IL PENSIERO MEDITERRANEO

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Leo, Aurora e il drago

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Leo, Aurora e il Drago

Leo, Aurora e il Drago

Una favola di Lunetta Milù

In un reame dove l’alba bacia dolcemente il tramonto e le stelle sussurrano segreti alle lune gemelle, sorgeva un villaggio incantato, avvolto in una perenne primavera. Qui, tra cascate scintillanti e foreste sussurranti, vivevano Leo e Aurora, anime gemelle legate da un destino scritto nelle stelle ancor prima della loro nascita.

Leo, con i suoi occhi tempestosi come il mare in burrasca, era il figlio del guardiano del faro, un eroe silenzioso che vegliava sulle acque tumultuose, guidando i marinai al sicuro con la sua luce. Sin da piccolo, Leo era attratto dall’ignoto, sognando di solcare gli oceani e scoprire terre oltre l’orizzonte.

Aurora, al contrario, era la luce in mezzo all’oscurità, con i suoi capelli che brillavano come l’aurora boreale. Figlia dell’unico maestro vetraio del villaggio, possedeva il dono di catturare la luce e la bellezza in fragili opere d’arte, creazioni che riflettevano la profondità della sua anima.

Il loro incontro avvenne durante la Festa della Luce, un antico rito che celebrava il ritorno delle giornate di sole dopo il lungo inverno. Fu in quella notte magica, tra danze e risate, che i loro sguardi si incrociarono per la prima volta, scatenando un’attrazione irresistibile, un legame che neanche il tempo avrebbe potuto scalfire.

Con il passare dei giorni, il loro amore sbocciò come i fiori di ciliegio, in una danza di sguardi rubati e mani sfiorate. Si incontravano in segreto in un giardino incantato, nascosto al mondo, dove le rose cantavano e i ruscelli raccontavano storie d’amore. Qui, sotto il velo argentato della luna, si scambiarono il primo, timido bacio, un sigillo del loro amore eterno. Ma come in ogni storia degna di questo nome, un’ombra si aggirava all’orizzonte. Un’antica profezia parlava di una tempesta oscura che avrebbe inghiottito il regno, risvegliando un drago dimenticato, il cui cuore era stato spezzato da un tradimento. Solo un sacrificio d’amore puro avrebbe potuto placare la sua ira e salvare il regno dalla distruzione.

Conscio del pericolo che incombeva e mosso dall’amore per Aurora e per il suo popolo, Leo decise di affrontare la tempesta. Armato della sola forza del suo cuore e della speranza che l’amore potesse vincere ogni ostacolo, si avventurò verso il cuore della bufera. Aurora, rifiutando di restare a guardare mentre il suo amore affrontava da solo il destino, si unì a Leo. Insieme, forgiarono una luce più forte dell’oscurità, un’arma forgiata dall’amore, dalla fiducia e dal coraggio.

Attraversarono terre incantate e superarono prove che avrebbero messo alla prova il più valoroso dei cavalieri, dal Labirinto di Ombre, dove i loro peggiori timori prendevano forma, alla Valle dei Sussurri, dove le parole non dette risuonavano come tuoni. Giunti infine di fronte al drago, il loro amore brillò così intensamente da penetrare l’armatura di tenebra che avvolgeva il suo cuore. La bestia, un tempo angelo caduto in disgrazia, fu commossa fino alle lacrime dalla purezza e dalla forza del loro legame. Con un ruggito che scosse le fondamenta del mondo, il drago disperse la tempesta e si ritirò nelle profondità della terra, lasciando dietro di sé un regno salvato e un cielo purificato.

Al loro ritorno, Leo e Aurora furono accolti come eroi. Il re in persona li onorò con corone intrecciate di stelle cadute e fiori immortali, simboli del loro  amore indomabile e della luce che avevano portato nel cuore di tutti.

Ma il loro viaggio non era finito. Con il drago ormai pacificato e il regno in pace, Leo e Aurora partirono alla scoperta di nuovi mondi, portando con sé la luce del loro amore. Ovunque andassero, lasciavano dietro di sé un sentiero di speranza e meraviglia, ispirando canzoni e leggende che parlavano della forza dell’amore contro ogni avversità.

E così, nel corso degli anni, la storia di Leo e Aurora divenne una fiaba raccontata ai bambini, una storia di coraggio, di sacrificio e di un amore così potente da cambiare il destino stesso. Una storia che ricordava a tutti che, anche nelle ore più buie, c’è sempre una luce che brilla all’orizzonte, un faro che guida i cuori sperduti verso casa. E nel giardino segreto, dove tutto era iniziato, un albero fioriva ogni anno, più rigoglioso e splendente di prima, custode eterno di un amore che aveva trionfato sull’oscurità, un amore che viveva per sempre, nel cuore pulsante del regno incantato


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