IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Mostra ZERO DEATH (MODIFICA BIG FAITH™) da L.U.P.O. Gallery a Milano 18.1-24.2.2024

articolo di Serena Rossi

La giovane galleria L.U.P.O. propone la mostra SUONO ORIGINALE ZERO DEATH (MODIFICA BIG FAITH™) personale di Luca Napoli, (Monza 1988) dal 18 gennaio al 24 febbraio 2024 in Corso Venezia 2. Identica sede della galleria Lorenzelli, infatti il gallerista Massimiliano di L.U.P.O. è il figlio di Matteo Lorenzelli e con molto coraggio da qualche anno ha deciso, dopo il periodo del Covid ed anni di apprendistato, di aprire una sua galleria di arte dedicata al contemporaneo con un occhio al collezionismo più giovane.

Eccoci così nel centro di Milano in un super attico con mostre di grande richiamo culturale e sociale, infatti Massimiliano ha dichiarato in altre interviste la sua gioia nel designare con la sua galleria un nuovo punto di riferimento e di contatto giovanile.

Adesso la mostra Zero Death è rappresentata da un unicum di 7 tele dipinte con media innovativi come i nuovissimi eco-solventi, esattamente colorante e pigmento reattivo, eco solvente e olio su metallo, di cui una di esse Untitled 2024 ha dimensioni maggiori 120×240 cm e sta all’ingresso.

In tutte le opere di Napoli sono rappresentate in macro le mani o particolari di esse o artigli verdi, spesso deformi o tagliati in pezzi a rappresentare una creatività malata data dall’artifizio di usare anche l’aiuto dell’intelligenza artificiale per creare. Ma l’Artista lo fa con discernimento, lascia libertà al computer per poi decidere cosa vuole tenere e cosa no, la scelta ultima è la sua.

Ottima la mano del disegno ma è sua o è la macchina? È una mostra in parte scientifica e calligrafica, direi che conta molto la tecnologia.

Sulle grandi tele, quasi tutte 120×80 cm, ottenute con tecniche spray e pigmenti su tele e poi su ondulato metallico colorato di grande impatto visivo, appaiono segni e simboli, spesso sbavature d’inchiostro, i tag che si ritrovano anche sui muri delle periferie in città reali. I riti magici vengono richiamati dai particolari di chiavi, dadi, numeri, piccoli denti.

Napoli li identifica some simboli felici, veicoli di fede, per l’Artista significano Dio.

Segnali e simboli sformati che colano inchiostri distruggendo messaggi come quelli vecchi nelle bottiglie di vetro affidati al mare o quelli nuovi tecnologici affidati al web. Simbologia di una sorta di magia del reale, magia rituale che ritaglia dei racconti del sé tra anarchia del domani e tecnologia del presente.

L.U.P.O. ci regala ancora una bella mostra, fresca, ossessiva, inquietante, messianica e giovane.

Luca Napoli è un artista multimediale e un designer che vive e lavora tra Milano e Amsterdam. Il suo interesse per la creazione, manipolazione e distribuzione di immagini deriva dal suo background di grafico e di navigatore ossessivo del web. Il suo lavoro si collega spesso allo stato di confusione riscontrato nell’oscillazione tra la realtà digitale e quella fisica, spesso ricordando l’atmosfera perduta del 2000, l’avvento del Web 2.0 e la sepoltura di ciò che esisteva in un tempo prima della connessione. È un vergognoso giocatore di League of Legends e un abitante attivo della scena emocore di SoundCloud.

Untitled 2024 120×240 cm colorante e pigmento reattivo, eco solvente e olio su metallo
Untitled 2023 80×120 cm colorante e pigmento reattivo, eco solvente e olio su metallo
Untitled 2023 80×120 cm colorante e pigmento reattivo, eco solvente e olio su metallo

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