IL PENSIERO MEDITERRANEO

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Mostra BILL VIOLA a Palazzo Reale dal 24.02 al 25.06.2023

Mostra BILL VIOLA

Mostra BILL VIOLA

di Serena Rossi

La mostra è a cura di di Kira Perov, moglie dell’artista e direttore esecutivo del Bill Viola Studio.

Bill Viola dagli anni settanta è uno dei più grandi Maestri contemporanei dell’arte del Video.

La mostra BILL VIOLA, promossa dal Comune di Milano-Cultura, è prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia con la collaborazione del Bill Viola Studio e ripercorre l’intera carriera artistica di Viola, presentando al pubblico quindici capolavori all’interno delle sale di Palazzo Reale.

La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Skira, a cura di Valentino Catricalà e Kira Perov, che non si presenta solamente come documentazione della mostra, ma vuole rappresentare un vero e proprio materiale di studio per future generazioni.

Immagini plastiche che sembrano studiate a tavolino. Nulla è lasciato al caso.

I corpi in vita richiamano la morte e la poca luce richiama la tenebra.

Emozione d’immensità dell’esistenza.

Nell’opera video dittico a colori ad alta definizione del 2013 dal titolo Man searching for immortality woman searching for eternity due corpi nudi -uomo donna dialogano-divisi-una coppia e si indagano con una torcia. Identità divise ricercate all’essenza senza fronzoli. Analisi in pezzi dell’uomo.

Le immagini richiamano la pittura rinascimentale. Le nature morte buie. I dipinti di Hayeck.

Sembra mancare la tensione sessuale che viene sublimata dalla filosofia dell’esistenza. Non esiste altro spazio dell’Io e non serve altra comunicazione. Elementi di vita acqua-aria-fuoco-terra.

Introspezione umana ferita. Nell’opera video The raft del maggio 2004 un grande gruppo di soggetti umani vestiti in posa di differenti età, adulti e ragazzi, viene sommerso da acque sputate fuori per errore da un idrovora. Situazione di pericolo. Cinematografico stupore. Immersione contemplativa. Straordinaria bellezza. Si salvano? Di colpo smette tutto torna calmo. Paradosso delle avversità della vita.

Bill Viola (New York, 1951), artista multimediale di fama internazionale, è stato uno dei precursori del video inteso come forma vitale di arte contemporanea. Da quarant’anni crea installazioni video architettoniche, filmati video, ambientazioni sonore, performance di musica elettronica, rappresentazioni video su schermi piatti, video per trasmissioni televisive, per concerti musicali, per opere teatrali e spazi sacri. I suoi videotape a canale unico sono stati ampiamente diffusi su DVD e i suoi scritti sono stati largamente pubblicati e tradotti per il pubblico internazionale.

Le creazioni video di Bill Viola utilizzano in modo magistrale le sofisticate tecnologie multimediali per addentrarsi nell’esplorazione degli aspetti spirituali e percettivi dell’esperienza umana, ponendo l’attenzione sui temi universali del genere umano: la nascita, la morte, la scoperta della consapevolezza del sé pongono le radici sia nell’arte orientale che in quella occidentale, nonché nelle tradizioni spirituali del Buddismo Zen, del Sufismo Islamico e del misticismo cristiano.

Le sue opere sono esposte nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo e fanno parte di numerose collezioni famose. Le sue esposizioni più importanti includono Bill Viola: Installations and Videotapes, al MOMA di New York, 1987; Unseen Images, esibizione organizzata dalla Kunsthalle di Düsseldorf, 1992; Buried Secrets al padiglione americano della 46° Biennale di Venezia, 1995; e Bill Viola: A 25-Year Survey, organizzata nel 1997 dal Whitney Museum of American Art. Nel 2003 il J. Paul Getty Museum di Los Angeles ha organizzato Bill Viola: The Passions; nel 2006 Bill Viola: Hatsu-Yume (primo sogno) ha attirato 340 mila visitatori al Mori Art Museum di Tokyo e nel 2008 il Palazzo delle Esposizioni di Roma ha presentato Bill Viola: Visioni Interiori. Nel 2010, due opere della serie “Tristan” sono state presentate nell’Aula Magna dell’Università di Bologna, e nella Tribuna del David della Galleria dell’Accademia di Firenze è stata presentata l’installazione video Emergence.

Dopo aver conseguito la laurea alla Syracuse University nel 1973, Viola ha studiato e lavorato con il compositore David Tudor, sperimentando la musica e la scultura sonica. I suoi progetti di musica includono: il video/film Déserts, creato nel 1994 per accompagnare la composizione musicale Déserts di Edgard Varèse; una suite di tre nuove rappresentazioni video per il tour mondiale “Fragilità” del gruppo rock Nine Inch Nails nel 2000; la creazione di un video di quattro ore per la produzione di Peter Sellars del Tristano e Isotta di Richard Wagner nel 2005. Dal 1974 al 1976, è stato direttore tecnico di produzione a Firenze dello studio di videoarte Art/Tapes/22, collaborando con artisti europei e americani (G. Paolini, M. Merz, J. Kounellis, V. Acconci). Con un lungo soggiorno in Giappone (1980-81, nell’ambito della Japan/US creative arts fellowship) ha approfondito lo studio delle tecnologie avanzate del video e i suoi interessi per le filosofie orientali studiando con Daien Tanaka, pittore monaco zen.

Viola ha ricevuto molti riconoscimenti e premi, incluso un John D. e Catherine T. MacArthur Foundation Fellowship e l’Eugene McDermott Award in the Arts, MIT. È stato nominato membro dell’American Academy of Arts and Sciences, riconosciuto Commendatore dell’Ordine delle Lettere e delle Arti dal Governo Francese e più recentemente gli è stato conferito il 21° Premio Internazionale di Catalogna dal Governo di Catalogna. Vive insieme alla moglie Kira Perov, sua collaboratrice storica, a Long Beach, California.

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