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Poesia, musica e storia: “Lili Marleen” il malinconico inno della seconda guerra mondiale

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Lili Marleen

Lili Marleen

Di Pompeo Maritati

Eccoci al nostro terzo appuntamento con “Poesia, Musica e Storia”

Com’è strana e paradossale la storia, quella che doveva essere un poesia d’amore per la propria bella, diventò l’inno riconosciuto e canticchiato da tutte le truppe del mondo che parteciparono al tragico secondo conflitto mondiale. La poesia fu scritta da un militare Hans Leip.

 Hans Leip non avrebbe mai immaginato che la sua poesia sarebbe diventato il testo di quella che divenne la canzone più famosa e conosciuta della seconda guerra mondiale: “Lili Marleen”.

Quando scrisse i suoi versi più famosi, però, era il 1915, era da poco scoppiata un’altra guerra mondiale, la prima. Hans era un giovane poeta, arruolato nell’esercito austriaco, in procinto di partire per i Carpazi, sul fronte russo. Pensava alla ragazza che avrebbe salutato prima di partire, Lili, la figlia di un ortolano, una giovane infermiera che era stata la fiamma di un suo commilitone. Ripensava alle loro ombre che si fondevano sotto la luce del lampione. Avrebbe ritardato a rispondere al richiamo del posto di guardia per rubarle un bacio d’addio. Avrebbe voluto partire con lei, con Lili Marleen.

La Canzone di una giovane sentinella venne pubblicata in Die Harporgel, L’arpa, una raccolta di poesia dai toni non militareschi.

Nel 1937 fu Lale Andersen a dare una seconda vita alla poesia di Hans Leip. Lale era una cantante nativa di Monaco che si era trasferita a Berlino dove, all’inizio degli anni trenta, aveva iniziato la sua carriera nei cabaret locali. Sì innamorò della triste storia del giovane soldato e della sua bella che sperava lo aspettasse ancora sotto alla lanterna.

Propose ad un suo conoscente Norbert Schultze, compositore di marce militari e propagandistiche, di musicarla, che per l’occasione, rispolverò una sua composizione scritta un paio di anni prima. Era la pubblicità radiofonica di un dentifricio. Anche il nome della canzone venne cambiato. Non più Canzone di una giovane sentinella, ma il più breve ed orecchiabile Lili Marleen.

Al pubblico dei cabaret dove si esibiva la Andersen piace, tanto che nel 1939, quasi in corrispondenza con lo scoppio della seconda guerra mondiale, viene incisa su 78 giri. Qui di seguito viene riportata la prima esecuzione originale:

Nonostante gli squilli delle trombe e i ritmi militareschi, però, inizialmente al regime nazista la canzone non piaceva. Joseph Goebbels la trovava inopportuna, perché il giovane soldato era nostalgico e sembrava più interessato a pensare ad una ragazza piuttosto che al suo dovere di soldato. Temeva che la canzone instaurasse disfattismo e arrivò persino a proibire la sua trasmissione in radio.

Il popolo tedesco, però, ama cantare, non importa quali siano le circostanze. E i soldati, continuavano a cantarla. Presto, Lili Marleen divenne la ragazza più sospirata da tutte le truppe naziste. Il 18 agosto 1941, in Jugoslavia, la stazione Soldatenseder Belgrad, che raggiungeva le truppe tedesche sparse in tutta Europa e in nord Africa, eluse il divieto e la trasmise via radio. A Erwing Rommel, il maresciallo delle Afrika Korps e uno dei maggiori esponenti nazisti, piacque e propose di inserirla nel programma musicale fisso. Divenne la sigla di chiusura delle trasmissioni. Da quel 18 agosto, tutti i giorni alle 21:55, cinque milioni di soldati spendevano qualche sospiro e qualche lacrima ascoltando la voce di Lale Anderden e riconoscendosi nel giovane poeta.

Non passò molto tempo prima che la canzone fu captata dalle Forze Alleate e presto, Lili Marleen diventò la canzone preferita dei soldati di entrambi gli schieramenti. Divenne un inno non ufficiale di fratellanza tra i soldati. Perché non importa per quale bandiera combatteva ognuno di loro sognava di tornare dalla sua Lili Marleen, bella più che mai, che sorrideva senza rivelare la sua età. Sperano che sia ancora lì, sotto quella lanterna che conosceva i suoi passi e la sua bella andatura.

Questa canzone fu cantata successivamente da Marlene Dietrich la cui interpretazione è da ritenersi magistrale che vi propongo qui di seguito:

Una interpretazione più dolce dove viene eliminata la ritmica della tipica marcetta militare.

Marlene nacque a Schoneberg oggi quartiere di Berlino , il 27 dicembre 1901. Il 2 aprile 1930 Marlene Dietrich arrivò  a Hollywood dove si rifugeranno dopo il 1933 anche alcuni tra i migliori attori, registi e tecnici del cinema tedesco dell’epoca in fuga dal nazismo come Fritz Lang. Prima della sua fuga negli USA era già diventata una star della filmografia tedesca e ben conosciuta anche dai produttori americani.  Dopo sette anni di permanenza negli USA ottenne la cittadinanza. Con gli americani collaborò durante la seconda guerra mondiale, intraprendendo varie tournée di intrattenimento per le truppe, in cui cantava in inglese la canzone tedesca Lili Marleen, che divenne poi il suo inno.

Infine come non proporvi il testo integrale della poesia di Hans Leip tradotta in italiano:

Lili Marleen

Davanti alla caserma

davanti al portone

si trovava un lampione

che è rimasto lì tutt’oggi

se ci volessimo rivedere

potremmo ritrovarci vicino al lampione

come una volta Lili Marleen

come una volta Lili Marleen

Le nostre ombre si fondevano

sembravano essere una sola

avevamo così tanto amore dentro di noi

che si vedeva subito anche da fuori

e tutti lo potevano vedere

quando stavamo vicino al lampione

come una volta Lili Marleen

come una volta Lili Marleen

Lei conosceva bene i tuoi passi

e la tua andatura delicata

tutte le sere si ardeva d’amore

ma nonostante ciò si stava dimenticando di me

procurandomi un gran dolore

chi ci sarà ora vicino al lampione

con te, Lili Marleen,

con te, Lili Marleen?

Da luoghi silenziosi

dal profondo della terra

si alza come in un sogno

la tua bocca innamorata

Quando le tarde nebbie svaniranno –

chi sarà di nuovo vicino al lampione

con te, Lili Marleen,

con te, Lili Marleen?

Quando le tarde nebbie svaniranno,

chi sarà di nuovo vicino al lampione

con te, Lili Marleen,

con te, Lili Marleen?

Hans Leipt l’autore della poesia
Marlene Dietrich
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