IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Mostra Pittura GLI OCCHI BUCATI di Marco Bongiorni alla Fabbrica del Vapore a Milano A cura di Nicoletta Castellaneta e Margherita Del Castillo

Mostra Gli occhi bucati a Milano

Mostra Gli occhi bucati a Milano

di Serena Rossi

Casualmente, finite le festività pasquali, ho accompagnato un amico a visitare le residenze artistiche di Viafarini.org che, oggi 11 aprile 2023, sono aperte al pubblico ed ho trovato una mostra incredibilmente bella di pittura, aperta al piano terra della Fabbrica del Vapore.

Ho girato lo spazio della Sala Delle Colonne ed ho trovato grandi tele olio su tela e opere olio su carta o pastelli su carta degni di Francis Bacon, sono grandi figure di uomo mezzobusto, o solo viso, deformati dal pianto, meravigliose. Respiro di certo internazionale, che mi viene confermato in poche parole dall’Artista, spiegandomi che ha già fatto un progetto sul tema del pugilato col Palais de Tokyo a Parigi e in Albania.

Tanto colore e movimento, colori vivaci e intensi non classici tipo giallo banana e blu Klein o terra ocra, contemporaneità e stile. Si respira la fatica per arrivare e la nobiltà della vera pittura, buona e accogliente, quando il gesto si fa sapiente e racconta e tesse la trama, pur nel tema difficile della fragilità umana.

Si perché il tema è il pianto dell’uomo, un fatto autobiografico mi racconta Bongiorni, lui è nato con i dotti lacrimali chiusi e per vedere bene ha dovuto essere operato da piccolino così si domanda sempre come deve essere stato piangere, sempre.

Nella cultura visiva occidentale l’uomo che piange non si trova di frequente così questo Artista si appassiona col disegno a questo tema e inizia ad indagare, ne è anche un Maestro infatti dopo gli studi all’Accademia di Brera con Claudio Olivieri, e divenuto suo assistente, ora è Insegnante di Disegno alla Naba.

Disegni grandi a terra di visi deformati piangenti e colorati che ingabbiano il respiro, siamo noi e siamo gli altri. Siamo adesso e siamo le maschere. Diventiamo fiore e scultura fino a piccole ortensie seccate apposte appoggiate a piccoli mattoni rossi, nuove esistenze che parlano di fragilità. Schegge dell’esistenza.  

Questa mostra si prospetta come una esposizione di opere pittoriche aperta al pubblico e allo scambio culturale con due Studio Visit e dei Laboratori aperti di Disegno.

Marco Bongiorni (Garbagnate Milanese, 1981) vive e lavora a Milano. Tra le sue mostre personali: Kangal, Galleria SIX, Milano, 2017; Epitome/Head/Fear, Fondazione Rivoli2, Milano, 2014; Attemps for utopian fixity, Galleria SIX, Milano, 2013; Drawing by two, Galleria Marie Laure Fleisch, Roma, 2011. Tra le collettive: In the depth of the surface II Act, Pablo’s Birthday, New York, 2017; In the depth of the surface, Ex Fabrica Orobia, Milano, 2016; Drawing as Fighting, Ipotesi per un disegno da combattimento, DoDisturb, Palais de Tokyo, Paris, 2016; L’esprit de l’escalier, Dimora Artica, Milano, 2016; Hang it on the wall, The Workbench, Milano, 2015; Cluster, Sonnestube, Lugano, 2015; Le declinazioni della pittura, Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo, 2015; Progetto italiano n. 3 / Azimuth ‒ Libera dimensione, The Workbench, Milano, 2015; L’artista nel sistema e il suo tempo, Castel di Ieri, L’Aquila, 2014.


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