IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Ida Blattmann D’Amelj “Archeologia paleobotanica e frutti barocchi” il 19 marzo a Martano (LE) presso Kalòn Itaca Min Fars Us

Archeologia paleobotanica

Martedì 19 Marzo 2024 alle ore 18.00 a Martano (Lecce) presso il Centro Culturale tò Kalòn di Itaca Min Fars Hus in via Marconi 28 ritorna l’archeologia con una Lectio esclusiva della Prof.ssa Ida Blattmann D’Amelj, archeologa e storica dell’arte, che, anche quest’anno, torna ad offrire agli amici tò Kalòn una lezione di grande competenza e di alto livello di studio e di esperienza.
Quest’ anno, per il ciclo “Leggere l’ambiente”, la prof.ssa Blattmann ci parlerà di “Archeologia, paleobotanica e frutti barocchi”.
Un argomento di grande interesse culturale e scientifico, che testimonia delle nuove priorità che la moderna Archeologia si è data, scegliendo di privilegiare il rapporto tra uomo e ambiente naturale, in una contesto più ampio di studi sulle variazioni dei comportamenti umani nelle strategie di sostentamento delle comunità del passato. L’arco di tempo ampio, dal Paleolitico all’ età moderna, consente un’indagine più attenta e circostanziata, nel confronto con i dati archivistici e le fonti scritte.

Un metodo, questo, di grande serietà scientifica, applicato dagli archeologi, e dalla stessa prof.ssa Blattmann, nei siti archeologici salentini,da Vaste a Roca, a Muro leccese fino a Lecce e a Castro, alcuni dei quali ancora in fase di studio e dove i risultati archeologici sono in sintonia con quello che le fonti scritte salentine ci hanno restituito.

Lo studio dei resti vegetali delle popolazioni che hanno abitato il Salento è importante per ricostruire i rapporti tra uomo e ambiente vegetale, le abitudini alimentari e gli stili di vita delle popolazioni scomparse.
I rinvenimenti nei diversi siti archeologici salentini confermano la presenza di vite, mandorlo e agrumi nel paesaggio naturale, elementi che si ritrovano nel tessuto ambientale e architettonico.
Dalla cura dei giardini rinascimentali, e dai ninfei ad essi correlati, all’esplosione della decorazione vegetale barocca, le forme vegetali e fruttifere sono sempre state protagoniste nell’arte, contribuendo a rafforzare, con un forte significato simbolico, il messaggio religioso cristiano.
Sicuramente un percorso conoscitivo avvincente, giocato sulla valenza evocativa delle immagini e dei reperti, sulla loro concretezza storica e sulle loro potenzialità teoriche e comunicative

La prof.ssa Ida Blattmann D’Amelj, già nota agli amici di tò Kalòn per le sue puntuali esposizioni, non mancherà di sollecitare inattesi interessi e curiosità intorno ad una materia estremamente specialistica e sperimentale, ma, nello stesso tempo, antropologicamente legata alla più profonda esigenza di conoscenza e auto conoscenza dell’essere umano

Ida Blattmann D’Amelj, laureata all’università di Bari e, a suo tempo, specializzata in Archeologia Classica e Medievale presso la Scuola di Specializzazione dell’Universita del Salento, già docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Classico Palmieri di Lecce, studia da quarant’anni il Salento archeologico. Specialista in ceramica medievale, è stata archeologa sul campo sin dagli anni Ottanta, partecipando a varie campagne archeologiche con la Sorbona di Parigi e con le Università di Bari e di Lecce. Ha pubblicato numerose ricerche e articoli scientifici su volumi specialistici e riviste delle Università, dei Musei e delle Sovrintendenze della Puglia. Si è occupata anche di ceramica moderna, pubblicando alcune affascinanti collezioni private di maiolica di Laterza e Grottaglie. Collabora con il Museo Sigismondo Castromediano di Lecce ed è membro del Comitato Scientifico del Museo della Ceramica di Cutrofiano. Collabora con il Gruppo Confartigianato Ceramica per la realizzazione di contributi sulla piattaforma di Puglia Ceramica.
Ha ricevuto l’incarico dall’ Università del Salento – Dipartimento Archeologia di studio dei materiali ceramici (2014-2015) provenienti dagli scavi dell’ area del Tempio di
Minerva a Castro -località Capanne, responsabile il prof. Francesco D’Andria.
Tra le sue ultime pubblicazioni: Cutrofiano, comunità della Ceramica, 2022 e Guida breve del Museo della Ceramica di Cutrofiano, 2024, entrambe in collaborazione con Marco Leo Imperiale e Salvatore Matteo.

Un impegno lungo e costante di studio e di ricerca che, per una eccezionale serata, sarà messo a disposizione degli amici di tò Kalòn, delle loro domande e delle loro curiosità.
Un incontro per “imparare sempre”, denso di suggestioni, visioni e rivelazioni che appartengono alla nostra terra e alla nostra storia.
Da non perdere e da non dimenticare.(A.S.)


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