IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

NAPOLEONE BONAPARTE. Il miraggio dell’Impero

L'Imperatore Napoleone Bonaparte

L'Imperatore Napoleone Bonaparte

di Eliano Bellanova – Maria Luisa Gamba

Le Ferie Augustee ricorrono nel mese di agosto. Erano festeggiamenti in onore dell’Imperatore romano Cesare Ottaviano Augusto.

Nell’era nostra le ferie di agosto divennero tout-court “Ferragosto” e segnano ancora la linea di demarcazione fra l’estate e l’autunno.

Il 15 agosto 1769 dell’Era nostra, giorno di ferragosto, nasce Napoleone Bonaparte.

Di origini italiane, dapprima Buonaparte, diviene Bonaparte perché appena un anno prima dell’evento la Corsica era passata alla Francia per un concordato con la Repubblica di Genova.

Napoleone sarà protagonista di rilievo dopo la Rivoluzione Francese ed erediterà l’infernale macchina da guerra di Carnot, analogamente a quanto accadde a Hitler nell’ereditare la macchina bellica di Hindenburg e Lüdendorff.

“Degradato” alla guida dell’Esercito del Sud operante in Italia, in quanto quello del Reno è al comando di Moreau – Napoleone parte alla conquista dell’Italia e del potere.

Dopo il Consolato, il 2 dicembre 1804, assumerà il titolo di Imperatore ed esattamente un anno dopo riporterà ad Austerlitz una strepitosa vittoria sui Coalizzati.

Napoleone ha appena 35 anni quando diviene Imperatore e 36 quando batte i Coalizzati ad Austerlitz.

Le vittorie terrestri sono oscurate dalle sconfitte in mare, dove è di scena uno dei più grandi Ammiragli di tutti i tempi, Horatio Nelson, sperimentato uomo di mare e impavido comandante che rinverdisce e rievoca i fasti di John e Richard Hawckins e Francis Drake.

Gli Ammiragli francesi Bruyes e Villeneuve non sono certo dei Nelson e Napoleone non manca di lanciare contro di loro strali polemici, da detrattore e denigratore, sebbene la flotta francese non fosse paragonabile a quella britannica.

I sogni di Napoleone naufragano invece per terra quando dal 1812 al 1815 il Grande Corso registra gravissime sconfitte. La campagna di Russia è l’inizio della fine. Poco dopo a Lipsia subisce una grave disfatta ad opera dei Coalizzati.

Costretto dai vincitori all’isola d’Elba, dopo una strenua ed eroica campagna sul territorio francese, Napoleone torna in patria nel 1815. Il sogno dell’Impero avvince ancora i francesi e per dare un volto umano al nuovo Governo Napoleone chiama al potere ministeriale Benjamin Constant, autore poi delle Memorie sui Cento Giorni.

È il canto del cigno. Le potenze che avevano spinto l’Imperatore all’esilio nell’Isola d’Elba sono riunite al Congresso di Vienna. Lo interrompono per l’imminente pericolo.

La nuova guerra si chiude con l’epilogo di Waterloo, località belga non lontana da Bruxelles.

È il 18 giugno 1815. Le truppe condotte da Wellington e Blücker sconfiggono irrimediabilmente i francesi.

Napoleone fugge verso la Francia, medita di trasferirsi in America, poi si consegna agli Inglesi, che lo relegano all’Isola di Sant’Elena, dove il 5 maggio 1821 passa a miglior vita.

Il miraggio dell’Impero è durato appena undici anni e ha seminato di sangue, lutti e distruzioni quasi tutta l’Europa.

Il miraggio dell’Impero non cessa in Francia con Napoleone. Prosegue con Napoleone III e, in tempi più vicini, con Charles De Gaulle e la sua “Grandeur”, frutto maligno della Resistenza contro le truppe naziste, che avevano messo in ginocchio la Francia in meno di un mese, incalzando le truppe britanniche fino a Dunkerque, celebre porto sulla Manica.

La sindrome di Waterloo e Dunkerque, unita a quella di Sédan, rimarrà sempre viva nel popolo francese.

La grandezza di una nazione è sempre un grande pericolo per il mondo.

separatore
Rivista online Il Pensiero Mediterraneo - Redazioni all'estero: Atene - Parigi - America Latina. Redazioni in Italia: Ancona - BAT - Catania - Cuneo - Firenze - Genova - Lecce - Marsala - Milano - Palermo - Roma - Trieste. Copyright © All rights reserved. | Newsphere by AF themes.