IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Morte e Rinascita tra il  mito  e la filosofia dell’ Eterno Ritorno di Fabrizio Manco (8/8)

Morte e rinascita

Morte e rinascita

Considerazioni sulla natura nel tempo : la circolarità, l’entropia e la contingenza. 

Tuttavia, se si volge lo sguardo al Nirvana e all’ Entropia, si scopre che il tempo scorre e finisce sottoforma di un’unica direzione: la direzione retta e lineare. E tutte le cose sembrano che abbiano  un medesimo destino: l’annullamento e l’ annichilimento. Come può esserci un  Eterno Ritorno della realtà in maniera uguale se tutto il tempo sembra procedere in un’unica direzione, cioè verso l’ Entropia e l’annullamento di ogni cosa? ….

“ Pensatela come volete: ma è impossibile dimenticare o reprimere l’amara consapevolezza che il passato non ritornerà mai più. È fatica sprecata cercare di opporsi all’indomita forza del tempo che trascina via ogni cosa in un’eterna distruzione. Dell’esistenza inabissatasi nelle profondità della notte restano solo le ombre. Ombre che regnano dentro di noi, che ci deridono e ci danno il tormento. Come sogni spettrali. Saremmo dei pazzi se ci illudessimo di trovare all’infuori di noi, su questa terra, i nostri pensieri, il nostro io ancora in fiore, immutabile in una imperitura giovinezza. L’amante abbandonata, l’amico dal quale ci separammo sono perduti per sempre!… e quelli che magari riscontriamo dopo anni non sono più gli stessi che lasciammo un tempo, e pure loro non ci ritrovano più…. “ ( da Ernest Theodor Amadeus Hoffmann: I Confratelli di San Serapione, Prologo, pag. 7, Edizioni L’ Orma ).

Come afferma Lothar, il primo dei Confratelli di San Serapione, che apre la raccolta omonima di Ernest Theodor Amadeus Hoffmann , è impossibile ammettere che tutto torna di nuovo indietro. Tutti gli avvenimenti del passato, tutte le persone che si sono amate nella vita, sono dimenticati nell’oblio. Il tempo quindi scorre inevitabilmente nell’ entropia, annullando lentamente ogni cosa …..  e se è vero quindi che il tempo è lineare, ciò vuol dire che la dottrina del Samsara è un inganno, un illusione, un Velo di Maya  che nasconde lo smisurato Ego della specie umana di essere eterna, e proietta questo desiderio attraverso l’eterno ritorno. Tuttavia, la capacità di autorganizzazione dell’universo, che evolve le forme circolari, forse ci fa comprendere che l’unico modo per rinascere è regredire nel tempo e tornare alle forme embrionali. Quindi io sostengo che il tempo è ciclico, come avevano capito le Civiltà antiche. Tuttavia tempo ciclico non significa necessariamente che ogni cosa torna di nuovo talis qualis, ma che la sua struttura è ciclica. Il tempo e lo spazio sono pertanto dei sistemi frattali….  I Frattali sono degli oggetti geometrici caratterizzati dalla ripetizione della forma in uguale modo e in scale diverse. La circolarità del tempo e le innumerevoli spirali logaritmiche che si trovano in natura sono dei Frattali. Il termine fu coniato dal matematico di origine Polacca ma francese di adozione, il quale li descrisse per la prima volta nel libro Gli oggetti frattali: forma, caso e dimensione. In questo libro si esaminano la forma frattale delle linee costiere della Gran Bretagna e la forma dei cristalli di neve. Ma le forme frattali sono ovunque: dalle spirali delle conchiglie alle galassie e alla divisione cellulare, fino alle foglie e ai ramoscelli degli alberi.  Ciò significa che la maggior parte delle cose che esistono hanno un’ origine comune. E di conseguenza anche il tempo potrebbe avere la stessa origine. L’ Universo e tutto il mondo conosciuto, ha una stessa origine frattale , autorganizzativa e autocreativa. La costante ripetizione della Spirale Equiangolare è una conferma che l’origine dell’universo e del tempo e dello spazio non è un qualcosa di casuale e contingente,  come sostengono la maggior parte degli evoluzionisti moderni, ma  bensì un qualcosa che sa dove dirigersi. Questo qualcosa permea tutta la natura e di conseguenza tutto l’ universo. Come ha scoperto Jung attraverso le numerose analisi dei sogni dei suoi pazienti, tutta la natura è permeata dalla psiche. E tale sostanza che crea incessantemente  nuove forme di esseri viventi e li mantiene nella loro forma. Il cerchio è il simbolo che più di ogni altro compare nei sogni di innumerevoli persone: è la conferma che la Natura e la psiche in essa contenuta,  comunica attraverso la creazione di questa forma, che dagli esseri viventi ai sogni e al Mandala, riflette e comunica la circolarità e la circolarità dell’ Universo.

Per il paleontologo Statunitense Stephen Jay Gould ( 1941- 2002 ),  autore del libro La vita meravigliosa , uscito nel  1989, nel quale espone la sua teoria sulla contingenza nella storia, nella storia della vita non è possibile ripetere la stessa identica evoluzione delle forme viventi, qualora la vita sulla terra dovesse ricominciare da principio.

Se riavvolgessimo il film della storia della vita sulla terra, la nuova ripetizione della pellicola della vita  farebbe evolvere le stesse specie viventi innumerevoli volte ancora?…… forse avremmo a che fare con delle forme di vita simili ma con strutture diverse…. Tuttavia, la vita sulla terra si estinguera’ ancora , ma nuove forme di vita riappariranno all’infinito….. il cerchio e la ruota della vita, della morte e rinascita gira all’infinito, creando in maniera incessante infinite forme bellissime….  

L’immagine del riavvolgimento del tempo geologico, esposta da Gould nella parte finale del libro La vita meravigliosa ( 24) , sono state ispirate dalla teoria della Ricapitolazione di Haeckel, secondo la quale l’ Ontogenesi ricapitola la Filogenesi, accennata nel paragrafo precedente. Ma Gould introduce nel processo di Ricapitolazione la contingenza. Essa, non permette che gli eventi si ripetono esattamente uguali, a causa della sua azione nella storia. Quindi , se si segue la contingenza e gli effetti nella storia della vita, il Samsara e il demone descritto da Friedrich Nietzsche nel suo aforisma contenuto nella Gaia Scienza,  non ha motivo di esistere.

Che accadrebbe se un evento casuale e contingente si verifica durante il processo di riavvolgimento del Cambriano? ….. si evolverebbero ancora le strane e bizzarre creature della Fauna di Burgess?…. , la Hallucigenia , l’ Opabinia, la Wiwaxia e la Pikaia Gracilens con la sua primordiale notocorda che tanto peso ha avuto nello sviluppo dei vertebrati, si evolverebbero di nuovo alla stessa maniera? …. Oppure ci sarebbero nuove strade evolutive da percorrere? …. I dinosauri, i mammiferi e la specie umana, se si riavvolge di nuovo il nastro dell’ esistenza, si evolverebbero di nuvo talis qualis?….

Secondo una visione contingente e casuale, come quella proposta da Stephen Jay Gould, ovviamente no, ma se noi interpretiamo il tempo come una continua ciclicità degli eventi, allora è possibile che tutto il mondo che si è sviluppato fino ad oggi, dal Cambriano fino alle Piramidi Egizie e allo Ziqquratt Sumerico, tutto potrebbe ripetersi uguale e in eterno. Ma ciò significa che lo spazio , il tempo, e tutto ciò che l’universo contiene, sono sotto una condanna eterna….  E di conseguenza , anche l’ Ontogenesi che ricapitola la Filogenesi degli esseri viventi, è una sorta di condanna…. Mentre un universo contingente e casuale,  offre infinite possibilità di nuove vie da percorrere e da ripercorrere in ogni nuova regressione temporale. Ma come ci ricorda il pensiero Zen, espresso attraverso un monaco buddista  Giapponese, Sagai Gibon ( 1750- 1837),  il quale fu anche pittore e poeta:

“ Nell’ eremo delle illusioni, i fiori dell’ alba, sbocciano, appassiscono, appassiscono e sbocciano….

Tutto questo è solo un sogno; luce nel mattino sui fiori, nel tempio delle illusioni…. “

Se il tempo invece è una linea retta che ci porta nell’infinito futuro senza tuttavia arrivare a nessuna destinazione, allora il tempo e lo spazio sono infiniti non come eterno flusso ciclico,  ma come linea temporale diretta verso il futuro, un futuro in realtà che non arriva mai perché viviamo in un eterno presente. Come afferma Il bambino misterioso del racconto omonimo di Ernest Theodor Amadeus Hoffmann, contenuto nel primo volume dei Confratelli di San Serapione:

“ Potrei dirvi che la mia casa è laggiù, dietro quelle montagne azzurre che sembrano nubi di nebbia tutte crespe e appuntite, ma se voi camminaste per giorni e giorni fino a raggiungere quei monti, vedreste ancora ,alla stessa distanza, altre montagne dove cercare il mio paese. E una volta raggiunte ne scorgereste di nuove e andreste sempre avanti così, senza arrivare mai “…. ( da Ernst Theodor Amadeus Hoffmann: I Confratelli di San Serapione, Il bambino misterioso, pag.  485, Edizioni L’ Orma).

Ma il  tempo è una ruota che gira, in eterno e in silenzio. La natura crea incessantemente se stessa, così come viene costantemente creata la nostra essenza più profonda mentre la nostra mente è altrove schiava della mente e dai pensieri. 

Tutto nel mondo nasce, muore, rinasce, muore di nuovo e di nuovo torna alla vita, in una eterna danza della vita e del divenire…..

Nell’ eremo delle illusioni, I fiori sbocciano e appassiscono, appassiscono e sbocciano…..

Tutto questo e’ solo un sogno; luce nel mattino sui fiori nel tempio delle illusioni “…..

( da Osho, “ Su la testa!: Nietzsche e lo Zen; commiato Zen di Sengai Gibon, pag. 253 ).  

IL SAGGIO È STATO DIVISO IN OTTO PARTI PER LA PUBBLICAZIONE SU RIVISTA….. OGNI PARTE CORRISPONDE AD UNA USCITA ……

FABRIZIO MANCO, REDAZIONE DI MARSALA ( TP).

GENNAIO 2023.

Nota Biografica :

Fabrizio Manco nasce a Marsala ,  l’antica Lilybeo Romana, dove vive e lavora come Operatore Culturale. Come attività si occupa principalmente di Turismo,  accompagnando scuole e turisti alla scoperta dei luoghi turistici della città. Crede nell’importanza della Conoscenza senza l’intervento di Ideologie, credenze e insegnamenti preconfezionati. Ogni anno partecipa alla realizzazione del festival “ Le vie dei tesori “ e collabora con alcune associazioni culturali. Scrive per alcune riviste  argomenti diversi che spaziano dalla filosofia alla letteratura, dalla storia dell’arte alla psicologia.

Note  bibliografiche:

( 1) Friedrich Nietzsche: La Gaia scienza, Aforisma 341, Edizioni Newton Compton, in Friedrich Nietzsche: Tutte le Opere,

( 2) Fabrizio Manco, L’origine e l’evoluzione della vita sulla terra: Morte e Rinascita tra scienza, filosofia e cinema….. Ideeazione, Marzo/ Aprile 2022….

( 3) Fabrizio Manco, Morte e Rinascita tra il mito di Taliesin, la Fenice e la storia della vita sulla terra….. Pagine filosofali, 4 Ottobre 2022, Ideeazione , 15 Novembre 2022, Il Pensiero Mediterraneo, 7  Dicembre 2022….

( 4 )  Fabrizio Manco,  Morte e Rinascita in “ Astroboy “, l’eterno fanciullo robot e in A. I. Intelligenza artificiale…., Il Pensiero Mediterraneo, 6 Dicembre 2022….

( 5 ) Tezuka, La Fenice, libro dell’ Universo, pag. 298, edizione J- Pop…., Milano, 2019…. La Fenice 3 : Libro di Yamato e dell’universo…..

( 6) Tezuka, La Fenice 3: Il libro di Yamato,  pag.87…..

( 7 ) La Fenice 3 : Il libro dell’Universo,  pag.  182…

( 8 ) La Fenice 3 : Il libro  dell’Universo , pag. 295/ 298….

( 9 ) Anna Marie Esnoul, Enciclopedia delle Religioni, Edizioni Jacabook, 2004, Milano, pag. 250….

( 10) Brhadanyaka Upanisad, 6, 12; 16…

( 11) Friedrich Nietzsche, La Gaia scienza, Aforisma 341…..

( 12) Friedrich Nietzsche , Cosi parlo’ Zarathustra : Un libro per tutti e per nessuno; Terzo capitolo : Il Convalescente…. Edizioni Newton Compton, In Tutte le Opere…..

( 13 ) Osamu Tezuka, La Fenice 9 : il libro degli esseri fantastici, Edizioni J- Pop, Milano , 2019…. Pag . 158/ 159/ 160….

( 14) La Fenice 9: Il libro degli animali fantastici,  pag. 239/ 240….

( 15) La Fenice 9 : Il libro degli animali fantastici, pag. 242….

( 16) La Fenice 9 : il libro degli animali fantastici, pag. 255….

( 17) La Fenice 9 : Il libro degli animali fantastici, pag. 158/ 159/ 160….

( 18) Osho, Su la testa!: Nietzsche e lo Zen, pag. 33, Il peso di una menzogna,  Edizioni Feltrinelli , 2013…

( 19) Osho, Ibidem….

( 20) Jalal Al – Dim Rumi, citato nel libro di Aldous Huxley, La filosofia perenne….. Edizione Adelphi….

( 21) Carl Gustav Jung e Richard Whilhelm : Il segreto del fiore d’oro, pag. 45/ 46/ 47/ 48/ 49/ 50/ 51….

( 22) Carl Gustav Jung, Ibidem…..

( 23) Carl Gustav Jung, Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo, Edizioni Bollati Boringhieri,   pag.  153…

( 24) Stephen Jay Gould, La vita meravigliosa, 1989,  Edizioni Feltrinelli.

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