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FOTOGRAFE! Dagli Archivi Alinari a oggi | Ha chiuso con grande successo la mostra a Villa Bardini e Forte Belvedere

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FCRF Villa Bardini Fotografe!

FCRF Villa Bardini Fotografe!

logo fotografe mostra

Si è chiusa domenica 2 ottobre, con un picco di 1.728 presenze nell’arco della giornata, la grande mostra FOTOGRAFE!, presentata e promossa dalla Fondazione Alinari per la Fotografia e dalla Fondazione CR Firenze, in collaborazione con il Comune di Firenze. Curata da Emanuela Sesti e Walter Guadagnini, la mostra ha unito per l’intera estate le due sedi ospitanti, Villa Bardini e il Forte di Belvedere, in un suggestivo itinerario che ha affiancato opere originali degli Archivi Alinari a produzioni contemporanee.

Durante poco più di tre mesi di apertura, sono stati oltre 32.000 gli ingressi alle due sedi di mostra tra Villa Bardini e Forte Belvedere. Complice la bella stagione e le aree all’aperto che caratterizzano entrambi i luoghi, è stato registrato un elevato numero di presenze in particolare nei fine settimana. E nel solo mese di settembre, grazie anche al successo sui media ed al passaparola, hanno varcato la soglia delle due sedi espositive circa la metà del totale dei visitatori.

Grande successo anche per i laboratori per famiglie FOTOGRAFI SI CRESCE! a Villa Bardini, promossi dalla Fondazione CR Firenze durante il periodo di apertura della mostra per offrire ai bambini fiorentini attività alternative ed educative durante il caldo periodo estivo. I laboratori hanno coinvolto quasi 1.000 fiorentini, tra adulti e bambini, in due tipologie di attività: “L’arte del vedere. Atelier per giovani fotografi” a cura di MUS.E, che ha permesso ai più piccoli di avvicinarsi al linguaggio fotografico in chiave giocosa; e “Erbario in cianotipia”, a cura di FOTONOMIA, in cui i bambini sono stati guidati, con grande divertimento, nella realizzazione di stampe fotografiche con la tecnica della cianotipia. Grazie ai laboratori il 36% dei genitori e il 78% dei bambini ha visitato per la prima volta Villa Bardini.

“Siamo molto contenti dei risultati raggiunti dalla mostra – dichiara Giorgio Van Straten, Presidente della Fondazione Alinari per la Fotografia – che segna un passaggio importante nella nostra breve storia. Ringraziamo per questo soprattutto la Fondazione CR Firenze che con la scelta di produrre con noi Fotografe! ci ha permesso di esporre un numero rilevante di opere originali delle nostre collezioni, molte mai esibite prima, di scoprire fotografe sconosciute o dimenticate e di produrre i lavori di dieci giovani autrici emergenti. Siamo soddisfatti anche perché l’esposizione è stata motore e ha consolidato importanti collaborazioni per la valorizzazione degli Archivi Alinari: i mecenati di Calliope Arts ci hanno consentito di presentare i primi esiti della ricognizione su due importanti archivi, quello di Edith Arnaldi e di Wanda e Marion Wulz, un progetto che continua e che restituirà prossimamente questi fondi alla fruizione di tutti”.

“Salutiamo con soddisfazione – dichiarano il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e il Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Jacopo Speranza – il successo ottenuto da questa bella mostra. È un risultato che premia, in primo luogo, la qualità delle immagini e dei loro autori ma anche la bontà di un progetto che ha visto operare assieme istituzioni pubbliche e private in un efficace gioco di squadra. Villa Bardini si sta dimostrando anche una apprezzatissima ‘casa della fotografia’ e intendiamo continuare a valorizzare questo settore così importante per aiutarci a leggere il mondo in cui viviamo’’.  

Il progetto espositivo, partito dagli esiti di un’ambiziosa e accurata ricerca negli Archivi Alinari, ha messo a confronto fotografie e fotografe nate in epoche, luoghi e contesti sociali diversi. La mostra ha permesso ai visitatori di ammirare, da una parte, le opere custodite nei fondi degli Archivi Alinari, in molti casi inedite e stampate direttamente dai negativi originali, a partire da quelle delle prime dagherrotipiste degli anni ’40 dell’Ottocento fino a tutto il Novecento, dall’altra lavori di dieci autrici contemporanee, rappresentanti della più giovane generazione nata dopo il 1980, che si sono confrontate con le fotografie storiche, innescando una conversazione ideale con le grandi fotografe del passato e proponendo nuove chiavi di lettura delle loro immagini.

Le stampe originali di autrici come Julia Margaret Cameron, Dorothea Lange, Margaret Bourke-White, Lucia Moholy, Maria Mulas, Ketty La Rocca, Lisetta Carmi, Diane Arbus, Bettina Rheims, per citarne solo alcune, sono state poste per la prima volta a confronto con le produzioni delle giovani fotografe di oggi Eleonora Agostini, Arianna Arcara, Federica Belli, Marina Caneve, Francesca Catastini, Myriam Meloni, Giulia Parlato, Roselena Ramistella, Sofia Uslenghi, Alba Zari, in un percorso espositivo non basato su un ordine cronologico ma costruito per tematiche analoghe, differenze, suggestioni, temi e generi.

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