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Santa Lucia cantata da Francesco De Gregori

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L'immagine raffigura Sannta Lucia dipinta su tela con la tecnica antica della gessatura da Gregorio Sgarra

di Anna Maria Nuzzo

Immagine di Santa Lucia di Gregorio Sgarra, dipinta su tela con la tecnica antica della gessatura e presentata a Matera.
Santa Lucia dipinta su tela con la tecnica antica della gessatura da Gregorio Sgarra (Foto dal web)

Santa Lucia, per tutti quelli che hanno occhi e gli occhi e un cuore che non basta agli occhi e per la tranquillità di chi va per mare e per ogni lacrima sul tuo vestito,
per chi non ha capito.”
Così cantava De Gregori, nel lontano 1976, nel suo brano Santa Lucia che celebra la giornata dedicata alla santa. Contenuta nel disco Bufalo Bill, la canzone ha un testo stupendo, commovente, che parla al cuore di tutti e che mi ha sempre incantata dalla prima volta che l’ho sentita.

Francesco De Gregori

Era la canzone preferita di Lucio Dalla, lui stesso raccontava che la comprò in un autogrill e la sentì mentre viaggiava. Si emozionò a tal punto nell’ascoltarla, che dovette accostare e asciugarsi le lacrime.

Il brano esprime un lieto desiderio di buona fortuna per tutti coloro che camminano con fatica, sperando che possano affrontare le difficoltà della vita e la solitudine con dolcezza e leggerezza. È la canzone di chi non si arrende mai e chiede aiuto a qualcuno che è lassù nel cielo.

Lo stesso De Gregori afferma che l’idea di scrivere questo brano gli era stata data da una espressione popolare spesso usata da sua madre quando, dopo tanto cercare una cosa, la trovava esclamando: “Santa Lucia, Santa Lucia, non l’avevo vista”.

Immagine di Santa Lucia
Foto wikipedia.org

È infatti una frase che abbiamo sentito tante volte dalle nostre madri, dalle nostre nonne e che noi, a nostra volta, abbiamo spesso ripetuto. Questa espressione si rifà infatti alla storia tradizionale della Santa. Il suo nome deriva dal latino lux che vuol dire luce, dunque, il nome Lucia ha significato di luminosa, splendente. Nell’iconografia classica è rappresentata con in mano un vassoio, su cui sono posati degli occhi. La leggenda della santa ha origine in epoca romana, ai tempi dell’imperatore Diocleziano. Secondo un racconto popolare, Lucia era una ragazza siracusana di famiglia benestante e promessa sposa ad un giovane pagano. Fece voto a Sant’Agata per ottenere la guarigione di sua madre Eutichia, ammalata da anni alla vista. La santa le apparì in sogno e le disse che lei stessa possedeva il potere di guarire la madre. Così dopo aver compiuto il miracolo, Lucia manifestò la sua intenzione di lasciare la vita mondana e seguire la fede cristiana. Il suo promesso sposo la denunciò al Tribunale dell’Impero Romano, che sotto Diocleziano perseguitava i cristiani.  Fu così processata, condannata e decapitata.

La canzone di De Gregori racchiude un messaggio più che mai attuale; è una particolare preghiera che si rivolge alla santa affinché si occupi non solo di quella triste parte di umanità che è indifferente, che non si interroga e non riesce a guardare oltre alle apparenze e cogliere il senso della vita. È una preghiera che chiede alla santa di accogliere sotto la sua protezione gli emarginati, i più sfortunati e anche coloro che non sono consapevoli delle problematiche della società di oggi. “Per le persone facili, che non hanno dubbi mai”, dice il cantautore.

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