IL PENSIERO MEDITERRANEO

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Schemi sociali e trasgressione

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disegno su fondo blu di un volto di uomo con espressione ansiosa

disegno su fondo blu di un volto di uomo con espressione ansiosa

Piastrina con scritta: perfino le mie ansie hanno l'ansia
Le ansie

Di Emiliano Bellanova

Gli schemi sono “soggetti sociali” ai quali quasi tutti si adeguano.

Tali schemi non consentono tutte le libertà che nel nostro inconscio o, come direbbe Freud, sub-conscio, vorremmo permetterci.

Pregiudizi, legalità, obbedienza al culto, fobie e timori di cadere nella “trappola sociale”, non permettono all’uomo la libertà connaturata al suo essere.

Tutto questo induce una vita innaturale che è alla base delle frustrazioni di tanti individui.

Le ansie che ne derivano entrano, anch’esse, in uno schema, al quale vorremmo ribellarci, ma di fronte al quale soccombiamo.

La contrapposizione fra “io reale” e “io sociale” si compendia in questo asserto.

Nel sesso avviene qualcosa del genere. Incontri brevi e occasionali sono molto più gratificanti del rapporto di coppia “stabile”, nel quale, appunto, prevale uno schematismo “soccombente” e frustrante.

Due amanti hanno rapporti eccitanti. Una coppia stabile ha rapporti da “dovere coniugale”.

Non sempre ammettiamo che sia così, sebbene i secoli siano disseminati di esempi che lo attestano.

Regine che giacevano con giardinieri, servi e cuochi. Re che andavano dalle prostitute o si circondavano di amanti cortigiane lautamente prezzolate. Cavalieri e dame trasgressivi anzichenò… sono soltanto alcuni esempi che la letteratura ha utilizzato per fare “volume”. Ovviamente ben più voluminoso e corposo si configura il percorso storico.

Quale uomo non ha pensato che una donna incontrata casualmente in un locale o per strada potrebbe essere partner ideale per un soddisfacente, ancorché fugace, rapporto?

Quale donna non ha pensato che con “quell’uomo” darebbe sfogo a istinti e voluttà che con il “proprio uomo” tacciono per timore di essere considerata “male”?

Nella società, mutatis mutandis, vorremmo essere tutti liberi, ma il vivere comune fa sì che pregiudizi e leggi, codici e costituzioni varie, ci impediscano la libertà.

Non è dunque tanto inibitorio ciò che ci impongono “gli altri”, ma ciò che “imponiamo a noi stessi”…

Eliano Bellanova

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