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Giornata Mondiale del Libro presentazione del “Potere della Finanza

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Giornata Mondiale del Libro

Giornata mondiale del libro con la presentazione del libro il Potere della Finanza di Pompeo Maritati

Il Club per l’UNESCO di Bisceglie, l’Accademia delle Culture e delle Scienze Internazionali e il nostro sodalizio, aderendo all’imperativo di questo periodo “IO RESTO A CASA” presentano il libro di cui sopra, attraverso una relazione dell’autore che riportiamo qui di seguito.

23 aprile 2020 - Giornata Mondiale del Libro Presentazione del Libro di Maritati Pompeo Il Potere della Finanza
23 aprile 2020 – Giornata Mondiale del Libro Presentazione del Libro di Maritati Pompeo Il Potere della Finanza

Io sto a casa

e scrupolosamente osservo le disposizioni restrittive in materia di protezione della collettività dal contagio pandemico. Approfitto per restare un po’ da solo con me stesso, cercando di valutare, approfondire i non pochi aspetti della nostra vita quotidiana, che in precedenza spesso venivano sottovalutati o bistrattati.

Ringrazio il Club per l’UNESCO di Bisceglie, di cui mi onoro esserne Socio Onorario e, in particolare, la Presidente Pina Catino,  cara, deliziosa, dinamica e vulcanica Amica per l’opportunità concessami di parlarvi del mio penultimo lavoro editoriale, dedicato a quel mondo di cui ho fatto parte negli ultimi 23 anni lavorativi della mia vita.

La pandemia in corso ha posto in evidenza problematiche di carattere socio-sanitario, derivanti dal cattivo funzionamento di non pochi settori pubblici.  Constatiamo la loro incapacità, o quanto meno la loro inadeguatezza nel porre un valido argine alla miriade di problemi scaturenti dal un blocco quasi totale delle attività economiche.

Stiamo scoprendo l’aridità di non pochi governi, che per un pugno di euro hanno svenduto la solidarietà per puri beceri interessi mercantili, ovviamente succubi di ben altri interessi di natura squisitamente finanziaria.

Se qualcuno di voi ha già avuto modo di leggere il mio libro, uscito in ottobre del 2018, probabilmente avrà avuto le idee più chiare di come il mondo della finanza si sia mosso nei decenni precedenti e di come sta reagendo a questa tragedia mondiale.

Questi due ultimi decenni sono stati caratterizzati dalla crisi economica che in un certo qual modo ha interessato un po’ tutto il mondo. Non c’è stato alcun terremoto devastante, nessun meteorite ha colpito la terra e se c’è stata qualche carestia ha interessato aree modeste del nostro pianeta. La natura, aldilà delle problematiche relative all’inquinamento atmosferico, al famigerato buco nell’ozono, nulla ha a che vedere con la crisi economica che in alcuni paesi è stata devastante. Una crisi addebitabile esclusivamente allo sciacallaggio finanziario delle lobbies della finanza che, indisturbate, senza alcun controllo, soggiogando e sottomettendo la politica, che spesso si è resa complice, hanno messo in ginocchio le economie di molti paesi e di conseguenza riducendo le condizioni sociali dei relativi popoli.

Le alchimie finanziarie hanno prevalso sulla vita di milioni di persone.

Mai come in questi ultimi decenni l’uomo ha saputo dimostrare tutta la sua indifferenza verso le povertà, le malattie, l’indigenza in genere. L’occidente opulento ha preferito e tutelato gli interessi di alcuni a scapito di altri, con disgustoso cinismo.

La politica ha perduto il suo ruolo diventando uno strumento al servizio della finanza, in quanto, i governi al potere, possono essere esautorati, non dal volere democratico dei popoli ma dallo spostamento di ingenti masse di capitali, frutto di speculazione, i cui danni sono sempre pagati dai cittadini.

Si ha la sensazione di essere ritornati indietro nel tempo, dove le libertà e la qualità della democrazia sono dovute alla benevolenza del proprio padrone. I cittadini in quanto liberi elettori dei propri rappresentanti politici, oramai non hanno alcun potere decisionale. I politici da eleggere, se non ancora addomesticati al volere delle strategie economiche della finanza, nulla potranno contro di esse, oramai detentrici di tutte le leve di comando.

Sfogliando il libro vedremo come questo fenomeno, inquadrabile in una forma di vera e propria dittatura finanziaria, sia stata propiziata proprio dall’indifferenza e dall’apatia della gente, che da tempo ha smesso di partecipare alla cosa pubblica, restando inerme di fronte a tante norme che sono state regolarmente varate da parlamenti democraticamente eletti, ma che hanno fatto solo gli interessi dei manovratori di turno.

Scopriremo insieme come il sistema dell’intermediazione mobiliare non è più la reale rappresentazione della produttività ma una opportunità che attraverso sofisticate operazioni finanziarie, che nulla hanno a che vedere con la realtà economica e sociale del territorio interessato. Scopriremo come il gioco d’azzardo sia regolamentato da leggi dello stato, consentendo di porre in essere delle vere e proprie scommesse se domani pioverà. Ci stupiremo nel prendere conoscenza che possiamo mettere in vendita azioni e obbligazioni che non possediamo. 

Spostando poi l’esame sulla nostra sconquassata Italia, accerteremo con tristezza quanto questa crisi sia stata ampiamente pagata e tutt’ora sta pagando in termine di disoccupazione e povertà.   La cosa più iniqua, posso affermare senza indugio,  è stata la riduzione dei diritti dei cittadini in termini di servizi sociali, del generale accesso ai pubblici servizi e del diritto al lavoro. Precariato e lavoro mal retribuito sono le piaghe del XXI secolo, che grazie allo sciacallaggio finanziario, ha riportato la nostra società indietro di molti decenni.

Delle problematiche che hanno generato la crisi ancora in corso, ne parleremo ampiamente nella trattazione dei vari argomenti che ci porteranno per mano a comprendere come mai e perché il mondo e in particolare l’Europa e nell’Europa Italia, Spagna e Grecia, hanno dovuto pagare un alto tributo in termine, oltre che di ricchezza, soprattutto di conquiste sociali.

Prenderemo atto che ogni qual volta si è sottoposti ad una crisi economica, il sistema finanziario accresce la sua patrimonialità e di conseguenza il suo potere.

Ritengo, per ben inquadrare gli argomenti dii questo mio libro, sia doveroso iniziare facendo riferimento a quelle norme che già dal 1948 erano previste dalla nostra Costituzione, per renderci conto di come tutto il sistema politico e culturale del paese sia stato sottomesso agli interessi della finanza.

La lettura degli articoli 41 e 47 della nostra Carta Costituzionale ci fanno rabbrividire.

Constatare come questi articoli, fondamentali per lo sviluppo economico, culturale ed etico del nostro Paese, siano stati calpestati, ci fanno sorgere un ulteriore atroce dubbio, non più sulla qualità dei nostri governanti, quanto sul profilo culturale e partecipativo del nostro popolo che, inerme e per certi versi anche apatico e indifferente, non ha saputo reagire al non corretto rispetto delle seguenti norme:

L’art. 41 della nostra Costituzione recita:

  • L’iniziativa economica privata è libera.
  • Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.”

L’art. 47 della nostra Costituzione recita:

  • La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito.
  • ·       Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.

Di conseguenza dovremmo ritenere, come affermato da Muhammad Yunus, economista e banchiere bengalese, ideatore e realizzatore del Microcredito Moderno, ovvero un sistema di piccoli prestiti destinati ad imprenditori troppo poveri per ottenere credito dai circuiti bancari tradizionali che:

Il Credito nella Finanza e nella Banca dovrebbe rappresentare la Democrazia Economica e quindi:

  • Il Credito, in tutte le sue forme è un diritto umano, quindi un’attività di promozione umana, sociale ed ambientale, i cui interventi dovranno essere valutati con il duplice criterio della vitalità economica e dell’utilità sociale.

Infine allego alcune slide dove potrete prendere visione degli argomenti trattati, certo che questo susciterà il vostro interesse e curiosità.

Ringraziandovi per l’attenzione ripostami, porgo a tutti voi i migliori e sinceri auguri acché quanto prima si possa riprendere la regolare quotidianità,  cercando di non dimenticare mai tutti coloro che in questi giorni hanno perduto la vita e che per onorarli sia opportuno e doveroso partecipare, attivamente,  alla ricostruzione solidale ed etica della nostra società.

E questo è l’ultimo arrivato:

E questo è l’ultimo arrivato.
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