IL PENSIERO MEDITERRANEO

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The Prom, il musical da Broadway a Bologna

Locandina dello spettacolo
Locandina The Prom

La commedia musicale statunitense, ambientata in Indiana, è stata proposta al pubblico del teatro Dehon di Bologna dalla Compagnia La Ragnatela, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei più deboli e degli emarginati.

di Gabriele Zompì

Altro grande successo della Compagnia La Ragnatela di Bologna al teatro Dehon. Stavolta ad aver entusiasmato la platea dal 17 al 19 maggio è stata la versione, riveduta e corretta in modo più calzante per il pubblico bolognese, del musical The Prom. Il musical è di origine statunitense con le musiche di Matthew Sklar, testi di Chad Beguelin e il libretto di Bob Martin e Beguelin, basato su una storia originale di Jack Viertel.

Una scena dello spettacolo The Prom
Un momento dello spettacolo – Foto Gabriele Zompì

Il musical racconta la storia di quattro attori di Broadway in declino che ricordano i loro giorni di fama, mentre si recano nella città conservatrice di Edgewater, nello Stato dell’ Indiana, per aiutare una studentessa lesbica di nome Emma a cui è vietato portare la sua ragazza al ballo di fine anno del liceo, appunto il Prom.


Il musical ha debuttato ad Atlanta nel 2016 a cui sono seguite 23 anteprime prima di essere presentato a Broadway nel novembre 2018 ricevendo grande consenso e successo. Poi è approdato al cinema nel 2020 con un adattamento prodotto e diretto da Ryan Murphy, che vede come protagonisti: Meryl Streep, James Corden, e Nicole Kidman. Una giovane storia romantica di identità e inclusione, che è stata proposta da La Ragnatela proprio nei giorni in cui ricorre la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia (17 maggio).

L'abbraccio tra le due protagoniste.
Una delle scene finali – Foto di Gabriele Zompì

La Compagnia con questo spettacolo ha voluto dunque lanciare un messaggio forte e chiaro contro ogni tipo di discriminazione per ragioni di orientamento sessuale. L’inclusione d’altronde è la cifra stessa del lavoro di questi settanta giovani, attori e attrici, che per passione e diletto si ritrovano a “confezionare” successi dopo successi da oltre vent’anni. Un altro esempio di come l’ amore per il teatro unisce e fortifica amicizie e rapporti, che vanno al di là di ogni interesse personale.

Il saluto finale delle protagoniste.
Foto di Gabriele Zompì


Un plauso va soprattutto alla regista Giulia Babbi, alla coreografa Elena Picchi e alla direttrice del canto Sofia Solmi, che hanno saputo sapientemente mischiare prosa e canto, quindi parte recitata e cantata, con tempi perfetti per una commedia dal sapore leggermente amaro come questa.


Ottima anche la grafica gestita da Vanessa Montanari, la fotografia di Rodolfo Giuliani e le scenografie, che prevedevano cambi molto serrati, curate dal Laboratorio Creativo Scenick.
La Compagnia La Ragnatela ha in cantiere ancora altri spettacoli e idee che saranno proposte nei prossimi mesi. A cominciare da Don Camillo e Peppone, in scena nuovamente sul palco del teatro Dehon, nelle giornate del 25 e 26 maggio. E sarà un altro grande successo.

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