“Dal mio punto di vista” il primo romanzo, un’autobiografia di Paolo Boccia

di Martina Lettieri

“Quando tutto intorno a te diventa improvvisamente buio, non ti resta altro da fare che trovare un nuovo modo di vedere le cose”. Si può riassumere così, proprio con le parole di Paolo Boccia, la lezione di vita racchiusa nel suo primo romanzo, un’autobiografia intitolata Dal mio punto di vista, edito da Le Lettere e ora in vendita in libreria.

La bella prefazione al romanzo è di Mariella Zoppi, professoressa ordinaria alla facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e paziente di Paolo Boccia, che fa il fisioterapista al CTO. Lei definisce giustamente il suo libro una storia “positiva”. Tutto inizia a Firenze, negli anni Ottanta, quando Paolo è ancora un adolescente e frequenta le superiori. Ha un carattere volitivo, deciso, gli piace fare il duro, ma solo con i duri, perché in realtà ha un cuore d’oro, ha tanti amici e mille passioni. Tifosissimo della Fiorentina, la maglia viola è solo una delle tante cose della vita che ama: a Paolo piacciono da morire le donne, gli animali, soprattutto i cani, ma anche la radio, la musica, le serie tv e soprattutto i viaggi, i motori, il vento addosso mentre guida la sua Aletta rossa. Poi, all’età di sedici anni, durante una delle tante bravate, uno stupido incidente vicino casa mette in discussione tutto: Paolo perde la vista. Da quel giorno, a guidarlo nella cecità e a determinare la sua rinascita sono le persone care, ma anche la tenacia, le passioni che continua a coltivare e l’ottimismo, perché a volte “pensare che il bicchiere non solo è mezzo pieno, ma che si può riempire ancora di più” è fondamentale.

La storia di Paolo, semplice e sincera, racconta di come questo ragazzo solare, vivace e un po’ spericolato sia riuscito, da quel giorno in cui tutto intorno a sé è diventato buio, a trasformarsi, passo dopo passo, nell’uomo coraggioso e appagato che è oggi, con un lavoro che lo gratifica e in cui è bravissimo, una moglie e una figlia che per lui sono tutto ciò che conta davvero e, adesso, anche questo nuovo traguardo raggiunto, cioè la scrittura e la pubblicazione di Dal mio punto di vista, che è un invito all’entusiasmo e alla speranza: un inno alla vita.