IL PENSIERO MEDITERRANEO

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La leggenda mai narrata di quando Ulisse varcò le Colonne d’Ercole arrivando al Nuovo Mondo

Ulisse che attraversa le Colonne d'Ercole

Ulisse che attraversa le Colonne d'Ercole

di Zornas Greco

Oggi voglio raccontarvi una favola incredibile che ho scoperto da poco. Si tratta di una storia, forse è meglio definirla leggenda, che riguarda Ulisse, il famoso eroe greco che ha affrontato mille peripezie per tornare a casa dopo la guerra di Troia. Qualcuno in qualche remota pagina della storia di questi ultimi due millenni ha ipotizzato che Ulisse avesse varcato le colonne d’ercole, i confini del mondo conosciuto in quel tempo e che addirittura fosse approdato in un continente sconosciuto, quello che nel 1492 scoprì Cristoforo Colombo.

Questa è la trama di quella che, forse, è meglio definire favola e che vi sto per narrare.

La favola inizia quando Ulisse, dopo essere sfuggito ai mostri marini e alle sirene, decide di tentare l’impresa di oltrepassare le colonne d’Ercole, spinto dalla sua curiosità e dal suo spirito avventuroso. Il vento a favore lo portò sulle sponde del Nuovo Mondo, dove rimase stupito dalla bellezza e dalla diversità della natura e soprattutto dalla dolcezza e ospitalità dei pochissimi abitanti incontrati.

Qui incontra una indigena di nome Naya, figlia del capo della tribù e se ne innamora perdutamente.

Naya non ha paura di affrontare le sfide e i pericoli che il suo popolo deve affrontare. È sempre pronta a difendere la sua terra e la sua cultura da chi vuole distruggerle o sfruttarle. Naya è attratta dal mondo sconosciuto che Ulisse le racconta. Vuole scoprire nuove cose, nuove persone, nuove idee. È aperta al dialogo e al confronto con chi è diverso da lei. Naya ha un cuore generoso e compassionevole. Si preoccupa del benessere degli altri, sia della sua tribù che degli stranieri. Sa essere amica, alleata e amante. Naya ha una bellezza esotica e affascinante. Ha i capelli neri e lunghi, la pelle scura e luminosa, gli occhi grandi e profondi. Il suo sorriso è dolce e sincero. Naya rappresenta per Ulisse un mondo nuovo e meraviglioso, diverso da quello che ha lasciato. Tutto ciò lo colpisce profondamente ainnamorandosi follemente di lei.

Ulisse viene accolto bene dalla gente del posto, che lo considera un inviato degli dei. Infatti, Ulisse riceve l’aiuto di Demetra e Afrodite, le dee della fertilità e dell’amore, che gli fanno dono di quella terra fertile e di una sposa fedele, Naya.

Ulisse e Naya procreano quattro figli, due maschi e due femmine, che ereditano la forza e l’intelligenza del padre e la bellezza e la dolcezza della madre. I loro discendenti, narra la leggenda mai raccontata, formano il popolo degli Incas, che inizialmente hanno come loro dei proprio quelli dell’Olimpo.

Ma la felicità di Ulisse non dura per sempre. Zeus, il re degli dei, viene in sogno a Ulisse e gli ordina di rientrare in Grecia, dove lo aspetta la sua vera moglie Penelope e il suo figlio Telemaco. Zeus gli dice che il suo destino è quello di tornare a casa e di raccontare le sue avventure agli uomini, non di vivere come un dio tra gli uomini. Ulisse è combattuto tra il dovere e il cuore, ma alla fine obbedisce a Zeus e salpa verso il Mediterraneo con la sua nave e i suoi compagni. Una volta entrato nel Mediterraneo, però, si dimentica della sua avventura oltrepassate le colonne d’Ercole, come se fosse stato colpito da un incantesimo. La sua memoria viene cancellata da Poseidone, il dio del mare, che è geloso di Ulisse e vuole punirlo per averlo sfidato. Però, Poseidone commette l’errore di non cancellare la memoria di uno dei suoi uomini, che a quanto pare, ha poi raccontato alla sua gente dell’avventura di Ulisse nel Nuovo Mondo, solo che nessuno lo ha creduto. Così Ulisse riprende il suo viaggio verso Itaca, dove lo attendono altre prove e tentazioni.

Questa favola è stata raccontata tanto tempo fa da una donna anziana che aveva superato i 100 anni a cui pare, l’avesse tramandata la madre di sua madre e così via nella profondità del tempo passato. Si tratta di una storia fantastica e affascinante, che ci fa immaginare cosa sarebbe successo se Ulisse avesse scoperto l’America prima di Colombo.

Fantasticare solcando le onde della fantasia riusciamo ad attraversare in lungo e in largo questo nostro mondo che, grazie ai nostri sogni e alle nostre fantasie, potrebbe diventare un tantino migliore.

Ulisse e le sirene
Ulisse: piatto in ceramica
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