IL PENSIERO MEDITERRANEO

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“La farfalla magica e la bambina povera”.

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le favole di Lucia Larinis

C’era una volta, in un paese lontano, una bambina di nome Lucia che viveva con la sua famiglia in una capanna di legno. La sua famiglia era molto povera e faticava a sfamarsi. Lucia era la più piccola di cinque fratelli e sorelle e spesso doveva aiutare sua madre a fare i lavori di casa. Non aveva mai avuto dei giocattoli o dei vestiti nuovi e non era mai andata a scuola.

Un giorno, mentre stava raccogliendo delle erbe nel bosco, Lucia vide una bellissima farfalla dai colori vivaci. Era attratta dalla sua bellezza e decise di seguirla. La farfalla volava tra i fiori e le piante, sembrando felice e libera. Lucia la invidiava e pensava: “Se solo potessi essere come lei, non dovrei più preoccuparmi di niente”.

La farfalla si accorse della bambina che la seguiva e si fermò su un ramo. Si voltò verso di lei e le disse: “Ciao, piccola amica. Perché mi segui?”. Lucia rimase stupita di sentire la farfalla parlare e rispose timidamente: “Perché sei bellissima e vorrei essere come te”. La farfalla sorrise e disse: “Grazie del complimento, ma sai che io non sono sempre stata così? Una volta ero un bruco, brutto e goffo, che viveva su una foglia. Poi mi sono trasformata in una crisalide, immobile e silenziosa, fino a diventare questa farfalla che vedi ora. Ma sai qual è il segreto della mia trasformazione?”. Lucia scosse la testa e disse: “No, dimmelo tu”. La farfalla disse: “Il segreto è il sogno. Io ho sempre sognato di volare nel cielo, di vedere il mondo da un’altra prospettiva, di essere libera e felice. E il mio sogno si è avverato, perché ho creduto in me stessa e ho lottato per realizzarlo. Tu cosa sogni, bambina?”. Lucia rifletté un po’ e disse: “Io sogno di avere una vita migliore, di poter aiutare la mia famiglia a uscire dalla povertà, di poter andare a scuola e imparare tante cose, di poter giocare con gli altri bambini e divertirmi”.

La farfalla disse: “E allora perché non provi a realizzare il tuo sogno? Io posso aiutarti, sai? Ho un potere magico: posso esaudire un desiderio a chiunque mi dimostri di avere un cuore puro e generoso. Se tu mi prometti di usare il tuo desiderio per il bene tuo e degli altri, io te lo concederò”. Lucia non ci poteva credere: era troppo bello per essere vero. Ma guardando negli occhi la farfalla, vide che era sincera e decise di fidarsi. Disse: “Ti prometto che userò il mio desiderio per il bene mio e degli altri. Cosa devo fare?”. La farfalla disse: “Devi solo dirmi cosa vuoi e io lo realizzerò. Ma ricorda: puoi chiedere solo una cosa e devi essere sicura della tua scelta, perché non potrai cambiare idea dopo”. Lucia pensò intensamente a cosa chiedere e poi disse: “Vorrei avere abbastanza soldi da poter comprare una casa grande e bella per la mia famiglia, da poter mandare tutti i miei fratelli e sorelle a scuola, da poter aiutare le altre persone povere del mio villaggio”. La farfalla disse: “È un bel desiderio, degno di te. Lo esaudirò subito”. E così dicendo, batté le ali tre volte e sparì.

Lucia tornò a casa con il cuore pieno di speranza. Quando arrivò alla capanna, vide che c’era una grande folla di persone davanti alla porta. Si fece strada tra la folla e vide che c’era suo padre, che teneva in mano una borsa piena di monete d’oro. Accanto a lui c’erano sua madre e i suoi fratelli e sorelle, che lo abbracciavano e lo baciavano. Lucia si avvicinò a loro e chiese: “Papà, cosa è successo?”. Suo padre le disse: “Figlia mia, è un miracolo! Oggi sono andato al mercato a vendere le poche verdure che avevamo e ho incontrato un signore molto gentile, che mi ha detto di essere un mercante venuto da lontano. Mi ha chiesto se avevo bisogno di aiuto e io gli ho raccontato della nostra situazione. Lui mi ha detto che era stato colpito dalla mia onestà e dalla mia umiltà e mi ha regalato questa borsa piena di monete d’oro. Mi ha detto che era il suo modo di ringraziarmi per avergli fatto conoscere la vera ricchezza, quella del cuore. Poi mi ha salutato e se n’è andato. Non so chi fosse, ma credo che fosse un angelo mandato da Dio per salvarci”. Lucia capì che il signore gentile era in realtà la farfalla magica, che si era trasformata per esaudire il suo desiderio. Ringraziò mentalmente la farfalla e si unì alla gioia della sua famiglia.

Da quel giorno, la vita di Lucia e della sua famiglia cambiò completamente. Si trasferirono in una casa grande e bella, mandarono tutti i figli a scuola, comprarono dei vestiti nuovi e dei giocattoli. Ma non dimenticarono mai le loro origini e il loro benefattore. Condivisero la loro fortuna con le altre persone povere del villaggio, donando loro cibo, vestiti, medicine e istruzione. Crearono una comunità solidale e prospera, dove tutti si aiutavano a vicenda. E vissero felici e contenti.

Questa è la fine della favola. Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia insegnato qualcosa. Ricordate: i sogni possono diventare realtà, se ci credete e se li usate per il bene vostro e degli altri. E non dimenticate mai di ringraziare chi vi aiuta lungo il cammino.


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