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Gelosia e possesso da dove e come traggono origine nel cervello umano

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Anna-Freud con il padre

Anna-Freud con il padre

ZiG

La gelosia e il desiderio di possesso in una relazione possono derivare da una combinazione complessa di fattori psicologici, sociali, culturali ed evolutivi. Non c’è una risposta unica a questa domanda, poiché le persone sono influenzate da una vasta gamma di esperienze e influenze. Tuttavia, è possibile esplorare alcune delle possibili cause di questi sentimenti.

1. Paura della perdita: La gelosia spesso ha radici nella paura di perdere la persona amata. Questa paura può essere alimentata da esperienze passate di abbandono o tradimento.

2. Influenze culturali e sociali. Le società spesso promuovono ideali romantici di fedeltà e possessività nelle relazioni. I modelli culturali e sociali possono influenzare le aspettative delle persone in termini di monogamia e fedeltà.

3. Evolutivamente programmato: Alcuni psicologi evoluzionisti suggeriscono che il desiderio di possesso e la gelosia possano avere radici evolutive. Secondo questa prospettiva, i comportamenti gelosi possono essere stati adattivi nell’ambito della competizione per il partner e la discendenza.

4. Incertezza: L’insicurezza personale può portare a sentimenti di gelosia. Le persone possono temere di non essere abbastanza attraenti o interessanti per mantenere il partner.

5. Concezione romantica dell’amore: La concezione romantica dell’amore, diffusa in molte culture, spesso include l’idea di un legame esclusivo e unico tra due persone. Questa concezione può alimentare il desiderio di possedere il partner.

6. Problemi di fiducia: La gelosia può sorgere quando c’è una mancanza di fiducia nella relazione. Eventi passati, come tradimenti o bugie, possono portare a una maggiore suscettibilità alla gelosia.

7. Proiezione: A volte, la gelosia può derivare da insicurezze personali o problemi interni, che vengono proiettati sulla relazione.

Va notato che la gelosia in sé non è necessariamente dannosa, ma può diventare problematica se non è gestita in modo sano. La comunicazione aperta e la comprensione reciproca possono contribuire a mitigare i sentimenti di gelosia in una relazione. Inoltre, è importante riconoscere che ogni persona è un individuo unico e che le relazioni sono complesse e possono essere influenzate da una varietà di fattori.

La gelosia non è localizzata in una singola parte specifica del cervello. E’ una domanda complessa che coinvolge diverse regioni cerebrali e una rete di processi mentali ed emotivi. La neurobiologia della gelosia non è completamente compresa, ma ci sono alcune regioni del cervello che possono essere coinvolte nei sentimenti di gelosia.

1. Amigdala: Questa struttura cerebrale è coinvolta nelle emozioni, tra cui la paura e l’ansia. Può essere attivata in situazioni in cui una persona sperimenta la minaccia di perdere qualcosa di importante, come il partner in una relazione.

2. Nucleus accumbens: Questa regione è associata alle ricompense e alle motivazioni. La gelosia può essere collegata a una risposta di competizione e alla ricerca di preservare o recuperare ciò che si percepisce come una “ricompensa” (il partner).

3. Corteccia prefrontale: Questa parte del cervello è coinvolta nella pianificazione, nel controllo emotivo e nel processo decisionale. Può giocare un ruolo nella gestione della gelosia e nel ragionamento sulla situazione.

4. Cervelletto: Alcuni studi indicano che il cervelletto potrebbe essere coinvolto nei processi di regolazione emotiva e nel monitoraggio delle risposte emotive.

5. Sistema neuroendocrino: L’attivazione del sistema nervoso simpatico e la liberazione di ormoni dello stress come il cortisolo possono essere coinvolti nella risposta fisiologica alla gelosia.

La gelosia è un’emozione complessa che coinvolge sia aspetti cognitivi che emotivi del cervello. Gli studi sull’argomento stanno ancora cercando di comprendere meglio i dettagli della neurobiologia della gelosia. Va sottolineato che il cervello è un organo altamente interconnesso, e le emozioni, compresa la gelosia, sono il risultato di una vasta gamma di interazioni neuronali.

Pertanto quelle che prima vengono definite emozioni, altre non sono che le esperienze della propria vita, ovvero la quotidiana esperienza vissuta in famiglia, nella scuola e nel interagire con la comunità a cui si appartiene. La qualità delle esperienze vissute, attraverso una formazione  educativa culturale, determinano, in non pochi casi una gelosia possessiva esasperata che può portare a conseguenze dannose per il proprio partner.

Il presente articolo è il risultato di una personale ricerca, che non ha alcuna presunzione, se non quella, quanto meno, di cominciare a porsi il problema della conoscenza sul fenomeno.

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