IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Mostra: Omocausto lo sterminio nazista. Espongono Maria Carmela Arsieni, Massimo Marangio e Carmelo Tau a cura di Maurizio Nocera

E’ il titolo della mostra di pittura  degli artisti Carmelo Tau, Maria Carmela Arsieni e Massimo Marangio, che  sabato 24 settembre verrà inaugurata  a Leverano presso il InfoPoint Turistico, piazza Roma 19, alle ore 18,30, dal sindaco Prof. Marcello Rolli.

Diciotto opere che gli artisti hanno creato per ricordare la deportazione e l’eccidio che il nazismo e il fascismo hanno perpetrato verso uomini a loro dire “diversi”.

Il tutto è documentato e raccontato  dal professore Maurizio Nocera e da Nichi Vendola , nel volume  realizzato dall’associazione culturale leccese APSEC, con l’attiva collaborazione dei tre Artisti . Il lavoro, che contiene  le immagini dei dipinti, è il frutto di un lungo studio che  Nocera e i pittori hanno svolto negli ultimi anni, trattando di volta in volta aspetti diversi delle disumanità dell’olocausto.

Lontani da ogni visione didascalica, i pittori hanno voluto segnare le loro espressioni con cifre che vanno dal crudo espressionismo a note realistiche profonde, fino a toccare armonie oniriche, dove il tempo e la storia disegnano le scene di tale scempio.  Tutto si cristallizza  in quel passato,  augurando momenti di riflessione affinchè tutto questo non avvenga più . Un arte impengata a narrare e a confrontarsi con la storia, senza diventare mera illustrazione.

Maria Carmela Arsieni

Maria Carmela Arsieni

Maria Carmela Arsieni nasce a Cellino San Marco (BR), dove attualmente vive e lavora. Dopo la maturità classica, ha vissuto e studiato a Firenze; ha quindi frequentato e completato il corso di studi in pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Lecce.

La pittura del Seicento (la lezione di Guido Cagnacci e Artemisia Gentileschi è stata molto sentita) con cui è venuta in contatto durante il soggiorno fiorentino è stata motivo di ammirazione e stimolo a coltivare una ricerca costante nel campo del disegno e della luminosità del colore, rivolgendo il suo interesse, in particolar modo, alle gamme degli azzurri e dei rossi. Lo studio dell’incarnato ha guidato l’individuazione nel corpo, come sede dell’emotività e dell’istinto, il mezzo privilegiato della comunicazione dell’artista. Lembi di carne, espressioni, gesti emergono e scompaiono da sfondi a volte scuri, a volte lattiginosi, diventano grumi che racchiudono in sè sensualità e purezza, materia e dissolvenze. Contenitori della memoria, legata ai miti e alla dimensione mistica al contempo. Emerge, attraverso passaggi tonali e trame sottili, la costruzione di una personale impronta estetica e spirituale.

La sua attività artistica è caratterizzata da una produzione costante, sfociata nella partecipazione a numerose manifestazioni e collettive al fianco di artisti con cui ha condiviso intenti e passione.

Massimo Marangio

Massimo Marangio
Massimo Marangio

L’artista nasce a San Pietro Vernotico (Brindisi) nel Marzo 1961. Affascinato dagli artisti madonnari, un tempo attivi durante le feste sacre, è attratto dal disegno e dalla pittura. In tenera età inizia a disegnare con il carbone e con le scaglie di pietra.

Ama sin da piccolo i miti greci presi dall’Iliade e dall’Odissea, strumenti di gioco della sua infanzia. Il Mediterraneo e le sue storie saranno una costante della sua vita e lo accompagneranno in ogni produzione artistica. Nel 2014 dipinge “Dieci pensieri su Pasolini” raccontando del rapporto del padre contadino col cinema impegnato. Tante sono le mostre dell’artista salentino e tante le partecipazioni a importanti fiere nazionali. La sua tecnica alternativa, a base di ossidato di bitume, oppure col bitume delle cave di Albania, ha riscosso notevole successo in ogni esposizione, non tanto per l’uso del materiale (tanti hanno usato il bitume), ma per l’esclusività dell’utilizzo.

La ricerca delle giuste imprimiture combinata a una pittura sottrattiva dona a questo materiale un risultato straordinario: un viraggio coloristico che apre spazi alla narrazione del tempo dove il passato e il presente vivono nello stesso spazio, tingendosi di seppia. E’ una costante nella vita del pittore, che conserva ancora i “saperi” delle arti del passato e nel ruolo di docente usa quei “saperi” per passarli ai suoi Allievi e al loro futuro. Massimo Marangio vive ed opera a S. Pietro V.co (BR) e insegna Pittura al Liceo Artistico Statale “V. Ciardo-Pellegrino” di Lecce.

Carmelo Tau

Nato a Surbo (LE) il 18 luglio 1963. Ha studiato pittura a Lecce, presso l’Istituto D’Arte Pellegrino e poi in Accademia di Belle Arti. Dal 1988 ha partecipato ai seminari di estetica di Santa Maria di Cerrate, di Copertino e Lecce, con opere riferite al rapporto tra pittura e poesia, soprattutto alle suggestioni poetiche di Georg Trakl e di Edmond Jabès.

Dal 1989 ha insegnato Pittura in diversi Licei Artistici nel nord Italia, in Sardegna e attualmente a Lecce. Nel 2002 ha illustrato alcune poesie di Nino de Muro con dieci grafiche, nel libro Versi Persi.

Ha eseguito, in situ, pitture murali per enti pubblici a:

Guagnano (Le), ludoteca comunale, 1997.

Triei (NU), centro storico. ‘Il Muralismo a Triei’, 3^ Edizione, 2003.

Tempio Pausania, Pediatrico dell’Ospedale, decorazioni e installazione di luci colorate, 2003-2005.

Ha esposto le sue opere in diverse città italiane, in mostre e manifestazioni di rilievo.

Il suo percorso pittorico, nella trattazione di varie tematiche, modula il proprio registro emotivo

tra ironia, poesia e dramma. Risiede a Surbo, dove vive e lavora.

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