Micheal Crichton, Jurassic Park e la scienza: una riflessione sulla nostra epoca. Parte seconda.
di Fabrizio Manco
La vera storia di “Jurassic Park“
Con il romanzo Jurassic Park ( 1990) si entra definitivamente nel vero e proprio stile di Crichton. Il romanzo unisce Fantascienza, Thriller, avventura e scienza in una miscela sapientemente calibrata. La storia e la trama è a conoscenza del grande pubblico soprattutto grazie alla trasposizione cinematografica realizzata da Stephen Spielberg nel 1993.
La storia di Jurassic Park è meravigliosa quanto inquietante. La Ingen, una società di ricerca biotecnologica, viene fondata nel 1975 , anno nel quale inizia i lavori per la costruzione di alcuni laboratori di ricerca e sceglie di crearli in un luogo segreto e isolato: l’isola è una perfetta condizione. Viene scelta una sperduta isola nell’ Oceano Pacifico , la quale forma ricorda vagamente una goccia di acqua rovesciata al contrario, situata a circa 190 km dal Costa Rica , costantemente coperta dalla nebbia: Isla Nublar. Quest’ isoletta esiste veramente, ed è corrispondente all’ isoletta vulcanica chiamata Isola di Cocos. La Ingen però, acquista successivamente anche una seconda Isola, Isla Sorna o Il sito B, della quale parlerò dopo.
Tutto il personale della Ingen, non appena mette piede nell’isola, caccia immediatamente quei pochi innocui abitanti che dimoravano indisturbati: i Tut- si, i quali discendevano molto probabilmente dalla tribù dei Bri – Bri, una popolazione indigena del Costa Rica. Alcuni vengono vigliaccamente uccisi, mentre molti vengono fatti evacuare a forza . La Ingen deve condurre degli esperimenti di genetica in modo assolutamente segreto, senza che il governo del Costa Rica ne venga a sapere la verità.
Nel 1986 l’ eccentrico miliardario John Hammond, decise di comprare l’isola per realizzare il suo sogno: costruire un parco di attrazioni turistiche a tema con le creature preistoriche del Mesozoico ( Triassico, Giurassico e Cretaceo). Il progetto riesce anche all’assunzione di esperti del settore come il brillante genetista Henry Wu, e i tecnici informatici Dennis Nedry e John Arnold. Tra il 1984 e il 1989, in quell’ Isola segreta e nascosta agli occhi del mondo, si incominciano a creare, o meglio a ricreare, alcune specie di dinosauri estinti da milioni di anni, cercando di riportare dal Mesozoico anche l’ Habitat originale.
La prima specie di dinosauro ricreata in laboratorio è il Deinonychus anthirropus ( Ostrom, 1968 ) ; Successivamente ne seguirono altre come il Tyrannosaurus Rex ( Osborn, 1903 ) . Di seguito riporto in ordine alfabetico le specie di dinosauri presenti nel romanzo originale di Crichton:
Apatosaurus ajax ( Marsh, 1877) : un sauropode erbivoro vissuto nel Giurassico superiore.
Brachiosaurus altithorax ( Riggs, 1903) : un sauropode erbivoro vissuto nel Giurassico superiore.
Ceradactylus atrox : uno pterosauro carnivoro vissuto nel Cretaceo inferiore.
Deinonychus anthirropus ( Ostrom, 1968 ) : un teropode carnivoro vissuto nel Cretaceo inferiore.
Dilophosaurus wetherilli ( Welles, 1970 ) un teropode carnivoro vissuto nel Giurassico inferiore.
Euplocephalus tutus ( Lambe, 1910 ) : un anchylosauro erbivoro vissuto nel Cretaceo superiore.
Hadrosaurus foulkii ( Leidy, 1858), un dinosauro erbivoro ornitischio, vissuto nel Cretaceo superiore.
Hypsilophodon foxii ( Huxley, 1870 ) , un dinosauro onnivoro vissuto nel Cretaceo inferiore.
Maiasaura peeblesorum ( Horner & Makela, 1979 ) , un dinosauro erbivoro adrosauride vissuto nel Cretaceo superiore.
Microceratus gobiensis ( Bohlin, 1953), un protoceratopo di piccole dimensioni vissuto nel Cretaceo superiore.
Othnelia/ Nanosaurus agilis ( Marsh, 1977 ) un piccolo dinosauro ornitischio vissuto nel Giurassico superiore.
Procomsognathus triassicus ( Fraas, 1913 ), un piccolo teropde vissuto nel Triassico superiore.
Styracosaurus albertensis ( Lambe, 1913 ) , un dinosauro ceratopside vissuto nel Cretaceo superiore.
Stegosaurus stenops ( Marsh, 1877) , un dinosauro erbivoro vissuto nel Giurassico superiore.
Tenontosaurus Tilletti ( Ostrom, 1970) , un dinosauro Iguanodontide vissuto nel Cretaceo superiore.
Triceratops ( Marsh, 1890) , un dinosauro erbivoro ceratopside vissuto nel Cretaceo superiore.
Tyrannosaurus Rex ( Osborn, 1905 ) , il re dei dinosauri : un teropode carnivoro vissuto nel Cretaceo superiore.
Nei laboratori di Jurassic Park, la Ingen inizia quindi a ricreare alcuni dinosauri. Il loro progetto iniziale era quello di clonarli tutti, ma successivamente, poiché sarebbe stata una pazzia, in quanto non aveva le risorse sufficienti, si ferma soltanto a una decina di specie. E sceglie di creare le specie più classiche e più conosciute al grande pubblico, soprattutto più conosciute dai bambini . Poiché il loro scopo era quello di fare un’attrazione turistica dedicata ai più piccoli , creando in parallelo un mercato di Marketing con pupazzetti, gadgets, vacanze per i più piccoli e per tutta la famiglia.
Prima di iniziare la clonazione dei geni però , ottenuta grazie a dei potenti computer sequenziatori di geni, la Ingen ha bisogno della materia prima : il Dna di dinosauro.
La squadra tecnologica e biotecnologica riunisce un team di archeologi e di operai , i quali vengono spediti in giro con fior di quattrini. In giro per il mondo e per il Sudamerica , gli operai partono alla ricerca di Resina fossile, cioè di Ambra, in quanto è all’interno di questo elemento naturale che si trova il prezioso DNA di dinosauro. Gli operai furono spediti in Svezia, in Norvegia, in Russia, in Estonia, in Bielorussia e in angoli remoti dell’Artico. Nelle epoche del Mesozoico ( Triassico, Giurassico e Cretaceo) , gran parte degli insetti che volavano e ronzavano attorno ai dinosauri, succhiavano il loro sangue: come per esempio le zanzare ( Culicidae, Meigen, 1818 ). Ed è proprio attraverso le zanzare che la squadra della Ingen trovo’ quello che stava cercando.
Molti insetti del Mesozoico si sono conservati all’interno dell’ Ambra fossile, poiché dopo che si nutrivano del sangue dei dinosauri, si andavano a riposare sugli alberi, in particolare nei Pini ( Pinus , Linnaeus, 1758 ) . La Resina infatti è all’ origine un liquido viscoso e giallastro, il quale intrappola gli insetti e successivamente si solidifica in piccole gocce . Gli ingegneri e gli operai della Ingen , portarono nei loro laboratori situati ad Isla Nublar, una notevole quantità di ambra e di resina fossile, con all’interno conservati numerosi insetti di varie specie: zanzare ( Culicidae, Meigen, 1818) , ragni ( Araneae, Clerck, 1757 ) cicale ( Cicadidae, Westwood, 1840 ), grilli ( Gryllidae, Bolivar, 1878 ) e millepiedi (Myriapoda, Latreylle, 1802 ) . Ma è all’interno del tubo digerente delle zanzare che gli scienziati trovarono il prezioso DNA dei dinosauri.
Gli scienziati si misero subito al lavoro per estrarre con i potenti macchinari il DNA dalle zanzare, ma si accorsero di un piccolo problema: il DNA veniva estratto con facilità e in grande quantità, ma i filamenti erano interrotti, perché il DNA estratto era vecchio di milioni di anni. Le sequenze genetiche erano continuamente interrotte nelle Basi azotate ( Adenina, Guanina , Citosina, Timina e Uracile ) in particolare le sequenze del DNA del Dilophosaurus wetherilli ( Welles, 1970 )e del Deinonychus anthirropus ( Ostrom, 1968 ) .
La mente brillante di Henry Wu risolse subito il problema, con l’introduzione negli spazi mancanti delle basi azotate DNA di anfibi e rettili odierni. Per i Deinonychus anthirropus, fu utilizzato il DNA di camaleonte, mentre per il Dilophosaurus wetherilli, gli scienziati della Ingen utilizzarono due DNA di due diverse specie di rettili di oggi: il Clamydosauro Kingii ( Gray , 1827 ) e il Cobra sputatore rosso ( Naja pallida, Boulenger, 1896 ). Lo stesso DNA del Cobra sputatore fu inserito nel DNA del Procomsognathus triassicus ( Fraas, 1913 ) . Il risultato diede un Dilophosaurus con un collare, il quale lo apriva per difesa o per intimorire le prede, e che sputava veleno tossico; e anche il Procomsognathus triassicus sviluppò un morso velenoso e letale. Il Deinonychus invece poteva cambiare colore in base all’ambiente o all’ emozione provata in un determinato momento.
Una volta terminato il lavoro di otturazione del DNA , i tecnici crearono una miscela acquosa contenente una sorta di liquido amniotico formato da DNA delle specie di dinosauro, acqua, ormoni, proteine e aminoacidi. Le siringhe elettroniche estrassero il composto liquido e lo introdussero in delle pseudo uova, il quale guscio fu realizzato con una resina modificata simile al guscio delle uova di rettile e uccello.
Le uova sintetiche piene di liquido amniotico furono messe dentro alcuni dispositivi che funzionavano come incubatrici con luci artificiali, e lasciati lì per alcune settimane; non appena gli embrioni erano pronti per uscire, i computer lo segnalavano ai tecnici. I primi embrioni a formarsi furono quelli dei teropodi: il Procomsognathus triassicus , il Deinonychus anthirropus, il Dilophosaurus wetherilli e il Tyrannosaurus Rex. Dopo alcune settimane erano pronti anche tutti gli altri embrioni dei dinosauri clonati, come la specie di pterosauro e i sauropodi erbivori, gli ankylosauri , gli stegosauri, i parasaurolophi e i tenontosauri.
Una volta che gli embrioni erano usciti dell’uovo, veniva dato loro subito da mangiare un composto di lisina a mo’ di pastiglia: una sostanza chimica amminoacida contenente le proteine della carne di pollo , della carne di maiale, e di altri alimenti di origine animale come le uova e il formaggio. Questo composto veniva dato ai cuccioli di teropodi, invece ai cuccioli erbivori veniva somministrato un composto chimico di origine vegetale, come estratti di verdura e di foglie di albero , come le foglie di pino e di conifere. Questo tipo di alimentazione era per le prime settimane della crescita dei cuccioli. Ma quando i cuccioli cominciavano ad aumentare di peso e di taglia, venivano messi in della gabbie e portati nei recinti per essere alimentati nelle ore scandite. I cuccioli dei teropodi carnivori, in particolare quelli dei Deinonychus , venivano trasportati nei recinti gia’ in fase di crescita sviluppata : e tutto questo ha creato non pochi problemi al personale del parco.
Infatti alcuni esemplari di Deinonychus anthirropus venivano spesso trasportati dagli operai in fase giovanile, i quali erano già molto pericolosi: per ordine di Hammond gli operai dovevano portare i Deinonychus svegli , ( non storditi o addormentati da sedativi ) all’interno delle gabbie trainate da una gru ; ciò ha causato la morte di molti operai innocenti, perché spesso venivano attaccati senza pietà dai Deinonychus. Tutto questo sotto l’indifferenza della Ingen. Per esempio ha fatto discutere molto il caso di un giovane operaio che stava trasportando una gabbia con un Deinonychus sveglio: un attimo di distrazione e il feroce teropode ne approfitta per aprire il portello e sbranare il giovane: a nulla sono serviti i tempestivi interventi dei suoi colleghi, poiché il giovane rimane ferito in modo grave.
Subito viene portato tramite un elicottero di emergenza , in un villaggio del Costa Rica, dove si trova un piccolo ambulatorio gestito dalla dottoressa Roberta Carter , la quale rimane sbalordita dalle ferite profonde riportate dall’ operaio. La dottoressa Carter comprende che le ferite sono state inferte da un qualche animale carnivoro; soltanto non riesce a capire di quale animale si tratta: una tigre, un leone, una pantera? Ma le sembra assurdo in Costa Rica; qualcosa non quadra. Il giovane messo nel letto di una stanza con una voce flebile pronuncia la parola Raptor, ma la infermiere non sanno minimamente cosa significhi, e pensano ad un certo demone che rapisce i bambini del folclore del Costa Rica: chiamato con il nome di Hupia.
Il giovane poco tempo dopo muore, e la sua famiglia fa una causa legale alla Ingen, ma la società, corrotta, insieme ai suoi avvocati, cerca di insabbiare il tutto dicendo alla famiglia del giovane che la causa di morte è una scavatrice che lo schiaccio’ durante il lavoro.
Nella stessa notte, in un reparto di ostetricia nei pressi di una spiaggia , alcuni neonati vengono aggrediti da due strane lucertole , le quali mordono ripetutamente un neonato: l’infermiera del reparto sentendo i neonati piangere e urlare, si precipita nella stanza, dove trova due Procomsognathus triassicus appollaiati ai lati delle culle intenti a morsicare il viso del neonato. L’indomani mattina, una piccola famiglia Nordamericana fa una vacanza in una delle spiagge del Costa Rica: la loro bambina, Tina Bowman, corre subito in spiaggia per cercare qualche strano animale da disegnare: mentre rotola nella spiaggia, sente uno strano pigolio più simile ad uno squittio. Improvvisamente sbuca dai cespugli un Procomsognathus triassicus, il quale la guarda con uno sguardo incuriosito; la bambina lì per lì resta meravigliata , e pensa che si tratti di una strana lucertola, anche se si regge su due zampe. Divertita, cerca di offrirgli un pezzettino di patatine che il piccolo dinosauro sembra apprezzare molto bene. Ma mentre chiama mamma e papà per raccontare loro di questa sua scoperta, il Procomsognathus triassicus attacco il braccio della bambina mordendolo in più parti.
Il suo papà cerca subito la mette in macchina e insieme alla moglie si dirige al pronto soccorso del Costa Rica, dove il Dottor Cruz e il Dottor Gutierrez si prendono cura della bambina. I genitori dicono al dottore che la bimba è stata morsa da un rettile , ma il dottor Cruz risponde che l’unico rettile vivente nelle spiagge del Costa Rica è il Basilisco ( Basiliscus plumifrons, Cope, 1876 ) : una lucertola che vive anche nelle foreste dell’ Honduras e del Nicaragua.
La bambina appena risvegliata dice al dottore Gutierrez che la lucertola che lei ha visto era però bipede con tre dita sui piedi, e il padre aggiunge anche che la sua bambina non può sbagliarsi perché ha un’ottima memoria. Gutierrez però insiste nel dire che il Basilisco spesso per sfuggire ai predatori, si alza in posizione bipede e corre sopra l’acqua. Tuttavia un dubbio sorge dentro di lui e l’indomani mattina armato di fucile, si reca sulla spiaggia dove la piccola Tina fu morsa, e scopre una lucertola bipede morta: scopre così che la bambina aveva ragione in quanto le zampe posteriori avevano tre dita.
Successivamente John Hammond ingaggia il paleontologo Alan Grant e la paleobotanica Ellie Settler, per fare una visita di collaudo sulla sua isola al largo del Pacifico. Alla loro spedizione si unisce l’ eccentrico matematico Ian Malcom, il quale comprende subito che l’esperimento della Ingen è una follia. Nella sala delle incubatrici assistono meravigliati alla nascita di un Deinonychus anthirropus, e il Dottor Wu spiega che tutte le specie animali , compresi i dinosauri, all’ inizio del loro sviluppo embrionale sono tutti di sesso femminile: le specie di dinosauri ricreati nel parco quindi sono tutte femmine, perché gli scienziati della ingen tolgono l’ormone principale per fare diventare gli embrioni maschi. Così facendo gli embrioni rimangono femmine.
Ian Malcolm sbalordito da tanta arroganza scientifica, afferma che loro stanno cercando di controllare un processo naturale che ha milioni di anni; e che quindi è impossibile da attuare: prima o poi la vita trova il modo di ribellarsi, perché la vita vince sempre. In questo ragionamento di Malcolm, è possibile scorgere una sottile analogia con il pensiero di Arthur Schopenauer sulla Volontà della vita: tutto ciò che fa muovere l’universo e la vita sulla Terra, è una cieca forza che mantiene se stessa e vuole solo se stessa.
John Hammond e il Dottor Wu deridono le considerazioni di Malcolm, ma ben presto si rendono conto che il ragionamento del matematico non ha torto: infatti con loro sorprendente sgomento scoprono che i dinosauri si stavano riproducendo giorno dopo giorno. L’indizio lo scopre il paleontologo Alan Grant con il ritrovamento di un frammento di guscio di dinosauri durante la perlustrazione del parco.
Il motivo era da ricondurlo al processo di creazione e clonazione delle specie. Poiché i filamenti di DNA dei dinosauri era troppo vecchio e quindi interrotto, oltre al DNA dei rettili visti prima, è stato aggiunto il DNA di Rospo ( Bubo Bubo, Linnaeus, 1758) e del Drago di Komodo ( Varanus Komodoensis, Ouwen, 1912), I quali quando la situazione ambientale si fa più critica, possono riprodursi per partenogenesi. Gli scienziati della Ingen non sapevano nemmeno di cosa avevano fatto in quanto il risultato era ancora in una fase sperimentale. E gli avvistamenti del Procomsognathus triassicus nelle coste del Costa Rica, significava che i dinosauri si erano riprodotti da molto tempo e si stavano espandendo sul continente Sudamericano, raggiungendolo a nuoto.
Malcolm spiega poi che dei dinosauri riportati dal Mesozoico al mondo odierno , così profondamente diverso dal loro habitat, non si troveranno a loro agio in quanto l’ecosistema di oggi è totalmente diverso. Anche questa sua considerazione trova conferma, ed è uno Stegosauro malato a dare conferma alle sue ipotesi. Durante la prima perlustrazione del parco, i nostri eroi si accorgono di uno Stegosauro in agonia ( nel film un Triceratopo ) : la paleobotanica Ellie Settler scopre che il dinosauro aveva mangiato i frutti e i fiori di una pianta tossica, il Melia azedarach ( Linnaeus, 1753 ) conosciuto anche con il nome di Albero dei Rosari. Ciò aveva causato nel dinosauro erbivoro lo sviluppo di vesciche alla lingua e un blocco della respirazione, per cui il dinosauro respirava con affanno.
A nulla infatti è servito il creare anche le libellule preistoriche come le Meganeura monyi ( Brogniart, 1853 ) vissuta nel Carbonifero, per ridare un tocco di preistoria all’ambiente del parco. I dinosauri non possono vivere nella nostra epoca. I nostri eroi in seguito dovranno vedersela con il Tyrannosaurus Rex, uscito dal recinto con la corrente disattivata dall’ informatico corrotto Dennis Nedry : Nedry infatti aveva stretto un patto con il capo della Biosyn , Lewis Dodgson, una azienda biotecnologica rivale della Ingen : Nedry avrebbe dovuto consegnare alcuni embrioni rubati dal laboratorio in cambio di una buona somma di denaro. Infatti l’informatico ideatore di tutta la struttura tecnologica del parco, ruba alcuni embrioni di dinosauro come richiesto da Dodgson, ma per fare questa operazione deve disattivare tutti i sistemi informatici e la corrente elettrica. Con lo scoppio di un temporale Nedry rimane bloccato nel recinto del Dilophosaurus, il quale lo acceca sputando il suo veleno e poi ne divora alcune parti.
Il progetto di Dodgson e di Nedry va a monte. I dinosauri carnivori escono dai recinti seminando morte e distruzione, e i nostri eroi ( Alan Grant, Ellie Settler è Ian Malcom) devono lottare con tutte le loro forze per salvarsi.
La speranza di riattivare i sistemi informatici del parco e quindi richiudere i dinosauri nei loro recinti sta nel nipote di John Hammond, Tim : grazie alla sua abilità con il programma dei Computer di Sistema di Controllo, riesce a ripristinare la corretta elettrica del parco. I dinosauri tornano ai loro recinti, ma la fauna preistorica si è ormai mischiata. I Deinonychus attaccano branchi di Parasaurolophi e di Tenontosauri , e l’equilibrio del Mesozoico viene così ripreso dopo milioni di anni : Ian Malcom ancora una volta ha ragione: la vita trova sempre una strada, forse in maniera pericolosa, disastrosa , ma riesce sempre a trovare un modo per vincere.
Infatti, un’ulteriore conferma arriva dalla scoperta di tane e cunicoli sotterranei dove i Deinonychus hanno fatto decine di nidi con i piccoli. I Deinonychus infatti si sono posizionati in posizione di migrazione, e come gli uccelli stavano seguendo le onde magnetiche terrestri.
Ma al governo del Costa Rica giunge notizia che Isla Nublar è ormai un posto pericoloso, e per questo emana l’ordine di distruggerla con i lanciafiamme e alcune bombe di Naplam : i nostri eroi ( Ian Malcom, Ellie Settler, Gennaro, Muldon , Harding, I due ragazzini Tim e Lex il resto del personale e Alan Grant) vengono portati in salvo, ma per i dinosauri non c’è scelta: devono essere distrutti. Tuttavia rimangono i dinosauri scappati dall’isola tempo prima sulle campagne del Costa Rica: il dottor Gutierrez infatti all’arrivo dei nostri eroi nella capitale del Costa Rica San José, intrattiene i protagonisti per interrogarli su alcuni misteri. Infatti da molti giorni, nelle campagne del Costa Rica, i raccolti dei legumi sono quasi tutti divorati in gran quantità: fave, lenticchie, piselli e fagioli sono spazzati via ogni giorno ad un ritmo impressionante. E non solo i legumi , ma anche tutto il pollame nelle fattorie viene divorato voracemente . Alan Grant collega i legumi e il pollame con la Lisina , in quanto questi alimenti ne sono pieni: comprende subito che i danni al raccolto sono stati fatti dai dinosauri scappati dall’isola, ma non comprende bene se si tratta dei Procomsognathus triassicus o di alcuni Deinonychus anthirropus: per il momento rimane un mistero.
… Il Mondo Perduto…
Passarono alcuni anni. Circa cinque anni dopo l’incidente disastroso di Isla Nublar avvenuto nell agosto del 1989, Ian Malcom, sopravvissuto al disastro, si trova nella l’aula conferenze della sua Università nella quale insegna, e sta parlando dell’estinzione dei dinosauri: su che cosa sia realmente successo e quali cause potrebbero esserci oltre ad un meteorite. Ad un certo punto lo interrompe il paleontologo Richard Levine , il quale lo convince a partire per un viaggio verso un mondo perduto dove ancora dimorano i dinosauri.
Sulle coste delle spiagge del Costa Rica infatti, viene trovato il corpo in decomposizione di quello che sembra essere un Ornitholestes ( Ornitholestes hermanni, Osborn, 1903 ), un dinosauro ornitischio vissuto nel Giurassico superiore.
Levine vuole scoprire di più e parte insieme alla sua guida Diego, verso un’altra misteriosa isola che si trova sul Pacifico: Isla Sorna o Il Sito B. Se per Isla Nublar c’era un segreto imbarazzante, per questa nuova isola scoperta c’era un silenzio assoluto: da dove spuntava? Levine tenta di ricavare alcune informazioni attraverso interrogazioni ad alcune autorità locali, e ciò che scopre è che la Ingen compro’ un’altra isola negli anni Settanta, per motivi misteriosi.
Quando Levine giunto sull’isola resta da solo, poiché Diego venne divorato da un Carnotauro ( Carnotaurus sastrei, Bonaparte, 1985 ) e scopre il segreto che cercava. Infatti non appena Ian Malcom giunge sull’isola con una squadra di salvataggio, trovano Levine dentro un misterioso edificio dalle enormi dimensioni. Ian Malcolm racconta la storia di Jurassic Park di John Hammond e misteriosamente è a conoscenza di ciò che è avvenuto ad Isla Sorna, il Sito B.
La Ingen compra Isla Sorna nel 1976 , dove inizialmente voleva costruire il Jurassic Park. L’isola viene in poco tempo attivata con un immenso laboratorio segreto dove vengono creati i dinosauri. Sull’isola vengono costruiti ristoranti, campi da golf e piscine. Dopo che gli embrioni si sviluppano ed escono dalle uova, vengono nutriti con il latte di pecora, che causa loro una grave infezione. Gli scienziati non riescono a capire di che malattia si tratti e abbandonano i dinosauri all’ambiente esterno, facendoli crescere e sviluppare nell’ habitat dell’isola. I teropodi carnivori come i Deinonychus , una volta cresciuti essendo in libertà attaccano il personale, così la Ingen decide di sloggiare dall’isola abbandonando tutta la struttura così come era nata alla natura: lentamente le piante e gli alberi penetrano anche all’interno dell’edificio, mentre le specie di dinosauro ricreate in laboratorio prendono il sopravvento dell’edificio distruggendo gran parte di esso.
Infatti ciò che osservano Ian Malcom , il paleontologo Richard Levine e la squadra di salvataggio una volta entrati nell’ edificio, è una completa desolazione. Gli strumenti di laboratorio sono in parte distrutti e abbandonati , le incubatrici sono tutte aperte con alcuni gusci di uovo rimasti all’interno. Sulle pareti si osservano vetri rotti con grandi macchie di sangue secco . Sui alcuni cassetti del laboratorio Ian Malcom trova i documenti ufficiali che attestano che i dinosauri si erano ammalati di una malattia infettiva che li faceva morire in giovane età. Adesso è tutto chiaro:
Isla Sorna o Il sito B , era il laboratorio principale dove venivano creati i dinosauri, i quali successivamente venivano portati ancora cuccioli, dentro delle piccole navi su Isla Nublar, facendo credere ai turisti che i dinosauri nascessero li. Era questo lo sporco segreto della Ingen. Le altre specie di dinosauro create in quest’isola, oltre alle classiche viste su Isla Nublar ( Deinonychus anthirropus, Tyrannosaurus Rex, Apatosaurus ajax, Procomsognathus triassicus) sono le seguenti:
Carnotaurus sastrei ( Osborn, 1903 ) : un teropode carnivoro vissuto nel Cretaceo superiore.
Gallimimus bullatus ( Osmolenska, Barsbold, 1972 ) : un ornitomimo onnivoro vissuto nel Cretaceo superiore.
Mussaurus patagonicus : un prosauropode vissuto nel Triassico superiore.
Ornitholestes hermanni ( Osborn, 1903) : un ornitischio onnivoro vissuto nel Giurassico superiore.
Pachycephalosaurus Wyomingensis ( Gilmore, 1931) : un dinosauro erbivoro pachicephalosauride vissuto nel Cretaceo superiore.
Parasaurolophus walkeri ( Parks, 1922 ) : un dinosauro erbivoro dal becco d’anatra e con una lunga cresta tubolare , vissuto nel Cretaceo superiore.
I dinosauri una volta impadronitosi dell’ isola, crearono delle loro nicchie vitali, con zone di cova e zone di predazione. Tuttavia torna in scena il capo della Biosyn, Lewis Dodgson, il quale con alcuni tirapiedi vuole di nuovo embrioni di dinosauro, ma questa volta pretende direttamente le uova fecondate. Una volta che fu a conoscenza del Sito B , parte in segreto anche lui con una barca e si reca nell’isola. Ordina ai tirapiedi di rubare le uova direttamente dai nidi dei dinosauri, ma anche questa volta i suoi piani vanno a monte perché i dinosauri, in particolare i due genitori T – Rex , non danno scampo a Dodgson e ai suoi tirapiedi.
Questa è la vera storia di Jurassic Park : nel raccontarla ho seguito la linea temporale e gli eventi creati da Micheal Crichton e non quella dei film della trilogia di Spielberg; ho però aggiunto e modificato alcune cose in modo diverso, soprattutto in alcune episodi dove non mi erano chiare alcune cose.
(Continua.…)
Puoi trovare qui la prima parte dell’articolo: