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Aegina: l’isola magica del Golfo del Saronikos, da 2800 anni sede degli dèi olimpici

Scorcio del Tempio di Aphaia

Scorcio del Tempio di Aphaia

di Pompeo Maritati

L’isola di Aegina è una delle isole del golfo del Saronikos, situata a circa 50 km da Atene, raggiungibile in meno di due ore di navigazione dal Pireo. Un’isola magica, dove anche il turista occasionale prova la sensazione che il tempo non sia passato. Il Tempio di Aphaia dominando dall’alto della sua collina tutto il golfo, sembra conservare l’atmosfera di quando a calpestare quella terra c’erano i Mirmidoni e il loro grande condottiero, Achille che trovò la morte nella guerra di Troia.

Ma la cosa più straordinaria e affascinante, è stata quella di scoprire, a distanza di 2800 anni, che da allora, gli dèi olimpici abbandonarono il Monte Olimpo, stabilendo definitivamente la loro ufficiale residenza ad Aegina. I dettagli su questo avvenimento a noi sconosciuto sino poco tempo fa, potranno essere appresi consultando il mio ultimo libro Gli Dèi che non ti aspetti che sarà in libreria tra pochi giorni.

Gli dèi che non ti aspetti – un libro di Pompeo Maritati

Il suo nome deriva da quello della madre di Eaco, Egina, che secondo il mito qui nacque e governò l’isola. Aegina ha una superficie di 87 km² e una popolazione di circa 13.500 abitanti. Il suo capoluogo è la città omonima, che si trova sulla costa nord-occidentale dell’isola.

Aegina ha una storia antica e ricca, che inizia già nell’età del bronzo, quando l’isola era abitata da popolazioni minoiche e micenee. Nel periodo arcaico, Aegina divenne una delle prime città-stato della Grecia, grazie alla sua posizione strategica e alla sua attività commerciale e marittima. Aegina fu la prima città greca a battere moneta e una delle maggiori rivali di Atene, con la quale entrò in conflitto più volte. Aegina partecipò alle guerre persiane, schierandosi con gli altri greci contro l’invasione di Serse. Nel V secolo a.C., Aegina fu sottomessa da Atene, che le impose una dura tirannia e la privò della sua autonomia e della sua flotta. Nel IV secolo a.C., Aegina riacquistò la sua indipendenza, ma fu poi conquistata da Filippo II di Macedonia e da suo figlio Alessandro Magno. In epoca ellenistica, Aegina fu contesa tra i vari regni succeduti ad Alessandro, finché non fu annessa alla Repubblica romana nel II secolo a.C. Sotto il dominio romano, Aegina divenne una colonia e un luogo di esilio per molti personaggi illustri, come il poeta Ovidio. In epoca bizantina.

Subì le invasioni dei barbari, degli arabi, dei normanni e dei veneziani. Nel Medioevo, Aegina fu parte del Ducato di Atene, del Despotato di Morea e dell’Impero Ottomano. Nel 1826, durante la guerra d’indipendenza greca, Aegina fu scelta come sede del primo governo provvisorio della Grecia libera. Nel 1828, Aegina fu visitata da Lord Byron, il famoso poeta inglese che sostenne la causa greca. Nel 1829, Aegina fu sostituita da Nauplia come capitale della Grecia. Nel 1832, Aegina fu incorporata nel Regno di Grecia, di cui fa parte ancora oggi.

Aegina è famosa per il suo patrimonio culturale e artistico, che testimonia la sua lunga e gloriosa storia. Tra i monumenti più importanti e significativi dell’isola, spicca il tempio di Aphaia, dedicato alla dea locale dell’isola, che in seguito fu assimilata ad Atena. Il tempio si trova su una collina a nord-est dell’isola, da dove domina il panorama del golfo Saronico. Il tempio fu costruito intorno al 500 a.C., in stile dorico, con 6 colonne sulla fronte e 12 sui lati lunghi. La cella aveva un pronao e un opistodomo, e era divisa in tre navate da due file di colonne su due ordini. Il tempio era decorato con sculture nei frontoni, che rappresentavano scene delle guerre troiane, e con acroteri, che raffiguravano sfingi e figure femminili. Il tempio di Aphaia è uno dei templi greci meglio conservati e uno dei più belli e armoniosi. Il tempio fa parte del cosiddetto triangolo sacro, insieme al Partenone di Atene e al tempio di Poseidone a Capo Sunio, che formano un allineamento ideale tra loro.

Aegina ha anche altre attrazioni da offrire ai visitatori, come il monastero di San Nektario, dedicato all’ultimo santo dell’isola, che visse e morì qui nel XX secolo. Il monastero è un luogo di culto e di pellegrinaggio, che conserva le reliquie e gli oggetti personali del santo. Aegina ha anche una ricca tradizione artigianale, in particolare nella produzione di ceramiche, che si possono ammirare e acquistare nei numerosi negozi e botteghe dell’isola. Aegina è inoltre famosa per la sua gastronomia, basata sui prodotti locali, come il pistacchio, il miele, il formaggio, il pesce e il vino. Organizza ogni anno un festival dedicato al pistacchio, che è una delle sue principali risorse economiche e una delle sue specialità più apprezzate.

Il Tempio di Aphaia

Ha anche una natura incantevole e variegata, che offre paesaggi diversi e suggestivi. L’isola è collinosa, con il punto più alto che è il monte Oros, alto 531 metri. L’isola ha una costa frastagliata, con baie, promontori, scogli e spiagge. Le spiagge di Aegina sono di sabbia o di ciottoli, e hanno acque limpide e cristalline. Tra le spiagge più belle e famose dell’isola, ci sono Agia Marina, Souvala, Perdika, Marathonas e Moni. Quest’ultima è una piccola isola disabitata, raggiungibile in barca da Perdika, che ospita una riserva naturale di animali selvatici, come pavoni, capre e cervi.

La baia di Santa Marina
La baia di Santa Marina

Aegina ha anche una vita politica e sociale attiva e dinamica, che riflette la sua storia e la sua identità. L’isola è governata da un sindaco e da un consiglio comunale, che si occupano delle questioni amministrative e dei servizi pubblici. L’isola ha anche diverse associazioni e organizzazioni, che si occupano di promuovere la cultura, l’arte, lo sport, il turismo, l’ambiente e la solidarietà. L’isola ha anche una vita culturale e artistica vivace e varia, che offre eventi, spettacoli, mostre, festival, concerti e manifestazioni. Tra gli eventi più importanti e popolari dell’isola, ci sono il carnevale, la festa di San Nettario, il festival del pistacchio, il festival del cinema e il festival della musica.

Aegina ha anche una letteratura e una poesia proprie, che esprimono la sua anima e la sua bellezza. L’isola ha ispirato molti scrittori e poeti, sia greci che stranieri, che hanno scritto opere ambientate o dedicate ad Aegina. Tra gli autori più noti e amati, ci sono Nikos Kazantzakis, che scrisse il romanzo Zorba il greco, ambientato in parte ad Aegina, e Giorgos Seferis, che scrisse la poesia Mithistòrima, dedicata al tempio di Aphaia. Altri autori che hanno scritto di quest’isola sono Kostis Palamas, Angelos Sikelianos, Odysseas Elytis, Lawrence Durrell, Henry Miller e Marguerite Yourcenar e perché no, anch’io.

E’ un’isola che ha molto da offrire ai suoi visitatori, sia dal punto di vista storico che culturale, sia dal punto di vista naturale e paesaggistico. Aegina è un’isola che ha attraversato ben 3 millenni di storia greca, conservando la sua identità e la sua bellezza.

Aegina è un’isola che vale la pena di scoprire e di amare.

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