La Felicità è un vocabolo che in questi ultimi tempi pare sia diventato obsoleto. Di Pompeo Maritati
Facendo una veloce ricerca sull’immensa biblioteca mediatica di Wikipedia, rileviamo questa definizione:
“Seppure ogni singola emozione sia importante e permetta a chi la sperimenta di sentirsi vivo, l’uomo è soprattutto alla ricerca di quelle sensazioni ed emozioni che lo facciano star bene e lo appaghino, in una parola è alla ricerca di quello stato emotivo di benessere chiamato felicità”.
Quindi possiamo asserire che la Felicità è quello stato emozionale che l’individuo prova quando sta bene. Ě questo “star bene” che non è facile definire e soprattutto “quando?” Non va trascurata la capacità individuale di saper, a nostra volta, capire se l’emozione che stiamo vivendo è “vera felicità”.
Si è felici perché la persona amata ricambia i nostri sentimenti;
si è felici perché si è venuti fuori da un preoccupante malessere fisico;
si è felice perché, soprattutto oggi, si è trovato un posto di lavoro;
si è felici perché il proprio lavoro viene apprezzato;
si è felici perché un nuovo essere umano, nascendo ci tende la propria manina;
si è felici perché si è consapevoli di avere intorno persone che ci amano.
In poche parole si può essere felici per tanti innumerevoli motivi che dipendono dalla caratteristica caratteriale dell‘individuo.
Una mia sensazione di Felicità, per qualcun altro può risultare indifferente.
Altro aspetto, di non facile soluzione è stabilire quale sia la felicità vera da quella effimera.