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“A la recherche du temps perdu” di Marcel Proust uno dei capolavori della letteratura mondiale, ed anche il più lungo. Una disamina dei suoi punti di debolezza e di forza

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A la recherche du temps perdu

A la recherche du temps perdu

Bettina Sarrilli

Il libro più lungo mai scritto è noto come “À la recherche du temps perdu” (In cerca del tempo perduto) di Marcel Proust. Questo è un romanzo in sette volumi che comprende:

  1. “Du côté de chez Swann” (1913) – Alla ricerca del tempo perduto: Combray
  2. “À l’ombre des jeunes filles en fleurs” (1919) – All’ombra delle fanciulle in fiore
  3. “Le Côté de Guermantes” (1920-1921) – La parte di Guermantes
  4. “Sodome et Gomorrhe” (1921-1922) – Sodoma e Gomorra
  5. “La Prisonnière” (1923) – La prigioniera
  6. “Albertine disparue” (1925) – Albertine scomparsa
  7. “Le Temps retrouvé” (1927) – Il tempo ritrovato

L’opera è conosciuta per la sua profondità, complessità e stile letterario elaborato. È considerata una delle opere letterarie più importanti del XX secolo ed è spesso citata come uno dei capolavori della letteratura mondiale. L’intero romanzo è composto da oltre 1,2 milioni di parole.

Marcel Proust ha lavorato a questo romanzo per quasi 20 anni, e il suo stile scrupoloso e le intricate descrizioni della vita e delle emozioni umane sono diventati leggendari. Il romanzo è noto per esplorare le profondità della memoria, del tempo e dell’identità.

“À la recherche du temps perdu” è spesso tradotto come “Alla ricerca del tempo perduto” in italiano ed è anche noto in inglese come “In Search of Lost Time.” La sua lunghezza e complessità lo rendono un’opera letteraria straordinaria e un testo di studio ampiamente studiato e apprezzato.

Come in tutte le opere che destano l’attenzione universale, non possono mancare le critiche negative in contraltare a quelle positive. Riporto alcune note critiche e alcune positive, lasciando ai lettori l’opinione definitiva, ovviamente per farvela dovete leggervi tutti e sette i libri che compongono quest’opera.

CRITICHE NEGATIVE

  1. Lunghezza e complessità: Una delle principali critiche riguarda la lunghezza e la complessità del romanzo. L’opera è estremamente dettagliata e ricca di digressioni, descrizioni e riflessioni filosofiche, il che può renderla impegnativa per alcuni lettori.
  2. Stile prolisso: Proust è noto per il suo stile prolisso e l’uso frequente di frasi lunghe e intricate. Alcuni critici ritengono che questa scrittura eccessivamente elaborata possa rallentare la narrazione e rendere la lettura difficile.
  3. Narcisismo dell’autore: Alcuni critici sostengono che l’opera rifletta un alto grado di narcisismo da parte dell’autore, dato che il protagonista del romanzo, Marcel, sembra essere un alter ego dell’autore e gran parte della narrazione ruota attorno ai suoi pensieri e alle sue esperienze.
  4. Assenza di trama tradizionale: “A la recherche du temps perdu” non segue una struttura di trama tradizionale, ma invece si concentra sulle esperienze quotidiane, sulle riflessioni interiori e sulle emozioni. Questo approccio non convenzionale può non essere apprezzato da tutti i lettori.
  5. Esclusione di altre voci: Alcuni critici sostengono che il romanzo trascura altri punti di vista e voci, focalizzandosi principalmente su quella dell’autore e del protagonista. Ciò potrebbe limitare la diversità delle prospettive rappresentate nel libro.

LE CRITICHE POSITIVE

  1. Profondità psicologica: Il romanzo è noto per la sua straordinaria profondità psicologica, esplorando i pensieri, le emozioni e le riflessioni dei personaggi in modo dettagliato e intenso. Proust riesce a catturare le sfumature delle relazioni umane e delle esperienze quotidiane in modo sorprendentemente realistico.
  2. Stile letterario: Proust è celebrato per il suo stile letterario elaborato e ricco di dettagli. Le sue descrizioni sono spesso poetiche e evocative, creando un’atmosfera unica e coinvolgente.
  3. Esplorazione del tempo: Il tema principale del romanzo è l’esplorazione del tempo, della memoria e della percezione. Proust affronta la questione del tempo perduto e delle esperienze passate in modo profondo e riflessivo.
  4. Caratterizzazione dei personaggi: I personaggi in “A la recherche du temps perdu” sono riccamente caratterizzati, con psicologie complesse e sviluppo nel corso della storia. Marcel Proust cattura le loro sfumature e li rende memorabili.
  5. Ritrattezza sociale: Il romanzo offre uno sguardo dettagliato sulla società francese dell’epoca, rivelando le dinamiche sociali, le convenzioni e le gerarchie dell’alta borghesia parigina.
  6. Riflessioni filosofiche: Proust inserisce numerose riflessioni filosofiche nel suo lavoro, esplorando temi come la natura dell’arte, la conoscenza di sé, la ricerca del significato e molto altro. Queste riflessioni offrono ai lettori un materiale prezioso per la riflessione.
  7. Influenza sulla letteratura: “A la recherche du temps perdu” ha avuto un impatto duraturo sulla letteratura e ha influenzato numerosi scrittori successivi. Il suo stile e i suoi temi sono stati oggetto di studio e dibattito per decenni.
  8. Immortalità letteraria: Il romanzo di Proust è considerato uno dei grandi capolavori della letteratura mondiale ed è stato tradotto in molte lingue. La sua rilevanza e la sua bellezza letteraria rimangono intatte nel corso del tempo.

In sintesi, “A la recherche du temps perdu” è celebrato per la sua profondità, il suo stile, la sua analisi psicologica e il suo impatto sulla letteratura. È un’opera che continua a essere studiata, apprezzata e ammirata da lettori e critici di tutto il mondo.

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