IL PENSIERO MEDITERRANEO

Incontri di Culture sulle sponde del mediterraneo – Rivista Culturale online

Intervista a Dominique Rimbaud e Roberto Lacarbonara. “Tesori svelati della collezione Biscozzi | Rimbaud”: il racconto di un viaggio chiamato ‘’Arte’’.

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Alcune delle opere presenti alla mostra. Credits Fondazione Biscozzi | Rimbaud. Intervista a Dominique Rimbaud e Roberto Lacarbonara. “Tesori svelati della collezione Biscozzi | Rimbaud”: il racconto di un viaggio chiamato ‘’Arte’’.

di Antonella Buttazzo

Introduzione

Nell’elegante scenario del barocco leccese, dal 24 marzo al 2 giugno, la Fondazione Biscozzi | Rimbaud apre le porte per svelare i suoi “tesori” custoditi fino ad ora nei propri depositi, offrendo al pubblico un caleidoscopio intimo e coinvolgente di ventitré cimeli.

Un viaggio imperdibile che ripercorre le strade meno battute della pittura figurativa, cadenzato dall’essenza del paesaggio e dalla mistica rappresentazione umana.

Alcune delle opere presenti alla mostra. Credits Fondazione Biscozzi | Rimbaud.
Intervista a Dominique Rimbaud e Roberto Lacarbonara. “Tesori svelati della collezione Biscozzi | Rimbaud”: il racconto di un viaggio chiamato ‘’Arte’’.
Alcune delle opere presenti alla mostra. Credits Fondazione Biscozzi | Rimbaud.

Non solo. L’esposizione diviene anche un itinerario storico della Fondazione stessa, la quale, per mezzo degli scorci stilistici d’Arte che animano la mostra, insegna ai propri spettatori come il passato possa fondersi al presente e al futuro, creando un’armonia lontana dalle note del Tempo.

L’intervista

In questa duplice intervista che leggerete, ci accompagneranno la Presidente della Fondazione Dominique Rimbaud, nonché anima pulsante dell’iniziativa espositiva e Roberto Lacarbonara, curatore e narratore scrupoloso della mostra “Tesori svelati della collezione Biscozzi | Rimbaud”.

Professore Lacarbonara, le tre sale espositive immergono il visitatore in un viaggio attraverso le epoche e le tematiche più significative della pittura del Novecento. Quali sono gli obiettivi principali che vi siete prefissati con “Tesori svelati della collezione Biscozzi | Rimbaud”? E come pensate che questo evento possa contribuire alla comprensione e all’apprezzamento della collezione permanente della Fondazione?

Questa mostra ha l’obiettivo di mostrare l’ampiezza e la qualità della collezione Biscozzi Rimbaud, così come la molteplicità dei linguaggi artistici, dei temi e delle ricerche in essa contemplati. La Fondazione rappresenta l’unico museo regionale in grado di esprimere una collezione così significativa sul XX secolo, tuttavia il racconto delle dinamiche storiche, l’avvicendamento delle opere, l’apertura a stili differenti anche nell’ambito della figurazione sono percorsi fondamentali per avvicinare il pubblico e svolgere una preziosa funzione divulgativa e didattica. Per questo abbiamo voluto affiancare questa mostra alla proposta delle “Storie dell’Arte”, un ciclo di incontri gratuiti per conoscere le vicende artistiche dell’intero secolo.

Dadamaino, Il movimento delle cose, 1992.

Signora Rimbaud,⁠ immagino che per Lei, ‘’risvegliare’’ la collezione, opera dopo opera, sia stato particolarmente emozionante. Avrebbe mai immaginato che la Fondazione, un giorno, sarebbe diventata uno dei punti di riferimento per i cultori della materia artistica e non solo?

Con mio marito Luigi Biscozzi abbiamo ideato il progetto di un polo culturale a Lecce dal 2018, per condividere con il pubblico la nostra collezione e sviluppare un programma didattico di apertura, di conoscenza, per le scuole e i cultori, i curiosi, del periodo del Novecento che presentiamo. L’attuazione del progetto è stata ritardata dalla morte di mio marito e successivamente dalla pandemia. Ma siamo ormai presenti dal febbraio 2022.

Dadamaino, Il movimento delle cose, 1992.

Professore Lacarbonara, qual è stata la sfida più grande nell’organizzare questa mostra e come ha affrontato eventuali difficoltà durante il processo?

La sfida di questa mostra non è tanto di carattere organizzativo, in quanto le opere provengono dalla medesima collezione e questo rappresenta un vantaggio in termini di operatività. Quello che invece sorprende – ed è l’aspetto che volevamo maggiormente evidenziare – è la rete di riferimenti, assonanze, contiguità tra autori molto diversi nel tempo e nelle intenzioni stilistiche. Volevamo restituire un “clima”, una sensibilità comune che lega i temi del paesaggio o del ritratto a quelli più criptici dell’astrazione geometrica, del concretismo e dello spazialismo. La pittura conserva sempre traccia della memoria, persino quando fugge da ogni mimetismo e rappresentazione.

Alcune delle opere presenti alla mostra. Credits Fondazione Biscozzi | Rimbaud.
Intervista a Dominique Rimbaud e Roberto Lacarbonara. “Tesori svelati della collezione Biscozzi | Rimbaud”: il racconto di un viaggio chiamato ‘’Arte’’.
Alcune delle opere presenti alla mostra. Credits Fondazione Biscozzi | Rimbaud.
Alcune delle opere presenti alla mostra. Credits Fondazione Biscozzi | Rimbaud.
Intervista a Dominique Rimbaud e Roberto Lacarbonara. “Tesori svelati della collezione Biscozzi | Rimbaud”: il racconto di un viaggio chiamato ‘’Arte’’.
Alcune delle opere presenti alla mostra. Credits Fondazione Biscozzi | Rimbaud.

Secondo voi, qual è stata la reazione più sorprendente o significativa che avete ricevuto finora da parte dei visitatori della mostra?

Dominique Rimbaud: L’affluenza degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti e del corso di Storia dell’Arte dell’Università.

Roberto Lacarbonara: Osservare come questa giovanissima istituzione sia giorno dopo giorno più centrale nell’offerta culturale della città. Gli studenti giungono con sempre maggior frequenza; il pubblico dei turisti visita con grande interesse e curiosità questo nuovo museo del sud Italia; il pubblico locale è forse il più ostico, spesso si riduce al gruppo dei nostri più assidui sostenitori. Tuttavia, “svelare” i tesori e le opere mai viste della collezione, serve anche a favorire un ritorno, a guardar meglio, a raccontare e far crescere l’affezione tra il museo e la città.

Informazioni

Artisti: Ugo Attardi, Carlo Barbieri, Enrico Castellani, Mauro Chessa, Dadamaino, Enrico Della Torre, Piero Dorazio, Salvatore Esposito, Sebastian Matta, François Morellet, Mario Nigro, Bepi Romagnoni, Rob Sherwood, Ettore Sordini, Giulio Turcato, Tino Vaglieri, Armanda Verdirame, Arturo Vermi, Renzo Vespignani

Sede: Fondazione Biscozzi | Rimbaud, piazzetta Baglivi 4, Lecce – gli spazi sono completamente accessibili ai diversamente abili

Orari: marzo-aprile ore 16.00 – 19.00; da maggio ore 17.00 – 21.00

Biglietto d’ingresso: 8 euro. Ridotto: 5 euro – per gruppi superiori alle 15 unità residenti a Lecce e provincia, minori di 18 anni, scolaresche della primaria e delle secondarie, studenti di università, accademie d’arte e conservatori provvisti di libretto, insegnanti. Gratuito per bambini fino ai 6 anni, diversamente abili (e accompagnatore), un accompagnatore per ogni gruppo, militari e forze dell’ordine con tesserino, guide turistiche, giornalisti con tesserino

Visite guidate: 50 euro più il prezzo del biglietto, su prenotazione per gruppi e scuole

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