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Un particolare inedito dell’antico Feudo Salentino di Cerceto

di Francesco Sammati

Il Parco archeologico di Torcito con la relativa masseria fortificata del XIII secolo, nel Comune di Cannole, di proprietà della Provincia di Lecce, indicato nei secoli come feudo di Cerceto, tra il 13° e il 15° secolo è stato dominio territoriale e riferimento baronale di protagonisti della storia nazionale ed europea.

Nel 1274, Carlo I D’Angiò, sovrano di Sicilia e Napoli, concede a Ruggero II Lymburg Castromediano il privilegio del feudo di Cerceto in Terra d’Otranto. In precedenza, lo stesso aveva ricevuto l’incarico di Cavallerizzo maggiore e la conduzione della Prefettura delle regie razze.

Cerceto è stato il secondo dei due feudi ricevuti per privilegio regio dai Lymburg Castromediano. Il feudo più a lungo posseduto dalla casata: 1274 – 1770. In precedenza, nel 1156, avevano ricevuto dal Re normanno Guglielmo I di Sicilia il feudo di Castelmezzano (Castrum Medianum), in Basilicata. Territorio che i Sovrani d’Angiò, nel 1269, decisero di alienare ai Castromediano perché palesemente schierati con i re Manfredi e Corradino di Svevia.

Cerceto dal 1274 al 1427 è stato il solo feudo che concedeva ai Castromediano il titolo di baroni di Terra d’Otranto, così succedutisi: Ruggero II, Giovanni I, Araldo, Ruggero III, Aloisio I, che nel 1427 divenne barone di Cerceto e Caballino.

Durante la Baronia di Cerceto, i Castromediano hanno frequentato con successo la Corte Angioina raggiungendo posizioni di assoluto prestigio nel Regno di Sicilia e Napoli:

  1. – Nel 1301, la fondatrice della dinastia di Acaya, Filippa Castromediano, sorella di Giovanni I, Barone di Cerceto, andò in sposa a Gervasio d’Acaya, che nel 1294 aveva ricevuto dal re Carlo II d’Angiò il privilegio di Segine in Terra d’Otranto – Salento. Dopo circa tre secoli, il paese prese il nome della famiglia feudataria: Acaya.
  2. – Nel 1306, il re Carlo II d’Angiò elevò al grado di Viceammiraglio del Regno di Sicilia e Napoli – Prefetto delle Costruzioni Navali il barone di Cerceto Giovanni I Castromediano. Egli partecipò con una flotta di 24 galee, 4.000 cavalieri e 6.000 fanti all’invasione dell’Epiro e, con maestria, a varie spedizioni navali. Si occupò della realizzazione delle galee nel porto di Brindisi e delle costruzioni navali nel Regno.
  3. – Nel 1315, il re Roberto d’Angiò accolse come famigliare di corte, tra i privilegiati e fedelissimi, Azzolino Castromediano, fratello del barone di Cerceto Giovanni I. L’illuminato sovrano, che amava circondarsi dei più celebri artisti e letterati del tempo come Giotto, Boccaccio, Petrarca, Simone Martino e Tino da Camaino, nominò Azzolino Cavaliere della Chiave d’Oro del Cubicolo e responsabile della sicurezza di corte.
  4. – Nel 1318, il re Roberto nominò Ruggerro III Castromediano (figlio di Giovanni I barone di Cerceto) Governatore della Città di Brindisi.
  5. – Nel 1365, il Pontefice Urbano V elevò Paolo Castromediano, figlio di Araldo barone di Cerceto, al soglio episcopale di Polignano. Questi fu missionario per molti anni in Oriente e pellegrino in Terra Santa, nonchè dottore in teologia; autore del trattato teologico De predestinazione. Il vescovo ricostruì, durante il suo episcopato, il monastero di S. Francesco di Assisi a Lecce (Biblioteca Bernardini – Convitto Palmieri). Don Giulio Cesare Infantino, nella sua opera Lecce Sacra (1634), menziona l’operato del vescovo nel descrivere la chiesa e l’attiguo convento: «Il già detto claustro di questo divoto Convento fù poi magnificato et ingrandito da Monsignor Paolo Castromediano Frate di quest’Ordine gentil’huomo Leccese Teologo eccellentissimo, e Vescovo di Polignano».

Cerceto è stato il feudo cerniera tra la Lucania e il Salento con Ruggero II, primogenito di Riccardo, erede della baronia di Castelmezzano e primo feudatario in Terra d’Otranto. Con Aloisio I, Cerceto è stato il possedimento di congiunzione con il feudo di Caballino, dimora marchesale e ducale dei Castromediano nei secoli successivi.

Le vicende e gesta di questa casata nobiliare, nell’arco temporale 1274 – 1427, sono certamente e doverosamente da attribuire al vissuto della baronia e al glorioso ed autorevole passato storico di CERCETO.

FONTI :

a ) Angelo Fusco -Cronologia nobilissima famiglia dei Castromediano di Lymburgh nel Regno

e dell’illustrissima città di Napoli dall’anno 1156.  Lecce 1660

b ) I Lymburg Castromediano nel gioco della storia ”. Di F. Sammati e M. Nocera.  Ed. Grifo 2023

  • I 100 personaggi dell’odonomastica di Brindisi che attraversano tutta la storia della città.

Di Gianfranco Perri e Marco Martinese – 2017

  • Antonio Garrisi – Cavallino attraverso i secoli – cap. 3° – 1984
  • Cesare Infantino – Lecce sacra _ pag 131 (1634 )

Piazzetta Carducci - Lecce - Ex Convento Francescano del IVX secolo
Piazzetta Carducci – Lecce – Ex Convento Francescano del XIV secolo

Piazzetta Carducci - Lecce - Ex Convento Francescano del IVX secolo