IL PENSIERO MEDITERRANEO

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Intervista ad Alberto Magrin, Architetto, Artista, Poeta e Gallerista

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AlbertoMagrin

AlbertoMagrin

di Serena Rossi

Mi è capitato nel 2013 di seguire una residenza d’artista di una settimana a Bologna con Silvia Petronici sulla pratica site specific e lì ho conosciuto Alberto Magrin con cui poi mi sono tenuta in contatto ed è nata una bella amicizia a distanza.

Quello che mi colpisce di Alberto è che è sempre in movimento, segue mille strade e porta a termine diversi progetti importanti avendo anche dei riconoscimenti all’estero.

Alberto Magrin è un’Architetto, Artista visivo, Poeta e Gallerista, personaggio poliedrico insomma un personaggio molto interessante. Da poco è uscita la ristampa di un suo grande libro di poesia contemporanea dal titolo Coincidenze edizione Porto Seguro.

Alberto, nasce prima la poesia o l’arte visiva nella tua vita?

E’ nata prima la poesia. Ho iniziato a scrivere a 23 anni ad una cara amica di Università mentre il sacerdote (capitano di vascello) di una caserma della Marina Militare officiava la messa in una piccola cappella durante il periodo di leva.

So che viaggi spesso per lavoro, anzi vivi in viaggio, questo aspetto della tua vita è stimolante per il tuo lato creativo? Indispensabile?

E’ indispensabile conoscere posti nuovi, persone diverse, la vita è un continuo cambiamento pieno di stimoli visivi ed emozionali. Non riuscirei mai a rimanere fermo in un ufficio per troppo tempo.

L’esperienza che fai quando giri all’estero tra fiere e premi come influenza il tuo lavoro?

Ogni nuova esperienza è un attimo eterno che vive nel presente e ti permette di crescere esteriormente come interiormente, sia nel bene che nel male, ma sempre in equilibrio.

Quali sono le tematiche principali che approfondisci in arte? Ho visto delle tue interessanti fotografie contro la guerra…

Non esiste nella vita una tematica più importante, ogni attimo vive della sua unicità, l’importante è affrontarla con coscienza, con un animo puro e con amore, ma soprattutto senza limiti o pregiudizi. Solo così si manifesta una nuova opera. L’atto creativo nasce come un figlio, è un atto d’amore nei confronti della vita. Arriva quando vuole lui, non puoi programmarlo a comando. Vive nella libertà più assoluta. E’ l’ultimo frutto nato sulla terra che valica il rapporto spazio-temporale per nutrire il nostro corpo e la nostra anima.

Cosa pensi che l’uomo dovrebbe fare per migliorare la nostra vita sul pianeta?

Dovrebbe cancellare il denaro, i confini fisici e mentali imposti dagli stati, dai politicanti e dal potere economico.  L’uomo mediocre che domina il pianeta si è creato dei limiti che non riesce a sorpassare. Manifesta esclusivamente il proprio ego a discapito dell’evoluzione umana.

Ti occupi anche di temi sociali e ambientali?

Certamente, il microcosmo è legato al macrocosmo come l’uomo è collegato alla società ed all’ambiente in cui vive nella sua totalità.

Cosa credi che debba fare un Artista oggi per essere ricordato?

Essere un pioniere, precursore della sua epoca ed avere una visione che possa migliorare l’evoluzione umana.

Sembra che nel tuo lavoro ti importi poco della critica del pubblico, è così?

Se un uomo crede in se stesso sino in fondo non ha bisogno di conferme dalla massa o dal successo.

Un pioniere che vive nel futuro difficilmente può essere compreso dalla società in cui sopravvive.

Due parole su di te, come ti descriveresti?

Un artista visionario che ricerca un legame tra arte, scienza e spiritualità.

Biografia dell’artista

Alberto Magrin studia architettura all’Università di Genova. Dopo aver vinto una borsa di studio con lo scultore Arnaldo Pomodoro all’Università di Urbino intraprende una breve esperienza teatrale. Riceve il premio ’Libertas’ per l’arte visiva e la letteratura dall’Onorevole Ferri e collabora a Torino alla creazione dell’Associazione Scientifica G. A. Rol con la finalità di dimostrare la vittoria dell’uomo sul tempo attraverso la capacità del proprio spirito individuale. Nel contempo riceve a Roma il premio ’Open Art’ dall’Onorevole Vita. Partecipa alla fondazione dell’Organizzazione Internazionale d’Arte Digitale ONDA. Tramite una serie di donazioni realizza una propria rete mondiale di gallerie denominata da lui stesso ’Magreen Gallery, le cui opere sono state collocate in istituzioni pubbliche e private eliminando così ogni sorta di gestione e controllo personale sui propri lavori. Progetta l’ONDA Contemporary Art Museum per permettere ad artisti di calibro internazionale di costruire il proprio spazio permanente e di dialogare con il rapporto tra loro stessi e l’eternità. Preveggenza e simbolo del ’nulla eterno’ questo progetto rappresenta il crollo e la rinascita dell’era moderna. Le sue opere sono attualmente presenti nelle collezioni permanenti più importanti al mondo: The British Museum (Londra), MOCA (Los Angeles), Stiftung Museum Kunst Palast (Dusseldorf), Spazio Oberdan (Milano), Staatliche Kunstsammlungen (Dresda), Musée des Beaux Arts (Lione), Galleria Civica di Arte Contemporanea (Trento), CAM Casoria Contemporary Art Museum, Pontificia Academia Scientiarum (Città del Vaticano), The State Hermitage Museum (San Pietroburgo). Pubblicazioni: ’Alberto’ (Monografia – Guardamagna Editore, 2009), ’Parentesi’ (Poesie – Il Filo, 2010), ’Gli acrobati del tempo’ (Poesie – Seneca Edizioni, 2011), ’Coincidenze’ (Poesie – Seneca Edizioni, 2012), ’Scienza, coscienza, conoscenza’ (Monografia – Il Geko Edizioni, 2015), ’La libertà spirituale’ (Monografia – 081grafica, 2018). Utilizza qualsiasi linguaggio artistico sperimentando nuove tecniche. Vive e lavora a Rapallo (Italia).

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