeno un paio di volte per goderti a pieno la bellezza della Nike di Samotracia (1° piano , Ala Denon).
- Epoca bizantina: piano intermedio, Ala Denon
Capolavori italiani e francesi
Il Louvre conserva alcuni tra i più bei capolavori del Rinascimento italiano tra cui, oltre la Gioconda di Leonardo da Vinci, anche opere di Raffaello, Tiziano, Paolo Uccello e Botticelli.
- Gioconda: sala 6, 1° piano, Ala Denon
- Affreschi di Botticelli: sala 1, 1° piano, Ala Denon
- Le Nozze di Cana del Veronese: sala 6, 1° piano, Ala Denon
- Schiavo morente di Michelangelo: sala 4, 1° piano, Ala Denon
- Amore e Psiche di Canova: sala 4, 1° piano, Ala Denon
Sempre al 1° piano dell’Ala Denon, sono esposti i capolavori della pittura francese, dislocati tra le sale 75, 76 e 77.
- L’incoronazione di Napoleone I di Jacques-Louis David: sala 75, 1° piano, Ala Denon
- La zattera della Medusa di Géricault: sala 77, 1° piano, Ala Denon
Pittura del Nord Europa
Sopra gli Appartamenti di Napoleone III, nell’Ala Richelieu, è custodita la collezione di pittura fiamminga e olandese.
- Peter Paul Rubens
- Pieter Bruegel il Vecchio
- Rembrandt (sala 31)
Il Louvre si compone inoltre di un dipartimento di arti grafiche, le cui opere sono esposte solo occasionalmente in ragione della fragilità della loro conservazione.https://www.instagram.com/p/B3UoIZTCkAR/embed/captioned/?cr=1&v=12&rd=https%3A%2F%2Fwww.france.fr&rp=%2Fit%2Fparigi%2Farticolo%2Fal-museo-del-louvre#%7B%22ci%22%3A1%2C%22os%22%3A966.3999999910593%2C%22ls%22%3A110.8999999910593%2C%22le%22%3A595.3999999910593%7D
Le 10 opere da non perdere al Louvre
Il famoso museo di Parigi ha così tanto da offrire che non è stato facile scegliere le 10 opere da non perdere al Louvre. Sarà un elenco di opere talmente famose da non poterle evitare e di quelle che io ho amato di più.
La Piramide
Partiamo dall’esterno del museo per ammirare l’unica opera visibile a tutti, senza pagare il biglietto. Si tratta della grande Piramide al suo ingresso, progettata dall’architetto cino-americano Ming Pei e realizzata in acciaio e vetro. Fu ideata per progettare il bicentenario della Rivoluzione Francese e costruita proprio nel centro della Cour Napoleon.

La Venere di Milo
Stiamo parlando di una delle sculture più famose al mondo. La Venere di Milo fu scoperta nel 1820 a Milo, una delle tante isole dell’arcipelago delle Cicladi. La perdita delle braccia e l’assenza di elementi distintivi non permettono in realtà di essere certi dell’identità della dea rappresentata. Potrebbe essere Afrodite, perché è particolarmente venerata a Milo, o come la chiamavano i romani, Venere.

La statua, in marmo, è stata realizzata in due blocchi: le gambe avvolte in una veste fino ai fianchi e il busto nudo con la testa. Questa tecnica è tipica degli scultori che lavoravano a Rodi e nell’arcipelago delle Cicladi alla fine dell’era Ellenistica, quando i romani conquistarono la Grecia. Tuttavia, lo scultore restò anonimo.
La Zattera della Medusa
Si tratta di un’opera di Théodore Géricault, che racconta di un grave fatto di cronaca del passato. Si parla, infatti, del naufragio della nave ammiraglia Medusa, che era diretta nella colonia del Senegal. Durante questo incidente, i funzionario si salvarono a bordo delle scialuppe, mentre molti uomini e donne furono imbarcati su una zattera che, inspiegabilmente sganciata, venne ritrovata 13 giorni dopo, con solo 15 superstiti.
La Zattera di Medusa mette in risalto l’espressone delle persone e i loro gesti, per rendere autentica e realistica la drammaticità e la sofferenza che provarono sicuramente in quegli attimi. In alto, spicca un uomo di colore, che sventola un drappo rosso, per provare a farsi vedere da una nave lontana.
Amore e Psiche
La mia scultura preferita in assoluto: Amore e Psiche. Si tratta di un’opera di Antonio Canova, famoso artista italiano, massimo esponente del Neoclassicismo in scultura. 10 opere da non perdere al Louvre
Tutti conoscono il mito di Apuleio dedicato alla storia d’amore tra Amore e Psiche. Afrodite, invidiosa dell’incredibile bellezza di Psiche, ordinò a suo figlio Amore (Cupido) di colpirla con una delle sue frecce, per farla innamorare dell’uomo più brutto della terra. Quando Amore la vide, però, rimase così folgorato dalla sua bellezza che si colpì accidentalmente con una delle sue frecce, che lo fede così innamora perdutamente di Psiche.
Di nascosto dalla madre, Amore portò nel suo palazzo la bella fanciulla, andandola a trovare al calar del sole, senza mai mostrarle il volto. Psiche, però, spinta dalla curiosità, si avvicinò con una lampada al volto di Amore mentre dormiva, ma una goccia d’olio gli cadde sul viso. Risvegliatosi, Amore scappò via e abbandonò la fanciulla.
Il lieto fine tra i due amanti è avvenuto dopo numerose prove, imposte a Psiche da Afrodite, una volta scoperto l’accaduto. Infine, Amore la portò con sé sull’Olimpo e, con l’appoggio e l’aiuto di Giove, che le fece bere dell’ambrosia, Psiche diventò una dea. I due dei si sposarono ed ebbene una bambina, che prese il nome di Voluttà.
Canova, nella sua bellissima scultura, riesce a racchiudere e cristallizzare l’attimo prima del bacio tra i due amanti.

La Nike di Samotracia
Isolata alla fine di una suggestiva scalinata, ecco che appare un altro capolavoro della scultura greca. Si tratta della Nike di Samotracia, monumento che risale al periodo ellenistico. All’epoca, gli scultori greci iniziano a distanziarsi dalla tradizione classica e cambiano il loro modo de concepire le sculture, prendendo in considerazione lo spazio tridimensionale nel quale si integrano.
Così, la Nike di Samotracia non è da guardare dal davanti, ma da sinistra, da un angolatura di tre quarti, dal quale possiamo apprezzare maggiormente la sua composizione, costituita da una base a forma di nave sul quale si posa la dea. È per questa vista a tre quarti che possiamo catturare il suo movimento, lo spiegamento delle ali e la disposizione della tunica.

L’incoronazione di Napoleone
L’incredibile opera di Jacques-Louis David venne realizzata tra il 1805 e il 1807 e rappresenta appunto l’incoronazione di Napoleone Bonaparte e della moglie Giuseppina di Beauharnais, che si tenne eccezionalmente all’interno di Notre Dame di Paris invece che all’interno della Cattedrale di Reims.
Jacques-Louis David ha così rappresentato con estrema devozione gli 80 invitati, che fanno parte dell’aristocrazia dell’epoca e furono tutte realmente vissute. L’attenzione di quelle persone è rivolta esclusivamente alla corona che tiene tra le mani Napoleone, pronto a posarla sul capo della moglie.
La Gioconda
Chi non conosce la Gioconda? La famosissima opera d’arte di Leonardo da Vinci, conosciuti anche come Monna Lisa, è la vera star del museo. Per questo non può non rientrare nelle 10 opere da non perdere al Louvre, ma devo fare una piccola confessione: a me non è piaciuta così tanto!
La Gioconda è esposta in una sola dell’ala Richelieu ed è l’unica opera a cui si accede, al momento, con la fila, così che tutti possano avere un momento davanti alla famosa opera di Leonardo. L’idea della fila mi è piaciuta tanto invece, perché ero stata al Louvre anni fa e c’era così tanta calca davanti alla Gioconda che quasi non sono riuscita a vederla. 10 opere da non perdere al Louvre

Purtroppo, io non sono rimasta affascinata dallo sguardo di questa donna, che effettivamente sembra guardarti dritto negli occhi, con il suo leggero sorriso conosciuto in tutto il mondo, ma probabilmente è un problema mio.. 10 opere da non perdere al Louvre
Le Nozze di Cana
In realtà, penso che non sono rimasta affascinata dalla Gioconda per colpa dell’enorme quadro che si trova proprio di fronte a lei e che copre l’intera parete. Si tratta delle Nozze di Cana di Veronese, un grande artista italiano vissuto nel 1500, che realizzò questo maestoso quadro per il refettorio del Convento di San Giorgio Maggiore a Venezia.
Quello che più mi affascina di questo dipinto, oltre alle dimensioni, sono i dettagli che saltano all’occhio: il cibo sul tavolo, gli animali, cani e gatti, a rendere ancora più realistico il disegno. Tutto è perfetto, con una prospettiva che per me rimane il più grande mistero dietro il talento di artisti di questo calibro.

La Grande Sfinge di Tanis
All’interno del museo del Louvre si trova anche una grande sezione dedicata all’Egitto! Da grande appassionata di mitologia e di civiltà antiche, non ho potuto non farci un salto. Mi è sembrato quasi strano vedere una vera sfinge rinchiusa tra le mura di questo immenso edificio.
Si tratta del più grande esempio esistente di una sfinge scolpita in un singolo blocco di pietra. Rappresenta l’incarnazione terrena del Dio del Sole, con la testa del faraone e il corpo di un maestoso leone, che protegge la vita eterna dopo la morte e raffigura il guardiano immortale dei luoghi sacri.

La Libertà che guida il popolo
Si tratta di un quadro datato 1830, realizzato dall’artista francese Eugène Delacroix. La Libertà che guida il popolo racconta la lotta che i parigi dovettero affrontare contro Carlo X di Francia.
Il pittore ha voluto donare la massima importanza alla figura della Libertà, attraverso un nudo classico rivisitato in chiave moderna, che ricorda la Venere di Milo. Marianne, dea della Libertà ma anche legata alla terra, guida persone di ogni rango sociale, impugnando la bandiera della repubblica francese e un fucile. Indossa, inoltre, il berretto frigo, simbolo e richiamo della libertà.
