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Riapre al pubblico il Salone di Donatello al Museo Nazionale del Bargello

Salone di Donatello al Museo Nazionale del Bargello

di Riccardo Rescio


Il Rinascimento ritrova la sua luce dopo il restauro del Salone di Donatello al Bargello.
Un grande entusiasmo ha accompagnato oggi il taglio del nastro al Museo Nazionale del Bargello, dove il Salone di Donatello è stato finalmente restituito al pubblico dopo un anno di lavori.
Presenti alla conferenza stampa il Direttore generale Musei Massimo Osanna, la responsabile del museo Ilaria Ciseri e i tecnici che hanno curato l’ambizioso restauro.
Il Salone con i suoi 445 metri quadrati e 18 metri d’altezza è il cuore del Museo del Bargello che è il primo museo nazionale italiano, istituito nel 1865.

Un restauro importante che ha visto un intervento di oltre 2.000 m² di superfici interessate, tornate a splendere con una veste completamente rinnovata.
Tra gli interventi la nuova illuminazione che esalta i volumi architettonici, le pareti riportate alla cromia originale, studiata attraverso analisi stratigrafiche, i dispositivi antisismici integrati nelle basi delle sculture, le didascalie con QR code per approfondimenti testuali e audio, inclusi i percorsi per ipovedenti.
Tra le opere più celebri, i due David di Donatello in bronzo e marmo, sono ora collocati in posizione dialogante, mentre l’Attis e il San Giorgio trovano una nuova disposizione per migliorarne la lettura.
“Questo non è solo un restauro, ma una restituzione alla città di uno spazio simbolo del Rinascimento”, ha dichiarato Massimo Osanna sottolineando come il progetto abbia bilanciato conservazione e innovazione.
Ilaria Ciseri ne ha invece ricordato la sfida tecnica affermando “Operare in uno spazio così vasto ha richiesto ponteggi speciali e un lavoro di squadra eccezionale”.

Durante i lavori, il San Giovanni Battista di Michelozzo ha svelato tracce di doratura nascoste, mentre il tondo di Luca della Robbia è stato liberato da vecchi ritocchi alterati.
Alcune opere, come le Sibille di Michelozzo, sono state trasferite a Orsanmichele per ricucire legami con i luoghi d’origine.
Il Salone, dove nel 1302 fu deciso l’esilio di Dante, è da sempre la “casa” della scultura fiorentina.
Qui, nel 1887, una mostra epocale ne consacrò l’identità donatelliana con questo restauro, con un allestimento più chiaro e accessibile, il Bargello ribadisce il suo ruolo di custode della prima grande stagione del Rinascimento.
Firenze 19 aprile 2025

Aperto dal 19 aprile, con opuscoli in braille in arrivo a maggio / Biglietti su musei.bargello.it

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