IL PENSIERO MEDITERRANEO

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20 LUGLIO 1944. L’ATTENTATO AD ADOLF HITLER

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di Eliano Bellanova

Settantanove anni fa alla Tana del Lupo Hitler subisce l’attentato ordito dal Colonnello Claus Schenk von Stauffenberg, punta di diamante di una congiura che avrebbe potuto cambiare il corso della storia.

È l’Operazione Walküre (Valchiria), ovvero un colpo di stato che avrebbe avuto inizio con l’eliminazione di Adolf Hitler.

Quando l’attentatore colloca la valigetta con una bomba ad orologeria nella Wolfsschanze, la sala delle conferenze di Rastenburg, egli può allontanarsi tranquillamente, certo dell’esito della rischiosa operazione.

La bomba esplode e miete anche tre vittime, lasciando, però, miracolosamente illeso il dittatore germanico.  Riporta ferite non gravi, come attesta uno dei suoi  medici personali, Erwin Giesing. Gli residuerà un dolore lancinante all’orecchio destro, con periodiche e abbondanti emorragie a carico di questo organo, ed una leggera sordità, che si accentuerà con il passare del tempo. Il Parkinson, di cui già soffre fin dal 1943, si manifesterà in modo più accentuato.

La vittima che fa maggiore sensazione è Rommel. Comandante dell’Afrika Korps, quindi artefice del Vallo Atlantico, non brilla nella campagna di Francia, entrando spesso in contrasto con Von Rundstedt. È in ombra quando riceve il 14 ottobre 1944 la visita dei Generali Burgdorf e Meisel, che sono latori dell’ordine di Hitler di scegliere fra un pubblico processo con relative ritorsioni sulla famiglia ed il veleno. Opterà per questo, ponendo fine alla sua vita ed avendosi in premio imponenti funerali di Stato, con l’orazione funebre tenuta da Von Rundstedt, che dichiarerà “il suo cuore apparteneva al Führer”.

Una voce fuori dal coro sarà quella della moglie Lucie Marie, che rifiuterà il braccio di Von Rundstedt.

Saranno giustiziati organizzatori o presunti tali. È l’ultimo atto di una dittatura spietata, che, poco più di un anno dopo cadrà sotto il maglio dell’avanzata Alleata e russa, che si abbatterà come un argano gigantesco sulla Germania, che aveva vissuto l’illusione del Reich Millenario.

Le livide notti, quella dei Nibelunghi e quella dei Lunghi Coltelli, avranno un esito disastroso nel bunker della Cancelleria di una Berlino semidistrutta dai bombardamenti.

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