Simbologia e filosofia del film “ BARBIE” regia di Greta Gerwig, 2023 Warner Bros production

di Fabrizio Manco
In questo piccolo scritto voglio presentare una diversa interpretazione di un film del 2023 molto controverso che ha suscitato numerose polemiche alla sua uscita in sala. Il film in questione è BARBIE ( 2023, regia di Greta Gerwig, Warner Bros production) , il quale a livello registico e di sceneggiatura è molto scadente tranne per qualche scena e qualche parte più interessante ma nulla di più. Inoltre a livello di trama si deve guardare a mente spenta poiché la storia è a mio avviso un occasione sprecata. Il film ha inserito tematiche che nulla hanno a che fare con il personaggio principale e nemmeno con la storia del film. Tematiche infatti come il Femminismo, il concetto di Patriarcato e della sottomissione femminile nel corso della storia non andavano inserite in questo contesto ma al limite in un film prettamente a tema. Del film non mi è piaciuta in particolare la dicotomia inutile dell’uomo / donna vista dal punto di vista ovviamente femminista nella quale gli uomini sono rappresentati tutti stupidi e le donne tutte intelligenti ed emotive. È ovvio che si tratta di una falsificazione della realtà umana. Gli uomini e le donne sono molto più complessi di quanto rappresentato in questo film. Dal punto di vista prettamente sociologico questo film è purtroppo l’ennesima dimostrazione di come oggi ogni prodotto culturale ( che sia un film, un film, un album musicale o altro) deve essere per forza farcito di ideologia Woke , Politically correct e femminista.
Queste mie iniziali considerazioni sono ovviamente la Pars Destruens di questo film, ma tuttavia ho individuato nel corso del tempo un’altra interpretazione del film, più simbolica e addirittura Gnostica che lascia da parte le inutili polemiche femministe e ideologiche. Queste considerazioni personali le espongo nella seconda parte: la Pars Costruens.
Simbologia e Gnosticismo nel film “ BARBIE “ ( 2023, regia di Greta Gerwig).
Dopo avere espresso le considerazioni negative su questo film che raccolgono le relative polemiche , voglio fare altre considerazioni su questa pellicola di carattere filosofico, simbolico e Gnostico.
Innanzitutto vorrei iniziare soffermandomi sul colore ROSA che pervade la maggior parte della pellicola. Nella prima parte della pellicola, quando Barbie ( Margot Robbie) vive insieme alle sue amiche insieme ai Ken ( Rayan Rosling ) in una valle di allegria e spensieratezza, il colore protagonista è ovviamente il Rosa. Questo colore non è stato scelto soltanto perché fa da abbinamento alla bombola di BARBIE ma soprattutto perché il regno di Barbieland rappresenta il Ventre Materno, il Liquido amniotico nel quale sono immersi tutti i protagonisti del film. Barbieland è un luogo incorruttibile e incontaminato , una sorta di Paradiso Terrestre prima del Peccato. Barbie stereotipo vive la sua vita da bambola senza particolari preoccupazioni: dorme, si sveglia, fa colazione e il resto della giornata lo passa gozzovigliando e organizzando balli in discoteca. Barbie, le sue amiche e Ken vivono all’inizio in una sorta di limbo/ capsula/ Ventre Materno dentro al quale vivono allegri e spensierati. Improvvisamente in una delle tante serate tutte uguali nelle quali Barbie si scatena nella pista da ballo, a Barbie viene in mente un pensiero riguardante la mortalità: la frase che Barbie pronuncia in mezzo alla festa è infatti la seguente: “… avete mai pensato di morire?”…
Ha inizio da qui la vera storia del film.
Ed ecco che improvvisamente le Acque del liquido amniotico si rompono ed inizia il Parto. A livello simbolico e animico ogni nascita e ogni inizio di una storia incominciano sempre con una rottura e con uno Shock. E non è un caso se in questo film l’inizio del viaggio dell’ anima ha origine da un pensiero di Morte. Più che una Cacciata simbolica dal paradiso terrestre dopo il Peccato come lo ha interpretato un esoterista in un video su YouTube, a me dà l’impressione che questa parte stia parlando di una nascita, del parto di Barbie stereotipo verso il Mondo Reale. Come accennato prima infatti, il pensiero di morte rappresenta e simboleggia la Rottura delle Acque del ventre materno e l’inizio di una nuova vita.
Subito Barbie stereotipo inizia i preparativi per la partenza e le viene consigliato di andare a parlare prima con la bambola Barbie Stramba, che rappresenta una sorta di archetipo del Vecchio Saggio / Vecchio Folle dei Tarocchi che conosce molto bene il Mondo e i suoi misteri. A questo punto Barbie Stramba fa una citazione del film Matrix ( 1999 ) , forse la più famosa in assoluto nella storia del cinema riguardante il dialogo tra Morpheus e Neo , ovvero la scelta tra la Pillola rossa e la Pillola blue , tra lo scegliere di rimanere addormentati o ik guardare bene com’è la realtà e quale è il suo vero aspetto. Secondo me non è casuale tale citazione perché una delle tematiche nascoste del film è proprio lo svelamento della realtà. Barbie stereotipo vive in un limbo/ capsula pieno di allegria e spensieratezza nel quale il tempo sembra che non esista ma è tutta una finzione: basta infatti un leggero pensiero di morte affinché tale simulazione si disintegra. In questo passaggio sembra esserci anche una leggera citazione del romanzo Il mondo Nuovo ( Brand New World) di Aldous Huxley nel quale all’inizio i protagonisti vivono in una realtà sintetica fatta di feste e gioia e dove le emozioni della tristezza e della paura sono anestetizzate ma basta la scoperta di un popolo selvaggio per fare mettere i. discussione la finta dimensione del Mondo Nuovo.
Un’altra tematica nascosta del film riguarda la Creazione del Demiurgo che aleggia sopra la creazione delle bambole. La ditta Mattel infatti oltre a rappresentare a livello simbolico, metaforico e Gnostico il Demiurgo seduto in una tavola rotonda con i suoi 11 arconti, rappresenta la Matrice ( Matrix) nella quale la realtà viene creata e manipolata a tavolino dagli Arconti della Tradizione Gnostica. Le bambole di Barbie create e messe negli scatoloni non rappresentano tanto la sottomissione femminile del patriarcato come afferma la visione femminista, ma raffigura a livello simbolico il controllo della Matrix che controlla ogni aspetto della Realtà. Il Mondo Reale, nel quale entrano Barbie stereotipo e Ken è infatti il Mondo della Matrix , nel quale ogni cosa viene controllata e prodotta in serie. È il mondo dei prodotti, del capitalismo e della produzione senza sentimenti e affetti e non rappresenta affatto la parte maschile fredda e razionale come afferma una visione esoterica ma rappresenta il Mondo della Tecnica, nel quale Barbie stereotipo si accorge di chi è davvero e di quale sia il suo posto nel Mondo.
Se Barbieland rappresenta la dimensione mistica del mondo con i suoi lati caratterizzati dalla Beatitudine eterna, il Mondo Reale è un mondo di automi e di macchine pulsionali nel quale non sembra ci sia spazio per i sentimenti. Forse l’unica che prova qualche sentimento è proprio la bambola di Barbie stereotipo che sembra essere più umana degli esseri umani del mondo Reale. Barbie stereotipo non è altro che un burattini, una bambola che come Pinocchio vuole diventare un essere umano, una vera donna. Ecco quindi un’altra tematica nascosta del film: una creatura finta, una bambola che vuole diventare umana, un essere artificiale che desidera essere mortale ma provare delle vere emozioni, e la parte finale del film, nel quale una vecchia signora trasmette a Barbie l’ampio spettro delle emozioni umane, dimostra proprio questa mia interpretazione: Barbie adesso non è più una bambola finta ma è un essere vivente, un essere umano che seppur mortale ha il dono dei sentimenti. La nascita è avvenuta. Adesso Barbie è una donna vera e come tale ha compreso il suo posto nel Mondo e lo ha compreso anche Ken, il quale comprende anche lui sulla sua importanza di essere nel Mondo a prescindere dai fidanzamenti e ruoli sociali. La stessa cosa è per Barbie.
Quando Barbie viveva nel regno amniotico di Barbieland era ancora un Burattino, una Bambola incapsulata nel legno e nella plastica, un’anima in attesa di nascere nel Mondo, ma per fare questo passaggio e quest’altra trasformazione ha lasciato il suo involucro di plastica ed è nata. Il viaggio del mondo Reale è stato utile affinché la sua vecchia versione di plastica morisse per permettere a quella nuova e più autentica di venire al Mondo e di nascere.
Fabrizio Manco.